US Open, cosa ci aspetta nel Day2: 6 italiani in campo, con Federer, Murray e Halep

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US Open, cosa ci aspetta nel Day2: 6 italiani in campo, con Federer, Murray e Halep

Seconda giornata di primi turni a Flushing Meadows: tocca all’esordio di Murray e Federer dalla parte degli uomini e a Halep e Kvitova dalla parte delle donne. Senza dimenticare i 6 italiani che scenderanno in campo: Errani, Pennetta, Giorgi, Schiavone, Knapp e Lorenzi

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Arthur Ashe Stadium - US Open 2015 (foto di Art Seitz)
 

Il programma completo del day 2

UOMINI

Tre gli ex-campioni degli US Open impegnati nella parte bassa del tabellone: Roger Federer (2004-2008), Andy Murray(2012) e Lleyton Hewitt(2001). Gli altri top10 impegnati saranno il campione del Roland Garros, Stan Wawrinka, e Tomas Berdych.

Non il più facile degli esordi per il pluri-campione svizzero che viene dalla fortunata vittoria del torneo di Cincinnati, dove ha dato dimostrazione perfino di una risposta estrema in controbalzo. Federer giocherà contro Leonardo Mayer come terzo match sul campo Arthur Ashe. I due si sono incontrati solo una volta, precisamente l’anno scorso nel torneo di Shanghai, quando Mayer ebbe 5 matchpoint e poi perse il match con qualche lacrima di rammarico. Ma sulla distanza di 3 set su 5 può essere tutta un’altra storia, e lo sa bene Federer, che è giunto alla sua sedicesima partecipazione consecutiva agli US Open.
Ma il match che sembra più succulento è sicuramente quello che andrà in scena nella sessione serale tra Andy Murray, numero 3 al mondo, e Nick Kyrgios, che in questo mese ne ha passate di cotte e di crude per la provocazione nei confronti di Stan Wawrinka. “Ridicolo che non l’abbiano sospeso” aveva commentato Donna Vekic, al centro di quest’episodio di tennis gossip, ma il karma ha agito al posto dell’ATP, potremmo quasi dire. Incontrare Andy Murray al primo turno di uno Slam è una vera sfortuna, considerando anche il computo degli scontri diretti del giovane australiano contro lo scozzese: 3-0 per Murray, e due precedenti proprio nel 2015, agli Australian Open e al Roland Garros; se Kyrgios dovesse perdere, avrebbe perso dallo stesso avversario in 3 Slam in uno stesso anno.

Stan Wawrinka avrà un esordio morbido con Albert Ramos-Vinolas. Lo svizzero conduce gli scontri diretti per 4-0. Ha raggiunto le semifinali agli US Open nel 2013 e i quarti di finale lo scorso anno. Quest’anno ha un bilancio di 16 vittorie e 2 sconfitte nei tornei dello Slam, dove ha raggiunto in tutti almeno i quarti di finale. Chissà che non possa fare meglio in questi US Open.
Tomas Berdych giocherà contro Bjorn Fratangelo, all’esordio in un torneo dello Slam. L’americano ha 22 anni ed è il numero 113 della classifica ATP. Il più giovane giocatore del tabellone è Frances Tiafoe, una wildcard statunitense, che invece se la vedrà con Viktor Troicki, numero 22 della classifica ATP, ma che di recente sta avendo una crisi di risultati. Chissà che il giovane Tiafoe non possa approfittarne…

Tra gli italiani c’è solo Paolo Lorenzi, che incontrerà Jiri Vesely, nel rematch dello scontro andato in scena già a Wimbledon di quest’anno, vinto da Vesely in tre set, 7-6(7) 7-6(6) 6-4. Lorenzi come miglior risultato degli US Open conserva il secondo turno dell’anno scorso.

DONNE

Dopo l’uscita di scena di ben sette teste di serie nella prima giornata, occhio ai match di oggi, perché non si sa se il trend continuerà. Gli occhi di tutti saranno su Simona Halep, una delle poche antagoniste di Serena Williams rimaste in gara. La rumena, che è alla sesta partecipazione agli US Open e non ha mai superato i sedicesimi di finale, scenderà in campo contro Marina Erakovic, numero 99 della classifica WTA. È il primo incontro tra le due giocatrici, ma dovrebbe risolversi in senso positivo per la numero due del mondo. Erakovic ha infatti vinto soltanto tre match a livello di main draw  in un torneo WTA da quando ha centrato la semifinale a Pattaya City a febbraio (a Indian Wells, s’Hertogenbosh e Birmingham), inoltre soltanto una volta è riuscita a raggiungere il secondo round degli US Open, nel 2014. Lasciato alle spalle dunque il match che sulla carta sembra uno dei più facili, passiamo a quelli che ci possono regalare più sorprese.

Lucie Safarova, finalista al Roland Garros di quest’anno, inizia la sua campagna statunitense contro Lesia Tsurenko, tennista ucraina che le è familiare, se non altro perché ci ha di recente vinto la semifinale del torneo di New Heaven. Safarova conduce gli scontri diretti per 2-0 (US Open 2013, New Heaven 2015), ma sono stati tutti incontri lottati, che hanno oltrepassato l’ora e mezza di gioco. Occhio quindi al gioco di Tsurenko, ora numero 37 della classifica WTA, che proprio alle US Open Series ha dimostrato il suo potenziale: non solo a New Heaven, ma anche a Toronto ha raggiunto i quarti di finale partendo dalle qualificazioni.
Garbine Muguruza affronta la giovane stella Carina Witthoeft, che quest’anno si è messa in luce agli Australian Open raggiungendo il terzo turno.  La finalista di Wimbledon dovrà guardarsi dalla giovane tedesca se vuole dare continuità ai suoi risultati negli Slam: qui a New York non è mai andata oltre il primo turno in tre partecipazioni; la Witthoeft segna invece il debutto a Flushing Meadows.
Andrea Petkovic è quella tra le teste di serie che ha pescato peggio tra tutte le possibili del tabellone. La tedesca, testa di serie numero 18, giocherà infatti contro Caroline Garcia, numero 33 della classifica WTA. Fortunata forse che sia la Petkovic ad aver vinto l’unico precedente, che si è svolto sui prati di Eastbourne quest’estate. (6-2 6-4 in 82 minuti). Il gioco potente della francese potrebbe metterla in difficoltà, ma Petkovic ha tutte le motivazioni per fare bene: agli US Open è riuscita a raggiungere i quarti di finale nel 2011, e quest’anno è soltanto la quarta stagione in cui riesce a giocare tutti e quattro gli Slam, a causa degli infortuni che l’hanno perseguitata.
Chiudiamo con un altro match che potrebbe riservare un finale inaspettato. Petra Kvitova incontra la qualificata Laura Siegemund. La ceca ha di recente vinto il torneo di New Heaven, ma la mononucleosi che le è stata diagnosticata potrebbe rivelarsi un fattore destabilizzante. La favorisce forse che il suo match sia stato messo nella sessione serale, così da evitare l’asfissiante afa newyorkese, ma Siegemund giocherà con la sfacciataggine di chi non ha nulla da perdere e fa il suo esordio sull’Arthur Ashe Stadium. Chi volesse tentare una scommessa…

Nel capitolo italiane, volendo essere ottimisti, ci aspettiamo un en-plein. Sara Errani non dovrebbe avere problemi con la qualificata Hibi, giapponese numero 177 WTA; giudizio non semplice quello sulla partita di Camila Giorgi contro Johanna Larsson. A detta di chi la segue, la svedese è molto informa; gli scontri diretti raccontano un pareggio (1-1) che però non svela tanto, la vittoria di Camila è di otto anni fa; se si guarda alle qualità tecniche però, nulla fa pensare che Giorgi non possa spuntarla. Qualche difficoltà per Flavia Pennetta contro Jarmila Gajodosova, numero 57 WTA, con cui conduce gli scontri diretti per 2-1, ma è l’australiana ad aver vinto l’ultimo incontro nel 2014. Anche per Karin Knapp non sarà semplice, ma il ranking la dà favorita, contro Ajla Tomljanovic. Avremmo qualche aspettativa per il match di Francesca Schiavone, che gioca contro Yanina Wickmayer; negli ultimi 3 anni, Francesca è arrivata al secondo turno di uno Slam in sole due occasioni (Roland Garros 2013 e 2015), questa è una grande opportunità per ripetersi, visto che la Wickmayer ha un ranking molto simile al suo (95 contro 92) anche se, andando a guardare gli scontri diretti, sono stati tutti persi dalla leonessa (0-4 per Wickmayer), anche se l’ultimo targato è 2012.

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