Una domenica di tennis tra Bolelli-Fognini, Fed Cup e Master

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Una domenica di tennis tra Bolelli-Fognini, Fed Cup e Master

Tante belle e interessanti partite tra Londra e Praga. Iniziano Sharapova e Kvitova, chiudono Federer e Berdych. Nel mezzo spazio per Djokovic e per i nostri Fognini e Bolelli

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Ormai siamo alla fine, ancora tre domeniche e il tennis si prenderà la meritata pausa. Ma prima c’è ancora molto da vedere, e tutti i grandi protagonisti del nostro sport sono chiamati alle ultimissime fatiche.

La prima di queste tre domeniche è quella più ricca, giocano il numero 1 e il numero 3 del mondo, la coppia più forte, c’è il big match tra Sharapova e Kvitova che potrebbe decidere la finale di Federation Cup tra Repubblica Ceca e Russia. E per gli italiani c’è anche l’emozione – ma sì – di vedere per la prima volta nella storia del tennis dei connazionali nel torneo di doppio dei maestri. Bolelli e Fognini avranno l’onore di aprire le Finals di Londra affrontando i finalisti di Wimbledon e New York, la coppia Murray/Peers. Il fratello di Murray e l’australiano quest’anno hanno ottenuto ottimi risultati ma, come si dice, gli è “mancato l’acuto”. Oltre che a Wimbledon e New York hanno perso le finali di Barcellona e Rotterdam e se nei tornei dello Slam e in Olanda sono stati superati da due coppie con buoni quarti di nobiltà – Rojer/Tecau e Mahut/Herbert che sono capitati nell’altro girone – a Barcellona è stata sufficiente la misconosciuta coppia Kontinen/Draganja, due che non hanno mai superato un secondo turno in uno slam, a batterli.
Insomma, nonostante la sconfitta nell’unico precedente, i due italiani non partono certo battuti.

Ma la giornata si aprirà con quello che forse è il match più interessante. Poco dopo mezzogiorno scenderanno in campo in un’altra 02 Arena, quella di Praga, addirittura Petra Kvitova e Maria Sharapova. Ieri gli incontri hanno rispettato i pronostici e le due si sono liberate di Pavlyuchenkova e Pliskova senza troppe difficoltà e oggi potrebbero dar vita ad un match di grande livello tecnico e agonistico. Per quanto Maria sia una splendida lottatrice la partita verosimilmente – e come sempre – sarà nelle mani di Petra. Se la ceca trova la giornata giusta alla siberiana non resterà che correre, correre e picchiare ma difficilmente potrà uscirne fuori vincente. Se al contrario la numero 6 del mondo comincerà a tirare ovunque tranne che nel rettangolo di gioco la Sharapova non si farà certo pregare per portare a casa il match. In ogni caso l’undicesimo match tra le due (Sharapova è avanti 6 a 4 ma Kvitova ha vinto le ultime due – l’ultima un paio di settimane fa a Singapore – e in genere i confronti più importanti) dovrebbe essere una bella partita perché per quanto il match sia pieno di significati non è un’ultima spiaggia, visto che Pliskova-Pavlyuchenkova può finire in mille modi. Sarà forse il doppio a essere decisivo?

Last ma figuriamoci se least, avremo i primi due incontri del gruppo Stan Smith. Alle 15 vedremo se Kei Nishikori impedirà al cannibale di conquistare l’ennesimo record di quest’annata, la quindicesima vittoria di fila alle Finals. Sul favorito non ci sono dubbi, ma Nishikori senza acciacchi non è il caso di prenderlo sotto gamba. Tutti ricordano l’incredibile semifinale di New York del 2014 ma dopo quella Djokovic ha vinto 3 volte su 3 e con punteggi abbastanza severi. Partita che se si incarognisce potrebbe essere interessante.
Rischia di esserlo un po’ meno quella che chiuderà la gran giornata di oggi, tra Federer e Berdych. Non che lo svizzero non abbia mai sofferto il ceco, che anzi è uno dei pochissimi che lo hanno battuto in due slam diversi, ma l’ultima versione di Berdych sembra essere abbastanza addomesticabile.

Buon tennis a tutti!

 

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