ATP Amburgo: Seppi e Fognini ok, esordio con brivido per Nadal. Bolelli avanti con doppio tiebreak

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ATP Amburgo: Seppi e Fognini ok, esordio con brivido per Nadal. Bolelli avanti con doppio tiebreak

Il maiorchino è costretto al terzo da un ottimo Fernando Verdasco, che poi si arrende alla distanza. Bella vittoria di Andreas Seppi, Fognini in tre su Chardy. Bolelli costretto ad aspettare la fine dei match sul Centrale per approfittare del tetto. Robredo supera Zverev

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Le foto più belle dei protagonisti dell’Atp 500 di Amburgo

Nessuna tregua dal maltempo tedesco: la pioggia costringe a cercare riparo per quasi tutta la giornata, e gli addetti ai lavori affollano la sala stampa. Le ordinate scrivanie in legno occupano una sala principale appena sotto il Centrale, e attraversando un minimo corridoio si raggiunge la sala interviste, piccola ma accogliente. Sulla destra, il Pressebar, fornito di distributore gratuito di bevande calde (quanto mai necessarie oggi) e bollitore per i würstel, costantemente rifornito dal cordialissimo personale: nulla a che vedere con le condizioni di Roma…

Tutta l’attesa odierna era ovviamente per l’esordio in singolare di Rafael Nadal, dopo la sconfitta in doppio di ieri contro i nostri Bolelli/Fognini, in realtà un allenamento agonistico. Il maiorchino tiene con il fiato sospeso l’intera arena del Rothenbaum, prima di rimontare Fernando Verdasco e lasciargli due miseri games tra secondo e terzo set. Continua però il trend instabile e preoccupante di Nadal, che parte quasi spaesato davanti ad un Verdasco in condizioni a dir poco brillanti. È Rafa a soccombere negli scambi lunghi, con l’avversario che colpisce in controbalzo, in incrociato stretto, insomma, sciorina quanto di meglio possa offrire per tenere con agio il confronto con il suo ben più blasonato connazionale. Evidentemente fresco il ricordo di Miami dello scorso Marzo, dove Verdasco aveva vinto appena il suo secondo scontro diretto (sebben consecutivo dopo Madrid 2012 su terra blu) a fronte dei quindici totali; il madrileno cede il servizio in apertura ma rientra con vigore, sfruttando soprattutto una splendida condizione con il dritto anomalo, con il quale punge e si issa 4-2, per poi amministrare fino al vantaggio di un set. L’arena amburghese si ghiaccia, non solo a causa del temporale che costringe i match esterni alla sospensione: Nadal salva tre palle break già in avvio di secondo set, in un game a percentuale quasi totale di vincenti. Da lì però diventa un monologo, Nadal torna a mostrare quello che troppo spesso gli è mancato negli ultimi mesi: consapevolezza. La testa di serie numero 1 guadagna sempre più campo e costringe Verdasco a pensare, ricordandogli di avere di fronte un recordman Slam sul rosso: le geometrie di Nando si accorciano, e Nadal domina, chiudendo pochi minuti al di sotto delle due ore.

Giornata italiana ad Amburgo, con tre dei nostri portacolori impegnati in singolare: apre Andreas Seppi, che con i quindici gradi odierni si sente evidentemente a casa (“Si vede che sono del Nord, preferisco questo clima qui ai trentacinque della Croazia!”) e senza sbavature regola lo slovacco Martin Klizan in due set. La cornice è quella dello splendido Campo 2, periferico ma degno di una cartolina, con gli spettatori che si accomodano sulle raccolte panchine in legno, nel verde che circonda la terra battuta. Immancabili i bicchieri di vino bianco che già a mezzogiorno abbondano tra le mani dei sorridenti e biondi tifosi: tra questi, in prima fila, spicca la tuta blu di Corrado Barazzutti, in Germania per iniziare a preparare la prossima sfida di Davis. Sul punto si esprimerà anche Seppi a fine partita: “Russia avversario temibile, sono tutti giovani; Rublev è senz’altro il loro uomo di punta, colpisce forte e su superfici veloci è un osso duro. Speriamo non si giochi troppo lontano!”. Klizan, sostenuto da rumorosi ragazzini con tanto di tamburelli e maracas, è un gran bel vedere, i suoi colpi mancini sembrano esplodere senza sforzo apparente, ma pecca di solidità e lo dimostra ampiamente nel secondo parziale: a farne le spese è la sua racchetta, più volte scagliata al suolo (resta però integra, a differenza di quella di Montanes che ieri è stata ridotta praticamente a brandelli, poi raccolta da una giornalista tedesca che in sala stampa ne faceva bella mostra). Seppi lo irretisce con la sua regolarità da fondo (appena undici gratuiti: “Ho giocato poco su terra quest’anno, ad Umago non è andata affatto bene. Sono contento, ho servito con regolarità e risposto bene, con questo vento non era semplice”) e in mezz’ora è avanti di un set: sul 4-4 nel secondo Klizan non riesce a rispondere ad un servizio in kick del bolzanino e spreca una importante palla break, che fa da preludio al collasso. Lo slovacco perde a zero il turno di battuta successivo, gonfiando la rete per quattro volte consecutive in uscita dal servizio, e di fatto consegna a Seppi le chiavi del secondo turno, che giocherà contro Florian Mayer (3-1 i precedenti in favore dell’italiano, l’ultimo vinto a Dubai lo scorso anno).

Sullo stesso campo scende poi Fabio Fognini, opposto a Jeremy Chardy: il loro unico precedente si è tenuto a Vina del Mar lo scorso anno, nel torneo che poi l’azzurro ha vinto per portare a tre i suoi titoli in carriera. Assolo jazzistico del ligure nel primo set, con una sequenza di dropshot, passanti in corsa e accelerazioni laser che mandano in estasi le tribunette, per conquistare il parziale in sicurezza. Il solito passo da pistolero si disunisce però nella seconda partita, persa al tiebreak dopo un andamento irregolare del parziale: Chardy traballa con tre doppi falli in un solo game e Fognini arriva a due punti dalla vittoria sul 6-5 e servizio avversario, ma nel tredicesimo gioco viene meno. Non bastano due vincenti di livello impensabile (un passante che corona uno scambio da bombola d’ossigeno, e una smorzata che rade il nastro) per recuperare dal 3-6: il punto conclusivo è un fiacco rovescio in rete, per rimandare il verdetto al terzo set, con tanto di pallina fiondata nei campi di allenamento adiacenti (a restituirla sarà Jamie Murray, impegnato in una sessione di volèe con il compagno John Peers). Fognini sale 4-2 nel terzo, nonostante un acceso alterco con l’arbitro Damien Steiner per una palla chiamata out (“Che fuori?! Tu sei fuori!”) finché le intemperie costringono alla sospensione; l’incontro riprende alle 20, quanto basta per tre games che filano senza sussulti per il successo di Fabio. Al prossimo turno, domani, avrà Albert Ramos.

Per ultimo, in un Centrale ormai occupato solo dagli aficionados veri e propri, Simone Bolelli riprende dal 5-6 su cui era stato interrotto, e chiude con due tiebreak su Lukas Rosol: bravo il bolognese a salvare due setpoint nel secondo parziale, affrontandone uno con enorme personalità sul servizio avversario. Al prossimo turno Jaume Munar, per un’ottima occasione di raggiungere i quarti. In ogni caso, Barazzutti ha di che scegliere.

Altri match (Michele Gasperini)

Negli altri incontri il vincitore di questo torneo nel 2006 (quando era ancora un Masters Series/1000) e testa di serie No.2, Tommy Robredo, si ripete e sconfigge nuovamente, tre giorni dopo il precedente incontro a Båstad, il beniamino di casa Alexander Zvevev, rimontando un set di svantaggio (con lo spagnolo che è stato avanti 4-0 anche nel primo parziale) e dominando, soprattutto fisicamente, nel set decisivo.

Nel match di apertura del Centrale, Roberto Bautista Agut, testa di serie No.3, non ha lasciato scampo al giovane croato Borna Coric (altro remake del match andato in scena solo quattro giorni fa, ad Umago), il quale poco ha potuto contro la superiore solidità ed esperienza dell’iberico.

Juan “Pico” Monaco, No.6 del seeding, ha avuto ragione al set decisivo sul sempre più dimesso Gulbis di questo 2015; Benoit Paire continua il suo momento di grazia sconfiggendo Philipp Kohlschreiber 6-1 al terzo, il neo britannico Aljiaz Bedene ha eliminato lo spagnolo Gimeno-Traver concedendogli solo 5 giochi e la wild card fortemente voluta da Rafa Nadal, il giovane Jaume Munar, è riuscito ad approdare al secondo turno grazie al ritiro, a causa di un problema fisico, del No.7 del seeding, Guillermo Garcia-Lopez.

Risultati:

[1/WC] R. Nadal b. F. Verdasco 3-6 6-1 6-1
[4] A. Seppi b. M. Klizan 6-2 6-4
[3] R. Bautista-Agut b. B. Coric 6-3 -4
[6] J. Monaco b. E. Gulbis 6-3 6-7(5) 6-3
A. Bedene b. D. Gimeno-Traver 6-4 6-1
[WC] J. Munar b. [7] G. Garcia-Lopez 2-1 rit.
B. Paire b. P. Kohlschreiber 6-3 3-6 6-1
[2] T. Robredo b. [WC] A. Zverev 6-7(3) 6-4 6-2
[8] F. Fognini b. J. Chardy 6-3 6-7(5) 6-4
S. Bolelli b. L. Rosol 7-6(3) 7-6(6)

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