Con i Giorgi c’è sempre da divertirsi. Dico a Camila: “Beh nel primo set hai rischiato”. E lei: “No, non mi pare”. Io: “Ma come perdevi 4-1 e hai annullato due setpoint!” E lei: “No, due setpoint no…”. Accanto a me il padre Sergio le conferma: “Si Camila, lei ha avuto due set point…” Camila resta interdetta e poi aggiunge: “Un match duro tre set, anche se uno perde il primo set può vincere in tre”. Così poi ho scambiato due chiacchiere con Sergio, che potete sentire integralmente nell’audio qua sopra, in alternativa c’è qualche estratto qua sotto.

Ti sei preoccupato quando era sotto?
Anche giocando malissimo c’era troppa differenza tra le due. Si sentiva nervosa per il primo match, vediamo il secondo.

Hai visto il tabellone?
Si si, la strada è lunga. Bisogna stare con i piedi per terra, ti prende la giornata storta e poi…

Quei discorsi che facciamo, piano A o piano B…
Non esiste il piano B. Magari lei rallenta di più, colpisce più alto, ma non c’è un piano B, perché bisogna cambiare tipo di gioco. Oggi ha vinto con una sorta di piano B, non ha giocato un tennis perfetto. Mentalmente ha lottato.

Come ha servito?
Non ha servito benissimo, 8 doppi falli significa moltissimo se serve male, quando serve bene però 15 doppi falli non fanno male. Oggi le percentuali di prime erano veramente basse.