Jamie Hampton: “La mia carriera non è assolutamente finita”

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Jamie Hampton: “La mia carriera non è assolutamente finita”

La promettente giocatrice statunitense, assente dalle competizioni da oltre un anno e mezzo, nonostante una serie interminabili di operazioni a più parti del corpo, non si vuole affatto dare per vinta

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“Mi sono operata 6 volte in totale. All’anca destra, a quella sinistra, al tallone sinistro, al gomito destro e all’anca destra di nuovo”. Così sono passati gli ultimi infernali 18 mesi della tanto talentuosa quanto sfortunata giocatrice americana Jamie Hampton.

Prima di entrare in questo tunnel che al momento sembra senza uscita, la Hampton era considerata una delle più concrete speranze del tennis femminile a stelle e strisce. Classe 1990, figlia di un militare, dotata di un gioco offensivo e di colpi estremamente fluidi, esordisce in un tabellone principale del circuito maggiore a 20 anni. La sua crescita è costante e inesorabile e già nel 2012 entra nelle prime 100 al mondo. Nell’anno successivo si consacra nel tennis che conta grazie alla prima finale a Eastbourne, gli ottavi al Roland Garros e la 24esima posizione nel ranking. Ma dopo gli US open arrivano le prime avvisaglie di quello che si rivelerà un incubo con un problema al piede sinistro. Disputa il suo ultimo match a Auckland nel 2014, battendo la connazionale Lauren Davis ai quarti. Si ritira prima della semifinale con Venus Williams. Poi più nulla. Solo tanta sofferenza, dolore e frustrazione a guardare le sue colleghe inseguire con una racchetta nella mano una palla gialla in un rettangolo che misura all’incirca 20 metri per 10. “È doloroso seguire il tennis e non poterne essere parte” ha ammesso infatti candidamente Jamie in un’intervista sul sito della WTA.

Purtroppo per lei la situazione non è migliorata e, nonostante i numerosi passaggi sotto i ferri dei chirurghi, i fastidi persistono. “In questo momento continuo ad avere problemi con la mia anca destra, dove mi sono operata una seconda volta. È andata meglio della prima ma non a sufficienza per giocare a tennis a livello professionistico. Ho provato ad avere molti pareri su questo argomento. Tornare in campo quest’anno è molto improbabile.” ha dichiarato sconsolata l’americana.

L’aspetto più snervante per un atleta in queste situazioni è costituito dal sentire che quello che succede non dipende da te. “Non posso controllare tutto.” ha raccontato ancora la Hampton “Per quanto vorrei ricominciare a giocare, le cose sfuggono dal mio controllo. Il meglio che posso fare è dare fondo alle mie energie, raccogliere più opinioni mediche possibili riguardo agli infortuni e prendere le decisioni che mi sembrano migliori. Ma alcune cose non si sistemano, per quanto io cerchi di fare le cose giuste e lavorare sodo. Non si sistemano e basta.”

Dopo tutte queste vicissitudini e questi eventi traumatici, in molti si rassegnerebbero e rinuncerebbero, almeno provvisoriamente, al tennis per dedicarsi ad altro. Non Jamie. Lei sta ancora lottando e faticando ogni giorno per riprendere la sua carriera lì dove l’ha lasciata. “Penso che devo ancora accettare questa condizione perché per me non è finita. Combatterò fino alla morte per tornare a giocare” ha affermato la 25enne nata in Germania ma cresciuta in Alabama che ha aggiunto, “Le mie giornate le trascorro a fare riabilitazione. Amo moltissimo il tennis e voglio solo colpire la palla ed essere felice di nuovo. Evocare quei ricordi e provare quelle sensazioni. Ma lo posso fare solo per un’ora. Ad un certo punto riuscivo ad andare avanti per due ore. Ma provo dolore e non posso giocare a lungo quanto vorrei. Per il resto faccio terapia fisica”. La madre l’ha spinta molto a riprendere gli studi ma per lei “non è finita con il tennis”.

Durante questo periodo molto travagliato “mentalmente ed emotivamente”, la stanno aiutando molte persone oltre alla famiglia. In primo luogo gli allenatori che la mantengono connessa al mondo del tennis, inviandole video e materiale per perfezionare la tecnica. In secondo luogo i suoi tanti sostenitori – un segnale che l’americana sapeva divertire gli spettatori con il suo gioco brillante e aggressivo – che chiedono insistentemente informazioni su di lei e le mostrano affetto. Per loro Jamie non ha risposte molto confortanti da dare rispetto a sviluppi positivi nel breve termine ma ha un messaggio chiaro riguardo alla sua carriera: “non è affatto conclusa”.

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