WTA Finals, M. Sharapova: "Sorpresa da Flavia ma c'è sempre un momento per brillare"

Interviste

WTA Finals, M. Sharapova: “Sorpresa da Flavia ma c’è sempre un momento per brillare”

WTA Finals: M. Sharapova b. S. Halep 6-4 6-4. L’intervista del dopo partita a Maria Sharapova

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Come nel primo match, verso la fine hai preso un grande vantaggio e poi lei ha quasi rimontato. Parla di cosa ti passa per la testa quando succede questo per la seconda volta.
Alla fine del match non mi sono concentrata molto su questo, perché ho fatto il mio lavoro. Questo in fin dei conti è ciò che contava. Certamente quando ho usato le palle nuove lei è diventata un po’ più aggressiva. La sua palla era un po’ più profonda. Ovviamente è stata una grande cosa rimontare da 0-15 nell’ultimo game con un rovescio vincente lungo linea. Penso che ci ripenserò tutta la sera. Questo mi ha dato quell’energia in più per vincere quel game. Sono piuttosto soddisfatta per essere riuscita a battere la numero 2 del mondo. Penso che sia stato, di nuovo, un incontro molto fisico. Mi sono dovuta difendere molte volte e sono riuscita a vincere molti scambi lunghi. È un qualcosa su cui hai delle difficoltà quando non giochi per molto tempo.

Quanto sei soddisfatta della tua difesa di questa sera? Hai detto di aver fatto molti recuperi. Lei si apriva il campo bene per gran parte del match.
Completamente.

Soprattutto dopo la fine del lungo match contro Aga e dopo la lunga sosta, hai recuperato bene fisicamente?
Sì. Dopo un incontro duro come quello il tuo corpo ne risente. Come dopo il primo match: “Stai bene signore? Sono preoccupata per te. Sto cercando di concentrarmi e …”. Penso che negli ultimi anni la parte fisica di questo sport sia diventata molto rilevante. Si vedono molte più giocatrici che rimandano indietro tante palle e che fanno diventare i match delle battaglie fisiche. Il campo è lento. Questo dà la possibilità a giocatrici come Halep e Radwanska di fare molti recuperi durante gli scambi, che loro fanno molto bene e ne approfittano. Quindi devi cercare di fare il tuo gioco. Senza modificarlo molto, ma applicarlo e trovare dei varchi, venire a rete, essere aggressiva, ma essere solida mentre giochi. Si deve fare molte cose nello stesso match e cercare di vincerlo. Sono certamente soddisfatta di esserci riuscita nel secondo incontro.

Ubaldo Scanagatta Flavia Pennetta ha detto l’altro giorno e anche oggi che se hai deciso di venire a giocare questo torneo, significa che devi essere al 100%, perché sei una vera professionista e non saresti venuta se non avessi pensato di poterlo vincere. Sei in un certo senso sorpresa per come hai giocato o te lo aspettavi? Lei è una tua grande ammiratrice, ma vi siete affrontate cinque volte e avete finito sempre in tre set. Che cosa ti aspetti?
Giusto. Certamente se avessi avuto dei dubbi riguardo a qualche parte del mio corpo, non sarei ritornata in Asia. Perché sono andata in giro per il mondo per cercare di recuperare e poi di allenarmi, sentivo di migliorare, ma mi sentivo anche piuttosto pronta per giocare a Wuhan. Sì, non ho giocato per molti mesi, ma mi sentivo fisicamente bene. Mi ero illusa. Verso la metà del match avevo iniziato a sentire il mio avambraccio, e in quei momenti non sai perché, dove, quando, e devi prenderti cura del tuo corpo. Io l’ho fatto, ed eccomi qui che sto giocando sana e vincendo contro le avversarie che sto affrontando. La prossima sarà più tosta. Come hai detto, fra di noi abbiamo giocato incontri lunghi. L’ultimo a Indian Wells era stato molto complicato. Il match che credevo di avere in pugno e che invece mi sono fatta scappare. Cercherò di fare il mio lavoro.

Matt Cronin Sei rimasta del tutto sorpresa quando Flavia ha vinto gli US Open? 33 anni, non li aveva mai vinti, arriva lì e all’improvviso decolla e gioca molto bene. È stato un po’ sorprendente, no?
Sì, lo è stato. Ma sento che c’è sempre un momento per le persone per brillare. So che ci sono giocatori che sono molto costanti che sono all’apice della loro carriera, e io gioco da molti anni e sono stata fortunata a vincere tornei del Grand Slam. Ma io lavoro duramente e non mi siedo e dico “Sono l’unica giocatrice che fa questo”. Ci sono centinaia di giocatori che lavorano più duramente di me e si impegnano più di me e alcune volte non ottengono i risultati. Capisco quanto sono fortunata. So che Flavia nella sua carriera ne ha avuti abbastanza di interventi, infortuni, lavoro e impegno per rientrare, poi di nuovo ferma. Molti non ne parlano, ma penso che tu dovresti. Questo è ciò che conta. Penso che quando superi questi momenti, alla fine paga. Questo è stato il suo momento per brillare, e io sono stata molto, molto contenta per lei.

La Halep ha detto che tu trovi sempre il modo di giocare il tuo miglior tennis, soprattutto contro di lei, soprattutto negli ultimi tre incontri. Sei d’accordo con questa affermazione o no?
Penso che come giocatrice non si deve giocare il proprio miglior tennis per vincere, ma si deve trovare il modo per vincere. Non penso di aver giocato un tennis incredibile. Ho commesso ancora errori, ma li ho diminuiti rispetto al primo match. Sono sempre stata una giocatrice che inizia un incontro senza cercare la perfezione, perché non so se sia possibile. Farai sempre degli sbagli e degli errori. Spesso sono più contenta quando vinco un match senza aver giocato il mio miglior tennis, ma ho trovato il modo per vincere. Questo mi dà molta fiducia.

Ubaldo Scanagatta: Mi stavo chiedendo se avevi mandato un messaggio a Flavia quando ha vinto gli US Open?
Ho bisogno di dirlo a te se le ho inviato un messaggio?

Ubaldo Scanagatta: Sì.
Perché?

Ubaldo Scanagatta: Perché lei oggi ha detto che ne ha ricevuti molti che non si aspettava.
Solitamente mi piace essere la persona che manda messaggi quando non hai molto successo, perché penso che sia più significativo rispetto a quando hai successo. Tutti ti invieranno un messaggio quando vinci, giusto?

Traduzione di Chiara Nardi

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