Novak Djokovic: "Penso di aver giocato il mio miglior tennis di sempre"

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Novak Djokovic: “Penso di aver giocato il mio miglior tennis di sempre”

Dopo la finale del Master 1000 di Shanghai, il vincitore del torneo, Novak Djokovic, e il finalista, Jo-Wilfried Tsonga, raccontano la partita e il loro percorso durante la stagione 2015

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Ormai la domanda più ricorrente dell’anno è “chi fermerà Novak Djokovic?”. In effetti il numero uno del mondo pare che non tema niente e nessuno, resta solido nel gioco e nella testa, senza mai eccedere, scendendo in campo con la gentilezza e l’umiltà che lo contraddistinguono. “In generale  mi sono sempre sentito in controllo del match. Ho vinto tanti turni di battuta senza problemi. Non gli ho permesso di avere ritmo, di entrare nel match. Ad inizio secondo set lui ha servito alla grande, mi aspettavo che avrebbe giocato aggressivo e che sarebbe andato a rete, ma ho avuto delle opportunità più o meno in ogni suo turno di battuta. Il nono game del secondo set è stato cruciale, ero in vantaggio e ciò mi ha permesso di andare a servire per il match”, ha dichiarato il campione di Shanghai a fine partita. Inutile dire che quest’anno Nole abbia letteralmente surclassato i suoi avversari, conquistando nove titoli e cinque Master 1000. “E’ stata una settimana fenomenale, anzi due. Quest’anno ho forse giocato il mio miglior tennis di sempre in Cina, a Pechino e a Shanghai non ho ceduto nemmeno un set giocando al mio meglio“, ha affermato con aria soddisfacente l’autore della doppietta Pechino-Shanghai. Ma Novak non si smentisce mai, tenendo sempre fede ai suoi valori: “Ora la prossima cosa che farò è tornare a casa e stare con la mia famiglia, il processo di recupero è molto importante. Non perdo partite indoor da un paio d’anni, non gioco molti tornei, solo questi due. Se consideriamo il fatto che ho giocato due tornei in due settimane di fila, queste due sono state le settimane migliori della mia carriera. Penso di aver giocato il miglior tennis di sempre in queste due settimane”. Il serbo in questa stagione ha totalizzato 14.000 punti, ma non si dimostra timoroso del futuro e dei punti che dovrà difendere nella prossima stagione. Piuttosto si gode il suo stato di grazia dicendo:E’ l’anno miglior della mia vita, non c’è dubbio. Tutto sta andando alla grande. Sono molto grato per giocare così bene, per avere così tanto successo. Non voglio farmi trascinare dal successo ovviamente perchè voglio giocare a questo livello per tanti anni. So cosa bisogna fare per giocare ad alto livello, devi impegnarti, essere determinato a mantenere questo stile di vita cosa che non è facile, viaggiare tutto il tempo… ora che sono papà, ciò rende la cosa un po’ più difficile. Ho il sostegno dei miei cari, di mia moglie, la più importante, ma anche dei miei fratelli e del mio team. Tutti stanno dietro a me per far si che io sia al miglior livello possibile”. 

Invece, il finalista del Master di Shanghai, Jo-Wilfried Tsonga, non può far altro che elogiare il suo avversario: “Non è facile fermarlo. E’ davvero costante in risposta. Oggi non ho servito abbastanza bene, specialmente nella prima frazione. Dopo di che, nel secondo, ho servito un po’ meglio e ciò mi ha permesso di avere una chance sul suo servizio. Ma non ci sono riuscito e mi ha brekkato sul 4-4 pari, ma allo stesso tempo sono molto soddisfatto. Tornare al tuo miglior livello richiede sempre un processo lungo. Ciò mi ha dato energia per lavorare duramente e per cercare di realizzare altre belle cose”.

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