51 anni per Mats Wilander, la forza della pazienza e del fair play

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51 anni per Mats Wilander, la forza della pazienza e del fair play

L’ex campione svedese oggi compie 51 anni. Vincitore di 7 titoli slam, attualmente Wilander è stimato e apprezzato commentatore per Eurosport. I numeri del campione che, con un gioco da certosino e il memorabile fair play, è stato uno dei grandi protagonisti del tennis anni ’80

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Sembra ancora un giovanotto quando lo si incontra nei corridoi della sala stampa, anche se, osservandolo da vicino, le prime timide rughe cominciano a segnare il bel volto dell’ex campione del tennis dagli occhi verdi. Sempre garbato, con incedere scanzonato ed al tempo stesso elegante nelle sue immancabile polo Lacoste, Mats Wilander – che oggi compie 51 anni – è l’ex campione degli anni ’80 che, forse, più di chiunque altro, ha saputo reinventarsi come commentatore ed esperto tecnico per la televisione. Imperdibile ormai l’appuntamento in TV con l’ex n. 1 del mondo svedese che oggi è stimatissimo e apprezzato commentatore per Eurosport nella sua rubrica “Game, set & Mats” durante i tornei del Grande Slam.

Come ai tempi in cui calcava i campi da tennis con il suo tennis paziente e disciplinato, oggi ritroviamo nei suoi commenti e analisi tecniche quel garbo, quel fair paly e quell’approfondimento ragionato che hanno contraddistinto così tanto la sua carriera e il suo modo di essere campione. Sempre serafico e imperturbabile durante i match, Mats Wilander ha sempre dato prova di grande aplomb, anche nei rapporti con gli avversari, un fare quasi principesco che gli ha valso negli anni la fama di fuoriclasse anche per il suo fair play. Memorabile l’episodio verificatosi nel 1982 durante la semifinale del Roland Garros contro l’argentino José Luis Clerc. Sul matchpoint a favore dello svedese, la palla di Clerc viene decretata fuori e l’arbitro pronuncia la celebre formula “Game, set and match Mats Wilander”. Ma Mats non è d’accordo. L’allora diciasettenne nativo di Växjö afferma che la palla dell’avversario in realtà è buona. Si continua a giocare. Wilander, alla fine, uscirà comunque vittorioso dalla semifinale con Clerc, conquistando poi, in finale contro Vilas, il suo primo major in carriera (saranno 7 in tutto) a soli 17 anni e 9 mesi. Chapeau.

 

N. 1 – Mats Wilander diventa n. 1 del mondo il 12 settembre 1988.

1 bis – come il trionfo allo US Open (1988).

1 tris – vittoria in doppio a Wimbledon (1986, in coppia con J. Niström).

2 – secondo svedese a diventare n. 1 del mondo (dopo Björn Borg).

3 – come i titoli conqustati al Roland Garros (1982, 1985 e 1988).

3 bis –  come i trionfi all’Australian Open (1983, 1984 e 1988)

3 tris –  come i trionfi in Coppa Davis (1984, 1985 e 1987).

4 – Wilander disputa altre 4 finali major.

4 bis – come i figli avuti dalla moglie Sonia.

7 – come i major conquistati in carriera (3 Roland Garros, 3 Australian Open e 1 US Open).

7 bis – come le finali consecutive in Coppa Davis.

7 tris – come i titoli in doppio.

8 – il prize money di Wilander ammonta a quasi 8 milioni di dollari.

11 – come le vittorie in carriera su Stefan Edberg e Henri Leconte

17 – Mats conquista il Roland Garros nel 1982, a 17 anni e 9 mesi.

20 –  come le settimane da n. 1 del mondo.

20 bis – come i titoli conquistati sulla terra rossa.

25 – come le finali disputate in carriera.

33 –  come i titoli vinti in carriera.

124 – come i tie-break vinti in carriera.

144 – come i match vinti negli slam.

264 – come le partite vinte sul rosso.

571 – come le vittorie in carriera, a fronte delle 222 sconfitte.

2002 – entra a far parte della International Tennis Hall of Fame

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