Roland Garros uomini: Federer e Wawrinka facile. Monfils, altra rimonta

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Roland Garros uomini: Federer e Wawrinka facile. Monfils, altra rimonta

Federer supera in scioltezza il giovane Dzumhur. Buone prove di Wawrinka e Tsonga che eliminano Johnson e Andujar in 3 set. Nella prosecuzione dell’incontro fra Gasquet e Berlocq sospeso ieri per oscurità, è il francese a trionfare conquistando agevolmente il quinto set per 6-1. Gabashvili elimina Rosol in 3 set. Simon perde 2 tie-break ma vince al quinto il derby con Mahut. Berdych piega un altro francese, Benoit Paire. Altra grande rimonta di Monfils che recupera una partita che sembrava compromessa contro Cuevas

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[8] S. Wawrinka b. S. Johnson 6-4 6-3 6-2 (da Parigi, Antonio Garofalo)

Non ha voluto essere da meno al suo illustre connazionale, Stan Wawrinka e pertanto ha impiegato lo stesso identico punteggio del match di Federer, per battere l’americano numero 56 del mondo. I due, peraltro, sono nello stesso spicchio di tabellone e potrebbero incontrarsi ai quarti di finale. Wawrinka centra gli ottavi di finale a Parigi per la quinta volta in carriera e domenica cercherà  di eguagliare il suo miglior risultato, i quarti raggiunti nel 2013 ( perse da Nadal).

Si avverte un po’ di emozione a ritornare sul campo numero 1 dopo la straordinaria partita di ieri di Francesca Schiavone, e pensare che i francesi vogliono abbattere questo fantastico campo ( ma come leggete nel pezzo di Davide Zirone pare ci siano altri problemi con il progetto di ampliamento del Roland Garros).  Oggi non c’è proprio pathos, tanta è la differenza in campo tra i due giocatori e se non fosse per qualche consueta sbracciata di rovescio di Stan ci si annoierebbe del tutto.

C’è un vento piuttosto percettibile anche dagli spalti e c’è equilibrio solo nel primo set: lo svizzero centra il break nel decimo gioco e di li in poi non c’è più partita. I trentasette errori gratuiti di Johnson, i trentadue vincenti di Wawrinka, che peraltro serve alla grande ottenendo addirittura il 93% dei punti con la prima, spiegano che non c’è stato matche e fanno intuire perchè si lascia il campo numero 1 ancora pensando a Francesca Schiavone e Svetlana Kuznetsova.

[2] R. Federer b. D. Dzumhur 6-4 6-3 6-2   (da Parigi, Laura Guidobaldi)

Sarà un match originale e insolito” ha detto Federer ieri commentando il fatto di incontrare al secondo turno il giovane bosniaco Damir Dzumhur, 23 anni e primo bosniaco a disputare il terzo turno dello slam parigino e ad entrare nella top 100 (ora è n. 88) e, infatti, i due non si sono mai scontrati prima d’ora.  In realtà ci riuscirono anche Ivan Ljubicic (nato a Banja Lucka) e Marin Cilic, di Medjugorje, ma ora entrambi di nazionalità croata. È bellissima e commovente la storia del giovane Damir che, dopo aver avuto un’infanzia difficile segnata dalla guerra e aver affrontato enormi sacrifici, finalmente realizza non solo il sogno di metteresi in luce nel circuito, ma di incontrare finalmente colui che è stato da sempre il suo idolo, il campionissimo Roger Federer, vittorioso di Alejandro Falla nel turno precedente.

Il ragazzo di Sarajevo, allenato da Alberto Castellani – che precedentemente ha portato a ottimi livelli anche tennisti del calibro di Tipsarevic, Karlovic, Voinea e altri ancora – fin dall’inizio dell’incontro non sembra troppo intimorito dall’avere dall’altra parte della rete sua maestà “King Roger”. Damir osa e, appena può, cerca di sorprendere e far muovere lo svizzero che, però, non si distrae e chiude 6-4 il primo set.

Un venticello frizzante rinfresca il Bois de Boulogne e, tutti noi in tribuna stampa, essendo essa situata quasi totalmente all’ombra e sotto una tettoia, giungiamo ad assistere al match con tanto di sciarpa e piumino.

All’inizio del secondo set Federer è costretto a salvare 2 palle break e sale poi 2-0. Da questo momento in poi, l’elvetico comincia ad ingranare la marcia superiore ed imposta tutto il set sul serve&volley. Attenzione però che sul 5-2 e servizio Roger, Damir riesce ad accaparrarsi il gioco, facendo un passo in avanti sul 3-5.

Ma Federer nono si fa destabilizzare e, alla fine, fa sua anche la seconda frazione per 6-3. Nel frattempo, nel box di Roger, si assiste alla partita con la consueta calma serafica, mentre le gemelline, anziché godersi lo spettacolo del papà, preferiscono dedicarsi alla lettura.

Nel terzo parziale, Roger fa sfoggio di tutta la sua scioltezza e rilassatezza e, alla fine, chiude il match per 6-4 6-3 6-2. Ma grande onore a Damir Dzumhur che lotta su ogni punto e mostra che dalle sue corde possono parire soluzioni di pregevole fattura.

“È sempre un piacere vincere un match di un torneo come questo, sono molto soddisfatto e, in più  è bel tempo, lo stadio è pieno, cosa vuoi di più.?” risponde a Fabrice Santoro un Federer rilassato. “Sembro rilassato? Beh è sempre molto piacevole quando gioco,  le condizioni sono ottimale, si possono fare le scivolate ma non è sempre così facile essere distesi”.

Sono molto impressionato” ci ha risposto Roger ad una nostra domanda sul tennis di Dzumhur, “Non lo conoscevo e ho voluto avere molte informazioni sul suo tennis, parlandone anche con il mio coach anche perché ha battuto un giocatore impegnativo come Baghdatis. Pur non essendo molto alto, serve molto bene, viene avanti a rete, si costruisce bene il gioco d’attacco. Inoltre si muove bene, è presente sia fisicamente che mentalmente e commette pochi errori. Mi complimento davvero con lui, perché non è facile entrare nella top 100. Ora ci è risucito e questo merita rispetto per tutto il lavoro svolto“. Ora per Roger Federer ci sarà comunque un avversario con cui l’elvetico ha dovuto battagliare recentemente, poiché aspetta il vincente tra Pablo Cuevas e Gaël Monfils. Con l’uruguayano, Roger ha faticato non poco in finale a Istanbul, mentre il francese lo ha battuto poco più di un mese fa a Montecarlo.

[4] T. Berdych b. B. Paire 6-1 6-7 6-3 6-4 (da Parigi, Davide Zirone)

Con qualche difficoltà Tomas Berdych è riuscito a battere Benoit Paire in due ore e 37 minuti ed affronterà Tsonga.
Condizioni di gioco alquanto difficili per il ceco perché il campo 1 – l’anfiteatro destinato ad essere demolito nel progetto del nuovo impianto del Roland Garros – era completamente pieno e il pubblico francese era rumorosissimo. A questo va aggiunto il tempo umido e freddo, tant’è che non pochi indossavano giubbotti pesanti.
Eppure l’inizio di partita faceva pensare ad un match facile, con il numero 4 del seeding che parte spedito e chiude 6-1 in 23 minuti. Paire prova a sfondare di potenza ma spesso la palla termina fuori. Dopo un break e contro-break all’inizio della seconda frazione di gioco, si arriva al 4-4. Il ceco sembra essere nervoso, e Paire ne approfitta provocandolo con una serie di palle corte che spesso si rivelano vincenti. Come se non bastasse Berdych si becca una bordata di fischi quando, sull’ennesimo dropshot, sale a rete e passa Paire: la palla viene chiamata buona dal giudice di linea, il ceco si gira per prepararsi al punto successivo, ma nel frattempo Bernardes è sceso dalla sedia e ha segnalato la palla out. L’arbitro deve addirittura fargli segno con la mano per catturare la sua attenzione e invitarlo a sedersi. Le proteste del ceco servono a poco, se non ad aizzare il pubblico. Paire riesce così ad arrivare fino al tiebreak, sopra 6-2 commette un doppio fallo che per poco non gli costa il set, ma ci pensa il nastro ad aiutarlo sporcandogli l’ennesima palla corta. Dopo 58 minuti il punteggio nei set è di uno pari. Ma il talento del ceco si vede sulla distanza, perché riesce a dominare con il servizio i set successivi mentre il francese va spesso in confusione, commettendo errori grossolani anche di valutazione, su tutti l’ostinarsi a giocare dropshot, senza considerare che Berdych aveva preso nel frattempo le contromisure.

[13] G. Monfils b. [21] P. Cuevas 4-6 7-6(1) 3-6 6-4 6-3 (Giovanni Vianello)

In un’atmosfera da coppa Davis, sul Suzanne Lenglen Gael Monfils (tds 13 e n.14 del ranking) coglie l’ennesima vittoria al quinto a Parigi, questa volta sconfiggendo Cuevas (tds 21 e n.23 della classifica). La partita ha regalato molti colpi di scena, ed ha visto Cuevas condurre 2 set a 1 e 4-1 nel quarto con due break di vantaggio; nel primo set Cuevas ha vinto 6-4 alzando il proprio livello di gioco nel settimo game. Nel secondo set nel complesso c’è stata una leggera superiorità del francese, che però ha dovuto attendere il tie-break per portare a casa la frazione. Nel terzo parziale il break decisivo arriva all’ottavo gioco, con Cuevas che vince 6-3. Del quarto set abbiamo già detto, Monfils ha saputo estrarre il meglio del proprio repertorio in un momento di estrema difficoltà. Nel quinto set Monfils è riuscito a recuperare l’iniziale break di svantaggio e si è poi imposto 6-3

[20] R. Gasquet b. C. Berlocq  3-6 6-3 6-1 4-6 6-1 (Milena Ferrante)

Il match, replica dell’anno scorso, inizia in sordina per l’eroe di casa con Berlocq mascherato da Nadal che si impone sulla diagonale sinistra, grazie al suo macigno di dritto arrotato, portandosi  3-1 nel primo set con un eccellente passante lungolinea per chiudere 6-3. L’argentino tiene a bada l’estro di Gasquet con diagonali liftate di fronte alle quali il bell’addormentato francese non riesce a imbastire alcuna trama offensiva. Nel secondo set Gasquet si risveglia, prova l’arrembaggio a rete, si fa aggressivo da fondo e impone la legge del rovescio riuscendo ad andare un set pari e a portarsi 4-1 nel terzo. Berlocq racimola solo 4 giochi nel secondo e terzo set ma Gasquet, pur se in cattedra, non riesce a scrollarselo di dosso. L’argentino infatti reingaggia la battaglia da fondo chiudendo 6-4 nel quarto. La buona stella di Francia fa sì che l’incontro si rimandi alla mattina seguente: Gasquet riprende con piglio e sbriga la pratica con un agevole 6-1. Lo attende il sudafricano Anderson.

[13] G. Simon b. [WC] N. Mahut 6-2 6-7(6) 6-7(8) 6-3 6-1 (Tommaso Voto)

Simon si aggiundica il derby francese contro la wild card Mahut al quinto set ed approda agli ottavi, eguagliando il suo record ottenuto sia nel 2011 che nel 2013. Prima sfida slam e su terra tra i due, con Gilles che era avanti 4-1 nei precedenti, in cui aveva vinto sempre in modo abbastanza agevole. A dispetto del punteggio Simon avrebbe potuto chiudere la partita in tre set, considerando che l’ex top ten ha avuto set point in tutti i parziali persi. Gilles parte bene, perché il serve & volley di Mahut non sortisce alcun effetto, è costantemente infilato da lob e passanti chirurgici. Simon si porta avanti 2-1 e servizio nel secondo set, ma ha un passaggio a vuoto che consente a Mahut di controbrekkare. Si arriva al tie break , in cui Simon si procura un set point sul 6-5, ma Nicolas prende una riga di dritto e poi chiude a rete. Sul 7-6 per Mahut , Simon commette un “sanguinoso” doppio fallo che regala il set al tennista di Angers. Anche il terzo set è pieno di rimpianti per Gilles, che oltre a fallire due set point (sul 6-5 servizio Mahut), si ritrova invischiato nuovamente in un tie break combattuto, che perde con il medesimo punteggio e dinamica (ovvero set point sbagliato sul 6-5). Il quarto set è “wta style”, perché ad ogni break di Simon corrisponde un controbreak di Mahut, questo fino al 3-3, poi Nicolas inizia a perdere campo e non farà più un game. La partita è nuovamente nelle mani di Simon, anche perché Nicolas sembra giocare più per inerzia che con un piano ragionato. Mahut, che in apertura chiede un MTO innocuo( vescica ad una mano), potrebbe fare corsa di testa, ma fallisce due palle break e praticamente la sua partita finisce qui, perché Simon chiude 6-1.

T. Gabashvili b. L. Rosol 6-4 6-4 6-4 (Michele Gasperini)

Nel primo match di terzo turno di giornata, convincente successo per il No.84 delle classifiche mondiali, Teimuraz Gabashvili, il quale ha eliminato, in poco più di un’ora e mezzo, un fallosissimo Lukas Rosol, giungendo così alla seconda settimana di un Major per la seconda volta in carriera. L’incontro ha avuto pochi momenti di equilibrio, con il nativo di Tbilisi (naturalizzato russo) in grado di brekkare sempre all’inizio di ogni parziale il No.43 ATP, mettendo in mostra molta più solidità con i propri colpi rispetto al ceco, il quale ha commesso un’infinità di unforced, non dando continuità all’ottima prestazione fornita due giorni fa contro Bautista Agut. Rosol ha provato a rientrare nel match breakkando per la prima volta il proprio avversario sul 3-3 del terzo, ma nel turno successivo di servizio quattro errori consecutivi lo condannano a consegnare il match. Gabashvili se la vedrà, ora, con Kei Nishikori.

[14] JW. Tsonga b. P. Andujar 7-6 6-4 6-3 (da Parigi, Davide Zirone)

Avanza agli ottavi di finale anche Tsonga che ha battuto lo spagnolo Andujar in due ore e 31 minuti.
Stamattina, durante l’allenamento sul campo 4, subito dopo quello della Sharapova, Tsonga raccontava al suo coach dell’esperienza vissuta ieri con dei paparazzi. “Erano appostati dietro le macchine, sai, come nei film… non mi era mai capitato, è una sensazione strana”. Per lui che ha già raggiunto le semifinali qui a Parigi nel 2013, sarà sicuramente più facile gestire le emozioni di un ottavo di finale, come lo scorso anno, ma questa volta senza un ostacolo chiamato Djokovic. Certo, non che il prossimo avversario sia agevole, perché ad attenderlo troverà il numero 4 del seeding, Tomas Berdych, con il quale è sotto 6-2 nei precedenti e ha perso l’unico precedente su terra a Madrid quest’anno.
Sulla partita c’è poco da dire, il francese ha fatto divertire il pubblico infreddolito del centrale. E’ riuscito a strappare il primo set al tie break, nonostante i tre break subiti ed i molti errori gratuiti commessi. Poi ha lottato contro il vento – ad un certo punto ha urlato “Non ne posso più!” – ma tutto sommato  dal secondo set in poi, ha tenuto costantemente in pugno gli scambi e poi si è limitato a controllare. Assente il presidente della Federazione Francese di Tennis, Gachassin, che ha preferito gustarsi i 5 set del match di Monfils sul Lenglen.

Risultati:

Terzo Turno

[2] R. Federer b. D. Dzumhur 6-4 6-3 6-2
[14] J.W. Tsonga b P. Andujar 7-6(3) 6-4 6-3
[12] G. Simon b [WC] N. Mahut 6-2 6-7(6) 6-7(6) 6-3 6-1
[13] G. Monfils b [21] P. Cuevas 4-6 7-6(1) 3-6 6-4 6-3
[8] S. Wawrinka b. S. Johnson 6-4 6-3 6-2
[4] T. Berdych b B. Paire 6-1 6-7(5) 6-3 6-4
T. Gabashvili b. L. Rosol 6-4 6-4 6-4
[5] K. Nishikori b. B. Becker W/O

Secondo Turno

[20] R. Gasquet b. C. Berlocq 3-6 6-3 6-1 4-6 6-1

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