Laura Robson è pronta a tornare. È determinata a rimettersi in gioco e provare a risalire quella classifica che, nel luglio del 2013, l’aveva portata fino al numero 27 del ranking WTA. La britannica esclude ogni ipotesi di ritiro. Gli ultimi anni sono stati un calvario per la giovane promessa. I problemi al polso l’hanno tenuta ferma per più di anno e solo a giugno 2015 è tornata a giocare. Ma il dolore al polso l’ha bloccata subito dopo gli Us Open.
“Subito dopo New York – ha detto Laura Robson che oggi occupa la posizione numero 955 della classifica – il dolore al polso è tornato, ho visto il mio chirurgo e ora ho sistemato tutto. Attualmente sono in Florida ho ripreso a giocare e a colpire le palline. Il percorso è ancora lungo, ma voglio tornare a competere”.

L’obiettivo della Robson è quello di rientrare nel 2016 e giocare più partite possibili. Per ritrovare e ritmo e gioco. Anche se la tennista ventunenne britannica ha deciso di non prendere parte agli Australian Open che partiranno il prossimo 18 gennaio. “È stata una decisione sofferta – ha ammesso Robson – e mi sarebbe piaciuto molto partecipare, ma posso utilizzare il mio ranking protetto solo in due tornei del Grande slam e ho scelto il Roland Garros e New York, anche perché avrò giocato diverse partite fino ad allora”. E ha aggiunto: “La cosa migliore per me, adesso, è iniziare a giocare i tornei Itf da 25.000 e 50.000 dollari, per avere più possibilità di giocare e salire più rapidamente in classifica”.

Intanto sempre in tema di tennis inglese è giunta la notizia della separazione di Heather Watson dal coach Diego Veronelli. La Watson, il cui ricordo della stagione 2015 è legato soprattutto al terzo turno di Wimbledon quando diede filo da torcere a Serena Williams arrivando anche a servire al terzo set per il match, è alla ricerca di un nuovo allenatore. Secondo quanto si è appreso Veronelli avrebbe avuto difficoltà maggiori a conciliare gli impegni familiari con quelli legati ai viaggi nel circuito, che lo avrebbero tenuto legato per dieci mesi l’anno.

Brunetto Apicella