Anteprima WTA: a Tokyo e in Quebec il via all'ultima fase della stagione

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Anteprima WTA: a Tokyo e in Quebec il via all’ultima fase della stagione

Non si sono ancora spenti gli echi dell’ultimo slam stagionale e il circuito WTA propone due appuntamenti che aprono di fatto il segmento conclusivo del 2015. In Canada e Giappone si giocano tornei dalla diversa tradizione ma non privi di un certo fascino

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QUEBEC CITY – Siamo all’edizione n°23 di quello che attualmente ha preso la denominazione di Coupe Banque Nationale ma che per oltre un ventennio si è chiamato Bell Challenge. Si gioca al PEPS Stadium dell’Università Laval e il torneo, pur soffrendo la collocazione nel calendario subito dopo gli US Open, può vantare nell’albo d’oro ben quattro campionesse vincitrici di slam (Capriati, Sharapova, Davenport e Bartoli). L’olandese Brenda Schultz e la statunitense Chanda Rubin hanno disputato il maggior numero di finali: 3. L’americana le ha giocate consecutivamente vincendo però solo l’ultima mentre Brenda è l’unica nella storia del torneo ad aver alzato due volte il trofeo. Quando si aggiudicò il titolo nel 2007, Lindsay Davenport era appena al terzo torneo dopo il temporaneo ritiro dall’attività a causa della gravidanza. Due qualificate hanno giocato la finale a Quebec City: Abigail Spears nel 2004 e Tamira Paszek nel 2010.

Sedici anni e quattro mesi: tanto ha dovuto attendere Mirjana Lucic-Baroni per tornare ad alzare un trofeo WTA. La croata attendeva questo momento dall’edizione 1998 di Bol e tanta costanza è stata premiata con il terzo titolo in carriera e il record del maggior lasso di tempo intercorso tra una vittoria e l’altra, primato strappato alla nipponica Kimiko Date-Krumm (13 anni e 1 mese tra San Diego 1996 e Seoul 2009).

Così l’anno scorso – Dunque, quando forse nemmeno lei ci credeva più, Mirjana Lucic-Baroni torna a vincere un titolo WTA a distanza di oltre 16 anni dall’ultimo, colto nella sua nazione nel lontano 1998. Per la semifinalista di Wimbledon 1999 la soddisfazione è stata doppia in quanto ha sconfitto in finale la favorita del torneo, ovvero Venus Williams. Accreditata della prima testa di serie, la Venere aveva già dovuto soffrire nel match dei quarti di finale contro Lucie Hradecka (chiuso solo al tie-break del terzo) mentre alla connazionale Rogers nel turno seguente aveva lasciato appena sei giochi. Collocata nella metà inferiore del tabellone, Mirjana Lucic si era sbarazzata nell’ordine di Cepede-Royg, Babos e Karatantcheva ma in semifinale aveva trovato la tedesca Goerges (5) anziché Ajla Tomljanovic; quest’ultima, seconda favorita del seeding canadese, si era fermata al secondo turno sconfitta dalla ceca Hlavackova. In grande fiducia, la futura campionessa si imponeva 6-2 al terzo e chiudeva la sua settimana di resurrezione battendo anche Venus Williams 6-4 6-3. In un tabellone di qualità complessiva piuttosto modesta (basti pensare che l’ottava testa di serie, Timea babos, era la n°114 del mondo), del tutto assenti le italiane.

ALBO D’ORO

1993 Nathalie Tauziat-Katerina Maleeva 6-4 6-1

1994 Katerina Maleeva-Brenda Schultz 6-3 6-3

1995 Brenda Schultz-Dominique Van Roost 7-6 6-2

1996 Lisa Raymond-Els Callens 6-4 6-4

1997 Brenda Schultz-Dominique Van Roost 6-4 6-7 7-5

1998 Tara Snyder-Chanda Rubin 4-6 6-4 7-6

1999 Jennifer Capriati-Chanda Rubin 4-6 6-1 6-2

2000 Chanda Rubin-Jennifer Capriati 6-4 6-2

2001 Megan Shaughnessy-Iva Majoli 6-1 6-3

2002 Elena Bovina-Marie Gaianeh Mikaelian 6-3 6-4

2003 Maria Sharapova-Milagros Sequera 6-2 ritiro

2004 Martina Sucha-Abigail Spears 7-5 3-6 6-2

2005 Amy Frazier-Sofia Arvidsson 6-1 7-5

2006 Marion Bartoli-Olga Poutchkova 6-0 6-0

2007 Lindsay Davenport-Julia Vakulenko 6-4 6-1

2008 Nadia Petrova-Bethanie Mattek 4-6 6-4 6-1

2009 Melinda Czink-Lucia Safarova 4-6 6-3 7-5

2010 Tamira Paszek-Bethanie Mattek-Sands 7-6 2-6 7-5

2011 Barbora Strycova-Marina Erakovic 4-6 6-1 6-0

2012 Kirsten Flipkens-Lucia Hradecka 6-1 7-5

2013 Lucia Safarova-Marina Erakovic 6-4 6-3

2014 Mirjana Lucic-Baroni-Venus Williams 6-4 6-3

TOKYO (OSAKA) – Dopo sei anni ad Osaka, il Japan Women’s Open Tennis si trasferisce dall’Utsubo Tennis Center all’Ariake Coliseum. Senza alcun dubbio è il torneo di Sam Stosur: quattro finali e tre titoli per l’australiana, che ha vinto l’edizione inaugurale e le ultime due.

Nel 2010, Tanasugarn e Date-Krumm disputarono la finale più anziana nella storia della WTA mentre nel 2012 Heather Watson riportò un titolo femminile in Gran Bretagna ben 24 anni dopo Sara Gomer, l’ultima britannica vincitrice (Aptos 1988).

Così l’anno scorso – Samantha Stosur rinnova il suo feeling con Osaka e cala il tris, confermandosi campionessa. L’australiana, testa di serie n°1, ha chiuso la settimana nipponica senza cedere alcun set alle avversarie affrontate. Nell’ordine ci hanno provato la giapponese Eguchi (6-4 7-5), la connazionale Gajdosova (7-6 1-0 ritiro), la kazaka Putintseva (6-4 6-1), l’ucraina Svitolina (7-6 6-2) e, in finale, un’altra kazaka, Zarina Diyas, regolata 7-6 6-3. Quest’ultima, in semifinale, aveva battuto la sorpresa del torneo, ovvero la thailandese Luksika Kumkhum, vincitrice in precedenza delle americane McHale (7) e Keys (2). Gli Stati Uniti avevano quattro rappresentanti tra le prime 8; oltre a Mchale e Keys c’erano anche Vandeweghe (4) e Davis (8), entrambe eliminate al secondo turno.

ALBO D’ORO

2009 Samantha Stosur-Francesca Schiavone 7-5 6-1

2010 Tamarine Tanasugarn-Kimiko Date-Krumm 7-5 6-7 6-1

2011 Marion Bartoli-Samantha Stosur 6-3 6-1

2012 Heather Watson-Kai Chen Chang 7-5 5-7 7-6

2013 Samantha Stosur-Eugenie Bouchard 3-6 7-5 6-2

2014 Samantha Stosur-Zarina Diyas 7-6 6-3

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