Roland Garros uomini: Federer-Monfils sospesa sull'1-1, Nishikori e Wawrinka vincono in tre set

Roland Garros

Roland Garros uomini: Federer-Monfils sospesa sull’1-1, Nishikori e Wawrinka vincono in tre set

Tanta pioggia e poco tennis negli ottavi del Roland Garros: Nishikori si qualifica per la prima volta ai quarti di finale dello Slam parigino. Ora trova Tsonga, che invece li raggiunge per la terza volta ed è primo tennista fuori dai top-10 a battere Berdych quest’anno. Wawrinka annienta Simon e aspetta domani la prosecuzione tra Federer e Monfils sospesa per oscurità sul punteggio di un set per parte

Pubblicato

il

 

[2] R. Federer vs [13] G. Monfils 6-3 4-6 sospeso per oscurità (da Parigi, Antonio Garofalo)

Sarà un inusuale match al meglio dei tre set a decidere domani chi tra Roger Federer e Gael Monfil sfiderà Stan Wawrinka in quarti di finale. I due giocatori, scesi sullo Chatrier quando a Parigi erano le 19.23 (giocheranno il primo punto alle 19.23) per colpa della pioggia, di Tsonga che non ha chiuso in tre set e degli organizzatori che potevano gestire meglio la situazione con tutti i campi che hanno a disposizione, viene infatti interrotto alle 20.33 sulla situazione di un set per parte.
In sala stampa non pochi sospettano che la collocazione del match sia stata fatta con l’intenzione di sfavorire lo svizzero, chiaramente penalizzato dal campo più pesante.
Il boato che accoglie Federer non è inferiore a quello riservato a Gael, neanche i nipoti di Monsieur Chovin riescono a schierarsi totalmente contro il primatista Slam.
Sembra avere una discreta fretta Roger che strappa subito il servizio al francese e vola 3-0 in un amen spingendo il suo avversario fuori dal campo con il diritto. Non c’è molta luce, c’è un bel vento che accarezza i back dello svizzero e il pubblico si copre dal freddo con felpe e cappellini: c’è Mirka, non le gemelline, mica vorrete che si ammalino? Per fortuna il puntuale Zirone mi ha consigliato di portare il piumino.
Quando Monfils si issa a 30-30 nel sesto gioco parte un timido “Gael! Gael!” subito stroncato da una prima vincente e un dritto sulla riga di Federer. In 29 minuti il primo set è già in banca (svizzera, off course) con il francese che ha raccolto le briciole nei game di risposta (appena cinque punti).
Nel secondo parziale invece cambia la musica. Come ha raccontato Franck Lamella ( potete leggerlo nel pezzo tradotto da Laura Guidobaldi che gli è valso il premio Denis Lalanne) Assistere ad un match di La Monf vuol dire cambiare idea mille volte, prenderlo per un giocatore cauto, poi per un titano, poi per… già per cosa? Monfils è capace di sbagliare tutto prima di rinascere. O prendere tutto per poi riuscire a distruggere ancora meglio”. Monfils appunto cambia improvvisamente strategia, guadagna due metri buoni di campo e riesce a trascinare in  il pubblico. Approfitta di un passaggio a vuoto di Federer che sbaglia due comode volée (e partono i  boati dello Chatrier) e centra il break nel secondo gioco. In tribuna si dà il primo responso: la partita non finirà stasera.
Non si capisce perché Federer abbia dimenticato il drop, arma sempre utilizzata in larga misura nelle precedenti sfide contro il francese, spesso lontano dal campo. Soprattutto nei game in cui gioca contro vento, come si usa in terza categoria, mi ricorda  Enrico Milani che siede alle mie spalle. Ad un cambio campo LeMonf chiede direttamente a Gachassin delle coperte per ripararsi dal freddo.
Sul 5-3 per il francese, Federer trova un game di risposta sublime con due volée di rovescio scuola Edberg, ma al cambio di campo Monfils gli rende il favore e con due terribili accelerazioni lungolinea una di diritto e una di rovescio porta al casa il set. Se ne riparlerà domani.

[14] J.-W. Tsonga b. [5] T. Berdych 6-3 6-2 6-7(5) 6-3 (da Parigi, Laura Guidobaldi)

Per la gioia del pubblico francese, al cospetto del quale Jo-Wilfried Tsonga non giocava dalla finale di Coppa Davis di Lille, il tennista di Le Mans si prende la rivincita contro Tomas Berdych dopo la sconfitta subìta in quel di Madrid poco più di un mese fa. Berdych era avanti 6-2 nei loro precedenti e, tra le 6 vittorie, c’e anche l’unico loro incontro sul rosso madrileno. Oggi, invece, sulla terra dello Chatrier è un raggiante Jo-Wilfried ad esultare in un match caratterizzato dai tanti up&down dei due protagonisti. Il transalpino accede dunque per la terza volta in carriera ai quarti dello slam di casa con lo score di 6-3 6-2 6-7(5) 6-3 e incontrerà martedì un Kei Nishikori in grande spolvero, giustiziere di Gabashvili.

Fa freddo. Piove. Tira vento. Tuttavia, tra un piovasco e l’altro e dopo l’incontro vinto da Elina Svitolina a spese della beniamina di casa Alizé Cornet, Jo-Wilfried Tsonga e Tomas Berdych riescono a scendere in campo. Evidentemente il clima uggioso e plumbeo di questa domenica parigina è congeniale al tennista di Le Mans (in effetti, venendo dal nord della Francia, ci sarà abituato) poiché intasca rapidamente la prima frazione con un perentorio 6-3. Tanti errori per il ceco che oggi si rivela particolarmente falloso e impreciso. Dal canto suo Tsonga è centratissimo e mette a segno un vincente dopo l’altro, scatenando infiniti boati da parte degli spettatori, accorsi numerosi sullo Chatrier nonostante il freddo.

Tomas non riesce proprio ad entrare in partita. È lento, disunito, impacciato e, anche nel secondo set, snocciola errori su errori, ritrovandosi in pochi minuti sotto 1-5. Niente da fare. Il francese fa sua anche la seconda frazione per 6-2.

Riuscirà Berdych a trovare la chiave per reagire? Nel frattempo alcuni timidi raggi di sole fanno capolino sul Bois de Boulogne, illuminando l’ocra dello Chatrier. Ma è un fuoco di paglia poiché Helios cede il passo a Giove Pluvio con qualche gocciolina. Comunque si prosegue con il gioco ed ecco che Berdych si ricorda di essere il n. 5 del mondo. Ora tiene testa al francese e passa a condurre 4-3 nel terzo set. Tuttavia, il terzo set vira nuovamente al dramma per Tomas poiché Jo trasforma la palla break sul 4-4, andando poi a servire per il match. Lo sguardo del ceco sembra spento e senza risorse. Ottiene tuttavia una palla per il controbreak che Tsonga gli permette di ottimizzare andando fuori giri con il dritto. Così come il pubblico aveva accolto con l’ennesimo boato il punto precedente di Jo, ora “piange” il break subìto dal francese con un sonorissimo “sospiro”. Gianni Clerici, seduto a pochi passi da me, all’esultanza del pubblico dopo l’errore del ceco, deplora quanto sia poco elegante giubilare dopo un errore; “eh ma d’altronde Chauvin è nato qui” commenta Alessandro Terziani. In effetti hanno ragione entrambi. I francesi dello Chatrier sono ancora più sconsolati poiché Berdych nel frattempo tiene duro salendo ancora 6-5. Ed è tie-break.

Tsonga prende subito il largo sul 3-0 ma Berdych non ne vuole sapere di lasciarlo scappare via e lo raggiunge sul 3-3. Ma attenzione: ora Tomas si porta sul 5-4 e, dopo un punto rocambolecsco, conquista 2 setpoint. Jo ne salva uno. Ma non basta. berdych tira fuori dalle corde una reazione degna del campione e il terzo set è suo per 7 punti a 5.

Adesso è Tsonga ad essere progressivamente calato, disunito e senza energie; Tomas invece ha il vento in poppa e allunga le distanze sul 3-1. Ma il match sembra girare di nuovo poiché dalla palla per il 4-1, Berdych si fa rimontare da Jo che, non solo lo raggiunge sul 3-3, ma passa a condurre 4-3. Insomma, questo terzo set segue l’anadamento delle montagne russe per i due tennisti. Ed ora per Tomas si spegne nuovamente la luce. Il transalpino risale in cattedra e lo stordisce portandosi sul 5-3. Ha a diposizione ben 3 matchpoint ma gliene basta uno. Jo si lancia nella sua celebre piroetta della vittoria, non solo diventando il primo tennista fuori dai top 10 a sconfiggere Tomas Berdych nel 2015, ma accedendo per la terza volta in carriera ai quarti dello slam francese. Ora lo aspetta Kei Nishikori che, in forma smagliante, sul Lenglen ha travolto Teimuraz Gabashvili.

Non è stato facile” ha dichiarato Jo in conferenza stampa, “Ho giocato molto bene nel terzo set e, nel momento di concludere, ho fatto alcuni errori. E, siccome è un giocatore eccellente, è rientrato in partita. Ma ho reagito bene nel quarto set. Sono felice di battere un giocatore come lui, uno dei migliori al mondo“. E ora per Tsonga ci sarà Nishikori: “È un tennista eccellente, più giovane di me. Ha un grandissimo talento ed è capace di fare cose incredibili in campo, ma cercherò di produrre il mio miglior tennis per tentare di accedere alle semifinali“.

Dal canto suo, Berdych è perentorio sul suo tennis di oggi: “Oggi ero lungi dal giocare il mio miglior tennis. Certo, è una sconfitta molto deludente per me. Ora ritornerò a casa, è tutto. Devo trarre degli insegnamenti da questa sconfitta. Ora mi concentrerò sul prosieguo della stagione”.

Stats Tsonga-Berdych

[8] S. Wawrinka b. [8] G. Simon 6-1 6-4 6-2

Il primo elvetico ad accedere ai quarti è Stanislas Wawrinka che ha battuto senza grossi problemi Gilles Simon in meno di due ore, ed ora attende Federer per un match tutto svizzero.

In un Lenglen freddo – in tribuna presidenziale venivano distribuite addirittura delle copertine color arancione fosforescente – e per metà vuoto, Simon è stato capace di tener testa a Wawrinka solo nel secondo set. Gillou è l’unico francese a non aver gioito per la vittoria di Tsonga: infatti, sul 2-2, prima della delicatissima battuta su palla break, il pubblico esulta per il risultato del campo centrale, distraendo Simon che perde il game.

Sul 4-3 gli spettatori si fanno perdonare, scandendo il suo nome e portandolo a riprendere il break. Ma la gioia è destinata a durare poco, perché non riesce a confermarlo, regalando di fatto la seconda manche – e l’incontro – all’avversario.
Nel terzo set lo svizzero delizia il pubblico e chiude in 34 minuti. Adesso non resta che aspettare domani per sapere se sarà derby.

[5] K. Nishikori b. T. Gabashvili 6-3 6-4 6-2 (Cesare Novazzi)

Tutto come da pronostico il primo ottavo di finale maschile tra il giapponese testa di serie numero 5 Kei Nishikori e il numero 79 della classifica mondiale Teymuraz Gabashvili. Troppo ampio il gap sia in classifica che di livello di gioco tra i due tennisti. I giocatori entrano in campo con condizioni metereologiche poco ottimali tra vento sostenuto e minaccia di pioggia, ma, in verità oggi, nulla è in grado di minacciare l’epilogo del match. I tre parziali hanno un andamento simile. Il pupillo di Chang gioca un tennis preciso e profondo quanto basta per tenere a bada le velleità del russo che con gli ottavi di oggi, comunque, eguaglia il suo migliore risultato in uno slam (Roland Garros 2010). Nishikori alza il suo livello di gioco solo per breakkare l’avversario che non può nulla sulle accelerazioni del giapponese, soprattutto nel primo parziale. Unica distrazione sul finire del secondo set, dove Gabashvili recupera un break più per demerito del giapponese, che si fa trovare fuori posizione a rete. Così Nishikori raggiunge per la prima volta i quarti di finale, primo giapponese a riuscirci dagli anni ’30 con Jiro Satoh e aspetta il vincente tra Tsonga e Berdych.

(in aggiornamento)

Risultati:

[4] T. Berdych vs [14] J.W. Tsonga
[5] K. Nishikori b. T. Gabashvili 6-3 6-4 6-2
[8] S. Wawrinka b. [12] G. Simon 6-1 6-4 6-2
[2] R. Federer vs [13] G. Monfils

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement