ATP Finals interviste, N. Djokovic: "Ci sono giorni in cui non ti senti al meglio"

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ATP Finals interviste, N. Djokovic: “Ci sono giorni in cui non ti senti al meglio”

ATP World Tour Finals, R. Federer b. N. Djokovic 7-5 6-2. L’intervista post partita e l’audio di Novak Djokovic in originale

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È stata una gran partita di Roger. Nel secondo set non sembrava che tu sentissi la palla come ci saremmo aspettati.
Sì, ci sono giorni in cui non ti senti al meglio, e neppure vicino. Complimenti a Roger per aver mixato il gioco, dandomi sempre palle diverse. Ha usato molto intelligentemente lo slice e lo spin. Ha servito molto bene e io ho fatto molti unforced. Gli ho consegnato la vittoria, specialmente nel secondo set. Ma è lo sport. A volte ci sono giorni così, partite così. La cosa positiva è che siamo nel round-robin e posso ancora raggiungere le semifinali.

Il tennis d’elite è tutto concentrazione. Stavi fronteggiando un break point, sei venuto a rete e la risposta di Roger ha toccato il nastro e tu hai perso game, set e match. Puoi dire di aver perso la concentrazione da quel punto?
Non credo. Penso che la ragione sia che non mi sono mosso bene sul campo, specialmente all’inizio degli scambi. Quando ho perso il game del 2-3 nel secondo set credo di aver avuto almeno 3 punti su 5 con un rovescio o un dritto facili. Anche quando colpivo non avevo angolo. Tutto finiva nel suo punto d’impatto. Queste cose succedono, devo accettarlo e lavorarci da domani per migliorare.

Ti sei sentito non a tuo agio scendendo in campo o durante il match hai capito che non colpivi la palla come fai di solito?
Non so, mi sono riscaldato bene. Ovviamente il primo match non poteva andare meglio e il secondo non poteva andare peggio. Fa parte dello sport, ne prenderò nota e cercherò di capire cosa ho sbagliato.

Sei rimasto sorpreso del fatto che Roger sia venuto poco avanti ma che abbia giocato soprattutto da fondo?
Il campo è un po’ più lento degli US Open o di Cincinnati, le ultime volte che abbiamo giocato contro. Lì è dove lui sa di poter dare più spin ai colpi e venire avanti quando accorcio. Ha giocato bene tatticamente. È stato senza dubbio il miglior giocatore in campo. Ma credo di avergli permesso di giocare e di dominare lo scambio da fondo. Come ho detto, non sentivo bene i colpi, non ero abbastanza profondo, ho fatto troppi errori. Se giochi così contro Roger non hai chance. Speravo di giocare meglio quando ho fatto il controbreak nel secondo ma non era la giornata giusta.

Hai avuto altre strisce vincenti in passato. Che effetti ha su di te un risultato così? Ti aiuta a rialzarti o ti influenza negativamente?
Non vuoi mai perdere. Scendi sempre in campo per vincere. Come ho detto prima devo riflettere se cosa ho sbagliato stasera e perchè è successo. È l’ultima settimana dell’anno. È stata un ‘annata lunga. Ma devo spingermi mentalmente, fisicamente ed emozionalmente quanto posso in questo torneo. Ho un altro match del girone e devo vincerlo per andare avanti.

Sono sicuro che non ha avuto alcun impatto sul match, ma è la seconda volta che succede con Roger. Ti sei accorto che è andato sulla panchina sbagliata quando siete entrati in campo?
Sì, ho visto. Ma non credo ti avvisino su che panchina andare, lo scegli tu. Non penso fosse un suo approccio tattico (sorride), fare casino ancora prima di iniziare a giocare. Non penso fosse questo il su scopo, potete chiederglielo ma non credo.

Dopo che hai giocato ad un livello così alto per settimane, mesi, è più facile sedersi e analizzare la sconfitta o è meglio cancellarla subito?
Da un lato voglio dimenticarla, soprattutto per come ho giocato. Ma il giorno di riposa mi darà tempo di riflettere sul match col mio team e lavorare sulle cose che sono andate male. Un po’ di entrambe le cose, quindi.

Tutti i giocatori hanno giornate storte, c’è una ragione specifica per questo?
È lo sport, è normale che ci siano giornate storte. Non c’è una ragione specifica.

 

 

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