ATP eccoci al rush finale. Tornano Federer e Nadal, la settimana prossima Djokovic e Murray

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ATP eccoci al rush finale. Tornano Federer e Nadal, la settimana prossima Djokovic e Murray

Parte finale della stagione ma i temi sono i soliti. In attesa delle Finals londinesi a Basilea giocano Federer, Wawrinka e Nadal; poi dal 2 novembre tutti a Bercy. E gli italiani? Lasciamo perdere…

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Cominciate, non benissimo per noi, le Finals femminili di Singapore, da domani comincia lo sprint per la parte finale della stagione. Non che questa settimana non sia successo nulla, ma il tennis, vedete voi se è un bene o no, è diventato uno sport che senza i top five sembra dimezzato. Eppure i tornei di Vienna, Stoccolma e Mosca si sono conclusi con dei vincitori di tutto rispetto : due top10, anzi due che vedremo sicuramente alle Finals di Londra – Berdych e Ferrer – e il più giovane vincitore Slam in circolazione, quel Marin Cilic che sarà tornato alla sua reale dimensione ma che insomma non è proprio l’ultimo arrivato. Berdych in particolare è sembrato posseduto dal sacro furore ma ha incontrato avversari troppo morbidi perché si possano trarre indicazioni particolari. Troppe volte il ceco ha fatto spalancare le bocche, per poi rimpirle di mosche, perché Tomas appena vede qualcuno più alto di lui in classifica misteriosamente si scioglie.
Commovente il solito Ferrer, che sembrava alle soglie del pensionamento e che invece continua a fare incetta di titoli. Non saranno Slam, non saranno frequentati dagli aristocratici top5 questi tornei ma avercene di Ferrer. Il valenciano domani ricomincia da casa, ed è inutile dire che a questo punto saremmo sorpresi se non protasse a casa il sesto (!) trofeo della stagione.
È stata l’occasione per dare un’occhiata alle seconde linee e purtroppo non c’è da stare allegrissimi. Su Dimitrov ormai non sappiamo bene cosa dire, tranne che il problema non era certo la Sharapova, lottatrice indomabile come ha mostrato una volta di più a Singapore. I giovani sembrano troppo giovani, a partire da quel Rublev che almeno ha vinto un torneo di di doppio. Si sono visti due statunitensi, Sock e Johnson, che hanno anche lottato ma che alla fine si sono dovuti arrendere a dei giocatori semplicemente più forti di loro.
Insomma da questi ultimi tornei dell’anno non è il caso di aspettarsi sorprese. Domani inizia Nadal, opposto ad un Rosol che se è vero che evoca brutti ricordi è anche vero che però le due volte successive il maiorchino si è preso le sue rivincite. Poi sarà il turno di Federer e Wawrinka, mentre per vedere Djokovic, Murray e Nishikori dovremo attendere un’altra settimana, quando tutti insieme si ritroveranno a Bercy. I motivi per seguire questi tornei rimangono i soliti. Djokovic continuerà a cannibalizzare tutti quanti, magari perdendo qualche game in più o sulla distanza breve Federer riuscirà a infliggergli la terza sconfitta stagionale? Nishikori comincerà a vincere qualcosa oppure meglio attendere l’anno prossimo? Wawrinka da quale parte del letto si sarà alzato? I miglioramenti di Nadal sono reali o legati ad avversari poco probanti? E Murray è già con la testa a Gent nella speranza di conquistare anche lui un impero dove non tramonta il sole?
Non abbiamo neanche l’emozione di seguire la corsa ai qualificati di Londra perché tra l’ottavo (Ferrer) e il nono (Tsonga) c’è il ragguardevole distacco di oltre 1200 punti. E visto che a disposizione ce ne sono 1500, l’ATP dovrebbe riuscire a non replicare l’incredibile confusione che ha regnato nella WTA.
Per quanto riguarda casa nostra c’è ancora meno da stare allegri, visto che ormai viviamo attaccati ai quarti di luna di Fognini. In fondo però questa è stata un’annata positiva per il ligure, che sembra aver quanto meno tenuto a bada i suoi démoni. E qualche risultato è arrivato, al di là delle vittorie contro Nadal, visto che Fabio è di nuovo vicino ai primi 20. Speriamo finisca bene la stagione, perché per quanto ci si possa lamentare di Fognini, va forse ricordato che dietro, purtroppo, c’è quasi il vuoto. Dev’essere un caso, mica è colpa di qualcuno…

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