Wimbledon interviste, Halep: "Entrare sul Centrale è come entrare in un hotel di lusso"

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Wimbledon interviste, Halep: “Entrare sul Centrale è come entrare in un hotel di lusso”

Wimbledon. L’intervista pre-torneo a Simona Halep

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Come ti senti sull’erba in vista di Wimbledon?
Mi sto allenando duramente ogni giorno. Ora posso dire di sentirmi davvero bene sull’erba. Sento di star giocando bene e di essere pronta per il torneo.

Lo scorso anno hai raggiunto le semifinali. Quanta fiducia ti dà in vista di quest’edizione?
Sì, ne dà abbastanza. In ogni caso però, stiamo parlando di un altro torneo, in un altro anno, per cui guarderò partita dopo partita, concentrata sempre su quello che devo fare in campo. È troppo presto per dire se riuscirò a ripetere quel risultato. Ora voglio solo giocare il primo turno e vedere a che livello posso giocare.

Pensi di dover giocare in maniera più aggressiva sull’erba, di dover prendere prima la palla?
Sì, e si adatta bene al mio stile. Mi piace giocare veloce, vicino alla linea di fondo, prendere la palla in anticipo. Ho migliorato molto anche il servizio, e credo mi possa tornare utile sull’erba.

Ti ricordi quando sei entrata sul centrale per la prima volta? Parlaci di come ti sei sentita a giocare su un campo così speciale.
Era il primo turno, non ci ero mai stata prima. C’era tanta folla, era fantastico. Sembra quasi di entrare in un hotel di lusso, quasi come se avessero i tappeti sul pavimento, e le porte fossero eleganti, in legno. Sulla porta in realtà poi, c’è scritto un messaggio, che mi ha reso più rilassata e motivata a sentirmi bene in campo.

Che c’è scritto su quel messaggio?
Non te lo dico. Dovreste saperlo, tutti lo sanno.

C’è un campo che si può paragonare a questo per te?
Questo è molto speciale. Sembra, come ho già detto, di non entrare in un campo da tennis. È più speciale, più elegante. La folla è silenziosa durante le partite.

Come ti sentivi dopo Parigi? Quanto ci hai messo a riprenderti da quella sconfitta? Hai imparato qualcosa?
Sì, posso dire che quest’anno non è stata una gran stagione per me. Ero un po’ delusa dopo la mia sconfitta in Francia. Ho preso un po’ di giorni di vacanza, a casa con la famiglia e gli amici. Non ho giocato a tennis per cinque giorni, un periodo di stacco che mi ha fatto bene. Mi sono rilassata, ho rilasciato un po’ di pressione. Ho provato a divertirmi di nuovo, poi anche allenandomi. Ho cominciato ad allenarmi ancora più duramente, e ora sento di essere in grado di giocare bene ancora.

Cosa ti passa per la testa quando pensi che Serena quest’anno può fare il Grande Slam?
Credo sia molto difficile. Non posso neanche immaginarlo non avendo vinto neanche uno Slam. Ma Serena quest’anno ne ha già due, quindi ce la può fare. Credo l’ultima sia stata Steffi Graf, no? Sarebbe fantastico, difficile solo ad immaginarsi. Devi essere molto forte mentalmente, credo. Il livello c’è sempre se sei al top, ma devi riuscire a convivere con la pressione di ogni partita, di ogni torneo. Devi avere molta esperienza per vincere tutti gli Slam nello stesso anno.

Cosa ne pensi di come sta giocando Serena?
È una grande campionessa, ha tanta esperienza e tanti titoli dello Slam. Sa come vivere con la pressione. È molto forte, colpisce la palla forte, ed ha un gran servizio che l’aiuta molto quando si trova in difficoltà in alcune partite. E poi ha tanta potenza ed è forte mentalmente. Anche se si trova in svantaggio, sa di poter recuperare. È come se trasferisse la pressione all’avversaria.

Ti sorprende come sia in grado di giocare a questi livelli da molti anni ormai? Ha 33 anni ed è ancora la numero 1 e la donna da battere.
Sì, sono stupita, meravigliata. La ammiro tanto, ho imparato molte cose da lei.

Ti vedi nella sua stessa posizione a 33 anni, fra dieci anni?
Domanda difficile. In realtà a 30 anni vorrei avere un bambino. Ma sono ancora giovane, quindi non penso al ritiro. Voglio giocare il più possibile ed il meglio possibile. Quando mi sentirò stanca, smetterò.

Genie Bouchard è una delle giocatrici emerse lo scorso anno, ed ora è in difficolta. Tu anche sei stata una giocatrice esplosa all’improvviso. Che difficoltà hai avuto tu, una volta arrivata al top?
È difficile continuare ad avere buoni risultati, in ogni torneo, per anni. Io oramai sono due anni che lo faccio. All’inizio dell’anno sono andata bene, poi non così tanto, probabilmente ero stanca mentalmente. Su Genie, sarà sicuramente in grado di tornare a fare buoni risultati. L’anno scorso giocava un buon tennis, che ancora le appartiene.

 

Traduzione di Lorenzo Dicandia

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