ATP 's-Hertogenbosch: Marchenko ai quarti dopo cinque anni, avanza Goffin

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ATP ‘s-Hertogenbosch: Marchenko ai quarti dopo cinque anni, avanza Goffin

Nella quarte giornata sui campi in erba di ‘s-Hertogenbosch, l’ucraino Illya Marchenko raggiunge i quarti di finale per la prima volta dal 2010, superando in due set Joao Sousa. Mahut elimina Bautista, bene Goffin e Mannarino

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Si apre con una piacevole sorpresa la seconda giornata di ottavi di finale a Den Bosch: Illya Marchenko, numero 119 ATP con best ranking di cinquanta posizioni migliore, torna nei quarti di un torneo del tour maggiore a cinque anni di distanza dall’ultima volta (San Pietroburgo 2010, quando poi si arrese in semi contro il futuro campione Kukushkin). Il 28enne di Dnipro, passato dalle qualificazioni, deve ancora perdere un set in questo torneo: ha infatti superato a sorpresa il più esperto Youzhny al primo turno con un doppio 6-4, mentre in giornata ha sconfitto il più accreditato Joao Sousa, ancora in due parziali. Marchenko serve stabilmente oltre i 190 km/h per tutto l’incontro (seppur con una scarsa percentuale di prime), inchiodando il break decisivo nel primo parziale grazie ad un game ordinato da fondo, aiutato anche da due nastri consecutivi favorevoli. Sousa si disunisce e va indietro di un turno di servizio anche nel secondo, prima di rivitalizzarsi per il 4-4 tornando incisivo con il suo consueto rovescio incrociato. Il tiebreak conclusivo è un dominio ucraino, con Marchenko che cede appena due punti e vola ai quarti. Incontrerà David Goffin, testa di serie numero 2, che in straight sets si è imposto sul veterano austriaco Jurgen Melzer, ex numero 8 ATP, accorciando le distanze nel computo degli scontri diretti (3-2 per Melzer, con l’ultimo successo risalente al Roland Garros 2014 in quattro set). L’unico sussulto si è avuto sul controbreak dell’austriaco nel primo set, figlio di pregevolissime azioni di volo, vanificate però da un tiebreak orrendo condito da soli gratuiti.

L’ultimo quarto di finale sarà un derby francese: Nicolas Mahut conferma infatti il suo feeling con i campi olandesi, dove ha già alzato la cristalleria nel 2013, e domina Roberto Bautista-Agut, testa di serie numero 4 e campione in carica. Brillante il tennis del transalpino, che sull’erba ha vinto anche il suo secondo e ultimo titolo, a Newport sempre due anni fa; le continue discese a rete e le variazioni al servizio mandano in crisi la regolarità di Bautista, che non riesce a far valere la sua superiorità nello scambio di ritmo e spreca anche un illusorio vantaggio di 4-2 nel secondo parziale, vedendosi sottrarre quattro games consecutivi. Mahut incrocerà la racchetta con il connazionale Mannarino, che ha tenuto a bada i suoi consueti impulsi istrionici per avere la meglio su Chiudinelli, lo svizzero che a sorpresa aveva superato al primo turno un altro francese, Benoit Paire. Mannarino, che non raggiungeva i quarti da quando in Febbraio a Delray Beach si era spinto fino in semifinale, ha perso l’unico confronto diretto con Mahut a livello ATP, proprio a ‘s-Hertogenbosch nel 2011.

I risultati:

[Q] N. Mahut b. [3] R. Bautista-Agut 6-2 6-4
[Q] I. Marchenko b. [8] J. Sousa 6-3 7-6(2)
[6] A. Mannarino b. [Q] M. Chiudinelli 6-3 6-2
[2] D. Goffin b. J. Melzer 7-6(2) 6-2

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