US Open interviste, Bouchard: "Connors crede in me!"

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US Open interviste, Bouchard: “Connors crede in me!”

US Open interviste, E. Bouchard b. A. Riske 6-4 6-4. Leggi l’intervista del dopo partita a Eugenie Bouchard

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Questa era un’avversaria che conoscevi bene e contro cui hai già vinto. Quanto ti ha aiutato questo nel match di oggi?
Mi ha aiutato sapere che avevo un buon record contro di lei, ma allo stesso tempo so che le partite passate non significano niente, perché ogni volta è un nuovo match e un nuovo torneo. Lei è una grande combattente, ed è stata una lotta fino alla fine.

In questo momento, cosa significa per te ogni vittoria?
Molto. È bello aver vinto, ma cerco di pensare giorno per giorno e un match alla volta, non voglio guardare troppo avanti. Ogni partita significa tanto per me, sono orgogliosa di come ho giocato oggi e cercherò di fare altrettanto nella prossima partita.

Ti sei sentita diversa a scendere in campo oggi rispetto alle settimane passate?
Sicuramente mi sento diversa rispetto alla scorsa settimana, più ispirata, più fiduciosa e più motivata; sto cercando di ritrovare la fiducia in me stessa. Ovviamente essere qui aiuta, anche il contatto con la gente e l’atmosfera che c’è qui mi sta aiutando.

Perché ora ti senti più motivata e più fiduciosa?
Credo che la sconfitta della scorsa settimana sia stata una specie di shock per me, forse era la sveglia di cui avevo bisogno. Lavorare con Jimmy questa settimana, poi, mi ha fatto vedere le cose da un altro punto di vista. Lui ha molta energia, è riuscito a risollevarmi perché crede in me. Mi ha aiutato a credere di più in me stessa e a riguadagnare fiducia. Credo che mi stia aiutando molto.

Al di là di quello che è successo in campo, c’è stata molta attenzione su di te, e molte persone ti hanno voltato le spalle. Cosa ci dici in proposito?
Direi che molti sono saliti sul carro del vincitore lo scorso anno e quest’anno sono stati molto veloci nel saltarmi al collo. In un certo senso è dura, anche se cerco di starne fuori il più possibile. I giornalisti sono sempre alla ricerca di storie e di un titolo sui giornali, ma cerco di non prenderla troppo sul personale. Non credo di aver meritato certi trattamenti, ma allo stesso tempo so che quello è il loro lavoro, il vostro lavoro, e lo rispetto. Per me l’importante è ciò che io penso di me stessa, e cioè che sono una bella persona, una buona tennista, che ho le capacità e ho tutto ciò di cui ho bisogno. Devo solo continuare a lavorare, senza pensare a ciò che dice la gente. A volte è dura quando senti tante cose negative, ma so che il mio team crede in me e questo mi aiuterà molto.

Quando hai contattato Jimmy? Siete in contatto questa settimana?
Ho conosciuto Jimmy due anni fa, è un amico. Questa settimana era qui e abbiamo deciso di lavorare insieme per un paio di giorni, anche se sapevamo che stava partendo. È stato bello scendere in campo con lui per la prima volta. La sua storia è un’ispirazione per me. Ora siamo ancora in contatto, l’ho chiamato prima della partita e lo chiamerò dopo le interviste e sentirò cosa mi dirà.

Gli US Open 2014 sono stati il tuo Slam peggiore. Dopo la tua partita contro Roberta Vinci pensi che questo potrebbe essere lo Slam della svolta? Potrebbe essere lo Slam migliore dell’anno per te?
Non posso prevedere il futuro ma oggi mi sento bene. Sono contenta di questa vittoria e voglio proseguire così. Voglio che sia un ottimo US Open, a prescindere da quante partite riuscirò a vincere. So che potrà essere un buon torneo se farò le cose giuste. Questo è il mio obiettivo.

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