Quanto sei soddisfatto di giocare questa finale dopo aver mancato quella dell’anno scorso?
Molto, anche se ci arrivo un po’ più stanco dell’anno scorso. La conferenza stampa fu la cosa più dura lo scorso anno, sapevo non avrei giocato, ma oggi sto bene e sono molto contento.

Qual è la differenza tra il tuo rovescio di oggi e quello di sette o otto anni fa? Mi sembra tu abbia cambiato la tua posizione di approccio al colpo.
Di sicuro riesco a generare più potenza. Sono sempre stato a mio agio con i passanti di rovescio, adesso con questa racchetta più grande riesco a colpire meglio anche lo slice. Il rovescio per me è sempre stato interessante, l’ho migliorato con il passare del tempo, e adesso è fondamentale per me riuscire a gestirlo con i vari toagli ed effetti. Vedremo se ci lavorerò anche nella off season.

Gli scontri diretti con Novak sono quasi pari. Averci giocato pochi giorni fa avrà importanza, domani?
Entrambi potremo capire cosa fare meglio rispetto a qualche giorno fa. Per me è un vantaggio, perché ho un po’ di fiducia in più, lui invee vorrà rifarsi. Sarà una grande finale, credo ancora che lui abbia una fiducia maggiore con tutti i successi che sta raccogliendo.

Hai uno stile di gioco unico, credi ci sia qualcuno che potrà giocare come te?
Sì, ci sarà sempre qualcuno bello da vedere e divertente, spero solo non cercheranno di copiarmi, perché è bene che ognuno cerchi il proprio stile e non tenti di essere qualcuno che non è. Continuerò a guardare il tennis una volta smesso, credo sia un gioco straordinario e l’ambiente sia splendido. Il tennis continuerà a star bene anche senza di me.