Roger Federer: "L'anno scorso, in semifinale contro Cilic, ero stanco. Ma quest'anno non accadrà"

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Roger Federer: “L’anno scorso, in semifinale contro Cilic, ero stanco. Ma quest’anno non accadrà”

Dopo primi i primi quattro turni piuttosto agevoli, è tempo di quarti di finale per Roger Federer, il quale affronterà, nella notte, Richard Gasquet: “Sta giocando il suo miglior tennis? Non lo so, ma sarà un match difficile.”

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Roger Federer - US Open 2015
 

Alla vigilia del match di quarti di finali che lo vedrà opposto a Richard Gasquet (14-2 in favore dello svizzero gli head to head), nell’ultimo match programmato sull’Arthur Ashe in questo che è il decimo giorno dell’edizione 2015 degli US Open, Roger Federer, oltre che dell’avversario che lo attende, torna a parlare del QF dell’anno scorso, vinto rimontando due set e annullando due match point a Gael Monfils, facendo notare come quella difficile affermazione gli sia costato molto in termini di energia, nel match seguente contro Marin Cilic: “Il match contro Monfils mi aveva tolto un po’ di energia emotiva perché mi ero trovato sull’orlo del baratro. È stato un match divertente, non fraintendetemi. Non mi sentivo così stanco prima dell’incontro con Cilic, ma forse da un certo punto di vista lo ero un po’. Non sai esattamente come dove e che cosa, ma senza dubbio avevo giocato molto. Quest’anno ciò con dovrebbe accadere. Dirò a me stesso che non può accadere. Anche se giocherò 5 set, non conterà. 
Gasquet sta giocando il suo miglior tennis? Non ne sono sicuro, a Wimbledon, ad esempio, mi è mi è piaciuto molto. Ha avuto un buon atteggiamento, lottando su ogni palla. Ha un buon repertorio di colpi, e ora sta alzando l’asticella del suo livello. Ecco perchè mi aspetto che sarà più dura. Ho la sensazione che questo possa essere uno dei Gasquet più forti degli scorsi anni, perciò mi aspetto un match difficile”.

Federer, che poco prima dell’allenamento di ieri ha trovato il modo di rendere felice un bambino sommerso rovinosamente da un bagno di folla, parla poi dell’ottima preparazione svolta in vista degli US Open, riposando a Montréal e trionfando a Cincinnati, ponendo l’attenzione sul servizio, che lo ha visto, fra Halle e Wimbledon, mantenere 116 turni di battuta consecutivi, ad un passo dal record di Ivo Karlovic (129), oltre che vincere il torneo dell’Ohio senza mai cederlo: “Penso di essere ben concentrato, ho molta fiducia. Probabilmente sui campi veloci è più facile avere queste strisce consecutive. Credo che stia prendendo decisioni corrette nei momenti giusti, la concentrazione è sempre presente quando serve. Penso che la racchetta mi stia aiutando, imprimo potenza più facilmente: avendoci giocato per un anno e mezzo, sto trovando il campo e colpisco nella posizione giusta. Sto giocando in modo più preciso che mai. Ho fatto una preparazione grandiosa ora con Cincinnati, qui sto giocando alla grande e non ho perso set. Chiaramente sento di avere davvero delle ottime chance nei quarti ora.”

 

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