Coppa Davis, semifinali: Hewitt non basta, i Murray vincono e avvicinano la Gran Bretagna alla finale

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Coppa Davis, semifinali: Hewitt non basta, i Murray vincono e avvicinano la Gran Bretagna alla finale

A Glasgow nella semifinale di Coppa Davis tra Gran Bretagna e Australia Jamie ed Andy Murray hanno la meglio su Lleyton Hewitt e Sam Groth, battuti al quinto set 4-6 6-3 6-4 6-7(6) 6-4. Domani aprirà il programma il singolare tra Andy Murray e Bernard Tomic, la Gran Bretagna può tornare in finale dopo 37 anni

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Andy Murray
 

COPPA DAVIS, semifinali
Gran Bretagna-Australia 2-1

A. Murray/J. Murray b. S. Groth/L. Hewitt 4-6 6-3 6-4 6-7(6) 6-4

All’annuncio ufficiale delle squadre Leon Smith svela il segreto di Pulcinella. Dopo la solita pretattica all’italiana il capitano Brit rinuncia a Dominic Inglot e schiera Andy al fianco del fratello Jamie per cercare, come contro la Francia, il punto chiave della sfida.

In luglio al Queen’s si giocava sull’erba e il tennis tutto anticipo e tocchi di Murray Senior era risultato determinante per la vittoria ma il tappeto indoor della Emirates Arena è diverso e Jamie paga il prezzo del deficit di potenza del suo servizio. Deve salvare un’occasione sul proprio turno in apertura di set e non appare ben centrato nei colpi. Nel corso del quarto game però sono i fratelli a sciupare un’ottima opportunità quando Hewitt serve e va 15-40 ma riesce a tenere ai vantaggi. Subito dopo è il turno di Jamie e stavolta è break, con gli australiani che rispondono e assaltano la rete chiudendo il campo e di fatto il set, perché da quel momento difendono senza problemi i propri servizi. Primo set 6-4 Australia.

Nel secondo parziale è Andy a servire per primo e il fratello maggiore sembra trarre giovamento dal cambio di schema. Il punteggio segue i servizi fino al sesto game quando a cedere è inaspettatamente Sam Groth; il bombardiere aussie va sul 40-15 ma i Murray sfoderano due gran risposte, la seconda chiusa a rete da Jamie, e pareggiano. Ai vantaggi Sam non sfrutta una terza opportunità e viene punito dall’ennesima risposta al veleno di Andy chiusa a rete dal fratello. Adesso è la coppia di casa a tenere senza problemi pareggiando al nono game il conto dei set.

A questo punto i giocatori sono tutti pienamente in partita ed è Andy stavolta ad avere un passaggio a vuoto. Il numero tre del mondo perde il servizio nel secondo gioco, o più correttamente è Groth a strapparglielo con due passanti e una risposta lungo linea che lascia Jamie di sale. Gli australiani scappano sul 3-0 ma il team Brit lotta su ogni palla e nel settimo game recupera lo svantaggio. Hewitt serve, non chiude sul 40-15 anche perché i fratelli salvano quattro smash consecutivi prima che Groth spari fuori il quinto e Lleyton perda la battuta per la prima volta. Il doppio scozzese non si ferma più e subito dopo tocca a Groth cedere. L’australiano va ancora 40-15 ma come nel secondo set si fa rimontare e sul break point tira una prima che rimbalza sulla riga di fondo. La seconda va forte uguale ma Andy anticipa, risponde e Jamie copre a rete. I fratelli concludono la rimonta chiudendo subito dopo il parziale per 6-4.

Tutta l’arena è in piedi, il doppio britannico sembra avere il controllo della situazione ma gli australiani sono eredi di una lunga tradizione in questa specialità e come se non bastasse Hewitt ha la grinta dei giorni migliori e si trascina dietro il compagno. In apertura di quarto set è ancora Jamie a balbettare al servizio concedendo subito il break ma nel game seguente Lleyton il “selvaggio” restituisce il favore complice anche un nastro fortunato in risposta di Andy. Il parziale sarà una centrifuga di emozioni, nel sesto game Jamie va 0-40 prima di recuperare e nel decimo è ancora lui a concedere tre palle break consecutive. Qui gli aussies sprecano qualcosa in risposta ma i Murray si trasformano in un muro a rete e salvano il gioco pareggiando a cinque. Il pubblico è in piedi, sente il momento, e lo sente anche Hewitt che cede la battuta a 15. E’ finita, potrebbe essere finita ma non è finita. Andy serve per il match e forse per la finale di Davis ma perde incredibilmente la battuta condannandosi ad un tie break che è degno del set. In una lotta punto a punto i Murray arrivano a match point sul 6-5 ma gli australiani sono di granito e con un sussulto strappano tre punti consecutivi e vincono per otto a sei. Gli stessi che poco prima erano in piedi ora sono ammutoliti, i tifosi down-under ci credono e ci mancherebbe altro dopo un set vinto in quel modo.

E’ in questo momento però che la squadra inglese si compatta, al cambio campo le facce dei fratelli conservano ancora la fiamma della determinazione e le parole di Leon Smith sono calme e decise. Sarà Groth a sentire tutta la pressione del momento sulle sue poderose spalle e a cedere la battuta nel secondo game consentendo al doppio avversario una prima fuga in avanti sul 3-0. Ma la scorza aussie è dura e Jamie ne fa le spese cedendo il suo turno di servizio nel quinto game. I britannici giocano bene in risposta, ormai leggono bene anche le prime di Groth a 138 miglia orarie e nel sesto gioco l’omone australiano risale da 15-40 prima di difendere il proprio turno. Hewitt intuisce qualcosa e cerca di essere prodigo di consigli per il compagno ma quando Sam batte ancora il punteggio è 5-4 Gran Bretagna. Un passante lungolinea e una volée di rovescio in rete lo precipitano per l’ennesima volta sul 15-40 ma ora i fratelli non si distraggono più e chiudono con un break un incontro entusiasmante.

La “Murray’s Home” è in estasi, questo match potrà essere la chiave di volta per la finale se domani Andy ne avrà ancora abbastanza per portare a casa il punto della sicurezza.

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