Novak Djokovic: “Quanto è bello il nuovo Bercy” e intanto terminano le qualificazioni

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Novak Djokovic: “Quanto è bello il nuovo Bercy” e intanto terminano le qualificazioni

A Parigi Bercy entrano nel main draw Lukas Rosol, Aljaz Bedene, Dusan Lajovic, Roger-Vasselin e gli spagnoli Granollers e Carreno-Busta. Continua il momento no del vice campione di Bercy del 2012. Il polacco Jerzy Janowicz si ferma davanti all’ostacolo Aljaz Bedene dopo aver superato ieri a fatica il croato Dodig

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Ultima giornata di qualificazioni a Bercy. Si lotta per gli ultimi sei posti nel tabellone principale, mentre tutti i big arrivano alla spicciolata. Djokovic si è allenato ad ora di pranzo con Wawrinka, Murray era addirittura già in campo alle nove di mattina, Nishikori ha scambiato qualche colpo col nostro Fognini,

Bercy è ancora un cantiere, i lavori di ristrutturazione dell’impianto hanno richiesto più tempo del previsto. Ma per domani ci assicurano tutto sarà pronto per l’inaugurazione della nuova Accorhotels Arena de Paris. “È un po’come muoversi in  un labirinto –  ammette Djokovic nella sua conferenza stampa – ma ora Bercy è molto più bello, ho fatto i complimenti a Forget (il direttore del torneo, ndr).  Un ottimo lavoro con molta attenzione dedicata a noi giocatori, creando delle aree “private” molto confortevoli.

Ma torniamo al tennis giocato anche perchè almeno un paio di match di oggi a Parigi  valevano davvero il biglietto d’ingresso (soli 10 euro).

Rosol ha vinto la battaglia di nervi contro il russo Gabashvili. Un match equilibrato che nessuno voleva assolutamente perdere. Meglio lo sprint iniziale del russo, con Rosol a crescere alla distanza, con successo al tie-break del terzo set.  Dove ogni palla è una contestazione. Non c’è l’occhio di falco e ci si deve arrangiare alla meno peggio. Si gioca quasi sempre sulle linee e nessuno si fida dell’altro. Il ceco chiude con un pallonetto neanche a farlo a posta sulla linea, con Gabashvili che non riesce proprio a rigiocare. Il russo stringerà poi a fatica la mano all’avversario sotto rete.

Una gran lotta anche quella tra Bedene e Janowicz. Il polacco, finalista nel 2012,  non riesce ad entrare nel main draw. Merito del suo  avversario, che, perso il tie break iniziale, ha macinato un buon tennis, solido in battuta e da fondo campo, con un rovescio a due mani molto incisivo. Sul 5-4 del terzo set, Janowicz recupera il break perso, ma cede a sua volta il proprio servizio per il 7-5 finale a favore dell’ex sloveno.

Un solo francese, su tre ancora in gara, riesce invece a centrare la qualificazione. Si tratta di Eduard Roger-Vasselin: il vincitore del Roland Garros  2014, in coppia con Julien Benneteau. Anche per lui vittoria in rimonta al terzo set. Il tedesco Struff dura solo il primo parziale, poi il francese si ricorda di essere stato anche un discreto giocatore in singolare (con best ranking numero 35 nel 2010). “È difficile conciliare il doppio con il singolare”, dirà il francese a fine match. “Sono contento di aver onorato la wild card. L’anno prossimo la mia attenzione sarà comunque rivolta soprattutto al doppio, ci sono le olimpiadi e vorrei far bene anche in Coppa Davis”. Un messaggio diretto al nuovo capitano Yannick Noah.

La giornata si completa con il facile successo dei due spagnoli, Marcel Granollers e Carreno-Busta e del serbo Lajovic.

I risultati:

[1] A. Bedene b. [7] J.Janowicz 6-7 (3) 6-2 6-2 7-5
[11] M. Granollers b. K. De Schepper 6-4 6-4
[9] L.Rosol b. [3] T.Gabashvili  3-6 6-3 7-6 (7)
[10] P. Carreno Busta b. R.Ram 6-4 6-0
[WC] E. Roger Vasselin b. J. L. Struff 6-7 (5) 6-2 6-1
Lajovic b. [WC] P. H. Mathieu 6-3 6-3

Da Parigi, Roberto Dell’Olivo

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