ATP Finals: Federer supera Nishikori, nona volta in semi da imbattuto (audio Ubaldo e Flink)

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ATP Finals: Federer supera Nishikori, nona volta in semi da imbattuto (audio Ubaldo e Flink)

Roger Federer spreca un break di vantaggio nel secondo set ed è costretto al terzo da un grande Kei Nishikori. Lo svizzero chiude con il punteggio di 7-5 4-6 6-4 dopo oltre 2 ore di gioco. Sabato giocherà la 13esima semifinale della sua carriera su 14 partecipazioni al Masters (nel 2008 non superò il round robin). Nessuna chance di qualificazione per Nishikori. Ascolta l’audio di Ubaldo Scanagatta e Steve Flink

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[3] R. Federer b. [8] K. Nishikori 7-5 4-6 6-4 (da Londra, Carlo Carnevale)

Nessuna sorpresa, se di tale si sarebbe potuto parlare, nel primo singolare dell’ultima giornata del gruppo Stan Smith: Roger Federer, già certo della qualificazione, sigilla anche il primo posto del girone, superando in tre set Kei Nishikori dopo due ore e dieci. Ottima la prova del giapponese, davanti al sempre nutrito gruppetto di media del Sol Levante che sommessamente lo sostengono nella tribuna stampa (incuranti del celebre invito di Gianni Clerici, “no cheering in the press box”). Federer si arrampica in vantaggio di break in ciascuno dei tre parziali, distraendosi puntualmente prima della spallata decisiva; Nishikori avrà da recriminarsi un importante calo di nervi e concentrazioni proprio sul più bello, quando con un doppio fallo spreca l’unica palla del 5-5 nell’ultimo set. Kei sciorina comunque uno spettacolo che vale il prezzo dei biglietti (che al contrario di quanto si pensi, in situazione di last minute costano otto sterline nell’anello superiore), e dal secondo set in avanti è un crescendo di colpi d’anticipo e spostamenti a velocità rare

La barba di Federer è ormai visibile anche dai sediolini riservati ai giornalisti, situati sul lato corto del campo alla destra dell’arbitro; abbondanti ovviamente i tifosi elvetici, che sfoggiano ricciolute parrucche rosse e addirittura fanno suonare una tromba da stadio nei cambi di campo. Lo svizzero appare fin troppo rilassato quando in vantaggio, tanto da sprecare un tesoretto di 4-1 nel secondo set, prima di incappare in un terrificante parziale di 6-20 con cui Nishikori riprende e vince la frazione. Livello di gioco godibile, Nishikori cerca spesso il rovescio di Federer alzando le traiettorie il più possibile, ma il sei volte vincitore delle Finals tiene con agio la diagonale e avvelena il back per variare al massimo le soluzioni. Il ritmo resta sempre sostenuto, illuminato da scambi destinati a fare parte degli highlights di fine giornata: stupendo lo scambio in pittino, poi concluso dal rovescio lungolinea vincente di Federer, con cui lo svizzero arriva a parità sul 6-5 del primo set, due punti prima del break che gli consegna il parziale.

Nishikori saluta dunque le Finals di Londra, lasciando una enorme finestra aperta per la qualificazione di Djokovic: al serbo basterà infatti vincere un solo set stasera contro Berdych (un eventuale 2-0 per il ceco condannerebbe Djokovic). Gli spalti sono inusualmente lontani dal tutto esaurito, così come non comune è la percentuale di conversione delle palle break di Federer: 6/6, Gronchi Rosa o poco ci manca (come segnala l’utente Salvo, non capitava dal 2014, secondo turno in Canada. Il record è 7/7, contro Carreno Busta al Roland Garros 2013, e contro Roddick in Australia nel 2007). Alla quinta di queste Roger allunga nel terzo parziale, grazie a una solidissima conduzione dal fondo con il dritto, che vanifica un passante di rovescio ad una mano con cui Nishikori fa spellare le mani dei suoi tifosi, seduti sul lato Est della struttura e muniti di vistose bandiere giapponesi. L’allievo di Chang, prende però la targa dello svizzero, e approfitta di un game orrendo condito da due doppi falli di Federer per rientrare sui binari dell’equilibrio: nel mezzo, apparizione della SABR, che frutta a Federer una comoda chiusura al volo. L’illusione di un eventuale tiebreak dura appena tre giochi, prima che Nishikori si incarti e permetta a Federer di siglare il 7-5 4-6 6-4 con lo smash finale.

Federer passa dunque come primo (deduzione banale date le tre vittorie, ma la sala stampa abbonda di “Ma adesso può arrivare secondo?”, a causa della ormai dilagante confusione causata dai calcoli che questo format costringe a fare), e si prepara alla sua tredicesima semifinale alle Finals, in quattoridici apparizioni (mancò nel 2008, nella prima edizione vinta da Djokovic). La caccia alla decima finale è aperta, nonostante gli asciugamani.

Stat FedererNishikori

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