La strana storia di Vincent Goupil, tifoso per vocazione

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La strana storia di Vincent Goupil, tifoso per vocazione

Il mondo del tennis a volte è troppo serioso. Meno male che alcuni tifosi aiutano a sdrammatizzarlo. Ecco a voi Vincent Goupil, tifoso di Tsonga. E di Gasquet. E di Simon. Ma anche di Karin Knapp, o meglio Knappì

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I francesi per tradizione si trasformano quando giocano in casa. Ed il torneo di Bercy è molto sentito, non solo dai tennisti transalpini ma anche dai loro tifosi. Già in passato ci siamo occupati di strani tifosi. A Bercy ne abbiamo individuato un altro, grazie all’aiuto della collega francese Assia Hamdi  (“http://lignes-de-fond.fr/”) che ci svela: “Si chiama Vincent Goupil, ha 56 anni e fa morir dal ridere per il suo modo bizzarro di sostenere i nostri giocatori”. Ormai è un’autentica star, in effetti se andate a vedere un match di un francese, a Bercy ma anche al Roland Garros, è impossibile non incontrarlo. Durante il match vinto l’altro giorno da Roger Vasselin contro Karlovic, Vincent ha iniziato ad ogni cambio campo ad urlare “Edouard…RO-GER-VASSE-LIN ! Tous avec Edouard…RO-GER-VASSE-LIN!” Una sola voce, la sua, con a seguire il battito di mani del pubblico.

Assia ci racconta: “Pensa che sono trentatre anni che va avanti così. Viene da un piccolo paesino, Langogne, distante circa 300 km da Parigi.  Gli hanno dedicato un articolo anche sul New York Times, per il suo tifo colorato a favore di una vostra giocatrice Karin Knapp, due anni fa al Roland Garros contro l’americana Stephens”.
L’hanno definito odioso. Ed in effetti per chi non lo conosce diventa a volte difficile sopportare il suo modo di fare tifo. Con l’italiana per tutto il tempo il suo motto era “allez Kna-ppi”, francesizzando anche il cognome della nostra giocatrice. Quel match l’ha vinto la Knapp alla fine, con l’americana a lamentarsi moltissimo della situazione ambientale. Non aveva digerito sentire il nome “Kna-ppi” urlato mille volte ad ogni cambio campo.

“L’articolo non mi elogia, ma è un buon souvenir per me” racconta Vincent ad Assia. Tant’è che anche l’altro giorno il croato Karlovic non deve essere rimasto molto contento: partita persa con racchetta distrutta dalla rabbia a fine match. Chissà che sia stata ancora una volta “merito” di Vincent.

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