Wawrinka: "Kyrgios ha ferito tante persone e non si è nemmeno scusato come avrebbe dovuto!"

Interviste

Wawrinka: “Kyrgios ha ferito tante persone e non si è nemmeno scusato come avrebbe dovuto!”

Dopo la sofferta vittoria ottenuta nel secondo turno del Masters 1000 di Cincinnati contro Borna Coric, lo svizzero – incalzato dalle domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa post match – è tornato a parlare del caso Kyrgios

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Hai avuto qualche fastidio alla schiena nel corso del match?
No, sto bene. Fisicamente non ho alcun problema.

All’inizio del match hai fatto un po’ fatica a trovare i tuoi colpi. Parlaci della scorsa settimana, di come è stata per te.
Si, in effetti oggi ho fatto fatica ad essere completamente concentrato sul campo e a lottare come avrei voluto. Per alcune persone sono stati giorni molto complicati ed è sempre difficile riuscire a concentrarsi completamente sul campo da tennis in queste situazioni.

Mi pare di averti sentito dire in televisione che Kyrgios non si è scusato con te. È davvero così, non si è scusato con te?
Non nella maniera in cui avrei voluto. Non nella maniera in cui avrei voluto. Non si è veramente scusato con le persone coinvolte. Dovrebbe farlo. Ecco tutto. È semplice.

La tua mente era altrove. Descrivi il momento che stai passando, come ti sei sentito negli ultimi giorni e come le persone che ti sono vicino stanno affrontando la cosa.
Penso che non sia così semplice, voglio dire il modo cui gli altri vedono la cosa e il modo in cui la vedi tu. Per voi direi che è abbastanza semplice. Raccontate la storia, siete d’accordo, non siete d’accordo, cercate di capire qual è il problema e quale non lo è, dove è il limite e dove non c’è limite. Nessuno capisce davvero quali sono le conseguenze per le persone coinvolte. Questo è il problema maggiore, ed è quello che mi preoccupa maggiormente. Ecco perché è così complicato gestire tutta questa situazione.

Quali sono le conseguenze per te?
Stiamo andando troppo oltre. Sto cercando di lasciarmi tutta questa storia alle spalle ma non è così semplice. È una cosa…… ripeto, per voi è un’altra storia. La prossima settimana sarete tutti concentrati su un’altra storia mentre io dovrò ancora fare i conti con questa.

Tornando al match di oggi, come ti sei sentito? A che punto è il tuo gioco?
Sono semplicemente felice di aver vinto. Ecco tutto.

Al prossimo turno giocherai contro un “big server”, come affronti questo tipo di match?
È molto semplice. Non lo dico in maniera negativa. La tattica, quando affronti Karlovic, è molto semplice. Serve alla grande. Non hai molte opportunità. Dovrò essere aggressivo e servire bene. Dovrò cercare di fare il mio gioco nella maniera più semplice possibile.

Borna Coric ha solo 18 anni. Sei rimasto impressionato da qualcosa nel suo gioco? Vedi delle somiglianze con Djokovic?
Non era la prima volta che lo affrontavo. Sicuramente gioca un tennis fantastico. È molto giovane. È appena all’inizio della sua carriera, non amo molto le comparazioni fra i vari giocatori. È lui. Diventerà un grande giocatore, di sicuro.

L’ATP ha dichiarato che potrebbero esserci provvedimenti ulteriori nei confronti di Kyrgios. Secondo te quale sarebbe il provvedimento più appropriato? Cosa credi che si meriterebbe? Una sospensione?
Onestamente non credo di essere la persona giusta per dire cosa merita e cosa no. Ho fiducia nell’ATP. Penso che sappiano cosa stanno facendo. Faranno la cosa giusta. Non importa quale scelta faranno, sarò d’accordo con loro. È semplice. Come ho detto prima, sto cercando di gestire questo schifo di situazione e lasciarmi tutto alle spalle.

Senti che stai facendo dei progressi dal punto di vista psicologico o è ancora tutto molto complicato?
Ne stiamo parlando ancora molto. Chiaramente è una cosa ancora fresca, per cui vedremo. Penso che sia stato positivo giocare il doppio, divertirmi sul campo da tennis con Leander (Paes, ndr). È un bravissimo ragazzo e mi piace davvero molto giocare con lui. Quello di oggi è stato un match che era importante vincere. Non per il modo in cui ho giocato, non per il modo in cui sono stato in campo, ma per il modo in cui ho lottato con le ultime energie che mi erano rimaste. Questa è la cosa più importante.

Pensi che tutta questa situazione possa influire sulla tua preparazione in vista di New York?
No. Conosco me stesso. So come mi preparo per un torneo dello Slam. So di poter gestire qualunque cosa. Sono certo che sarò pronto per New York.

Domande in Francese.
Niente più domande in Inglese? No, ve lo chiedo perché non ho più voglia di tornare di nuovo sulla questione, per cui finiamola con oggi. È semplice.

Mi chiedevo se hai ricevuto qualche forma di supporto da parte degli altri giocatori, se hanno condiviso la tua stessa rabbia?
Ovviamente tantissimo supporto. C’era tantissima rabbia nello spogliatoio per quello che lui ha fatto. Come ho detto prima, da giocatore riesci a capire meglio la gravità della cosa e quelle che sono le conseguenze nella vita privata delle persone coinvolte. Non sono soltanto semplici parole, con una sola frase puoi toccare e ferire un sacco di persone. Ho ricevuto tantissimo supporto negli spogliatoi, sicuramente.

Suo fratello era qui per assistere al suo match di primo turno. Pensi che dovrebbe essergli negato l’accesso ai tornei ATP?
Buon per lui che è voluto essere qui. Non ho alcun pensiero su di lui. Niente. So che non ha accesso alla zona giocatori, nessuna credenziale, ma non ho niente da dire su di lui.

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