Pagelle, il nuovo allenatore di Nadal e i tanti di Federer

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Pagelle, il nuovo allenatore di Nadal e i tanti di Federer

Si riparte nel nuovo anno con il solito Novak Djokovic dominatore, mentre Roger Federer e Rafael Nadal si interrogano sul presente e sul futuro. Mistero sulle condizioni di Serena Williams, la svolta di Tomas Berdych, il fair play di Sara Errani e i giovani che crescono

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Siamo noi, siamo in tanti e ci nascondiamo di notte quando riparte il tennis ed il fuso orario non aiuta. Eppure nella prima settimana di gioco è successo di tutto. La notizia più importante è inevitabilmente la clamorosa rottura tra Berdych (7 per il coraggio dell’Adidas) e la H&M, peraltro l’unico elemento di contatto tra mia moglie e il tennis. Un giorno mi comunicò, di ritorno da uno dei suoi negozi preferiti: “C’è un tennista che veste H&M ed è pure carino!“. Per fortuna ha evitato di regalarmi il completino che mi avrebbe senza dubbio insignito del premio “Agghiaggiande dell’anno” del mio circolo.

Abbiamo poi appreso che lo spogliatoio della WTA è sereno come quello dell’Inter, che le tenniste si odiano tra loro ma da oggi vorranno tutte più bene a Garbine Muguruza (8 per la franchezza) e Sara Errani (4), che ha dimostrato con che classe e signorilità è solita accettare le sconfitte: un motivo in più per sperare che vinca sempre.

Mentre due giovani leve come Broady e Ostapenko (4 alla seconda, peggio dei calciatori che chiedono l’ammonizione di un avversario) quasi si menano, imperversano i dubbi sulle condizioni di Serena Williams: non siamo ancora ai livelli misteriosi di Wimbledon 2014 ma dopo il ko con Roby nostra (che non è Salerno) non si è più ripresa, mentre la Vinci (7) continua a giocare bene.

Per una Williams infelice c’è invece una Azarenka (8) serena, al punto da considerarla quasi quasi favorita per Melbourne, a meno che non crediate alle favole, tipo che la Radwanska (7,5) vinca qualcosa di serio (mica era serio quel Master?). Se aggiungiamo che nel circuito femminile c’è una signorina che diventò signora poi tornò signorina e oggi di nuovo signora e nonostante abbia vestito i panni di Jarmila Gajdosova, Jarmila Groth e Jarmila Wolfe (3 alla Wta che consente questo teatrino, giusto per complicare le cose ai tifosi e ai giornalisti non gossippari) non ha mai raggiunto i quarti in uno Slam, capirete da soli che ho già parlato troppo della WTA per dire qualcosa anche sulla vittoria ad Auckland di Sloane Stephens (7) nonostante non abbia dormito per una settimana intera per non perdermi una palla del torneo neozelandese.

E veniamo allora ai maschietti. La finale di Doha è stata entusiasmante, al punto che anche Becker ha optato per seguire Carpi-Udinese che si giocava in contemporanea e sul cui esito aveva scommesso tutto quello che aveva guadagnato nel 2015 grazie alle imprese di Novak Djokovic (9).
Il momento più interessante è stato quando dagli spalti qualcuno ha urlato a Nadal di darsi una mossa. “Vuoi farmi da allenatore?” ha replicato lo spagnolo a zio Toni, che non è stato in grado di rispondere.

Va purtroppo segnalato comunque come il 2016 si preannunci infausto per Rafa Nadal (6,5) proprio come l’anno precedente: in una sola settimana le ha prese da Djokovic (e vabbè), ha rivisto apparire l’inquietante sagoma di Bernardes sul seggiolone e scoperto che presto cominceranno a circolare nel tour le palline di Robin Soderling. Manca solo che perda da Federer e il dramma è completo.

E invece Roger Federer (6,5 come Nadal così ci divertiamo) comincia l’anno perdendo da altri e facendo subito un bel regalo al suo nuovo allenatore, che aveva già pronto il festeggiamento alla Quagliarella e che invece diventa il protagonista della settimana per aver scelto il cavallo giusto al momento giusto
Si è compresa in ogni caso finalmente la scelta di Ivan Ljubicic come allenatore, prima della prossima sfida con Nadal infatti verrà precettato zio Toni, prima della prossima partita con Nole verrà assoldato Becker. Poi, se l’obiettivo è perderle, ci sono sempre Iachini e Ballardini disponibili a settimane alterne. Su non ve la prendete, siamo tutti tifosi di Federer in fondo, non quanto l’ottimo Spalluto (“Dove l’ha messaaaaaaa!!” “Ma cosa ha fattooooooo!!!”), ma lo siamo tutti.

Sarà forse merito della nuova qualità delle immagini di Supertennis (Direttore non te la prendere) ma Milos Raonic (8) sembra più magro, più veloce negli spostamenti laterali e soprattutto pare addirittura avere un taglio di capelli decente, quindi lo terrei d’occhio a Melbourne.
Sotto sotto il nuovo anno qualcosa di buono sembra comunque prometterlo: Wawrinka (7,5) sente profumo di Chennai e di Australia ed entra in modalità killer, Thiem e Tomic (che suona come Cip e Ciop, 7) lasciano ben sperare, Borna Coric (7,5) è quasi pronto, Dimitrov (6,5) prova ancora ad illudere – ma chi ci casca più? – e l’ottimo Gulbis (3) riesce a perdere nelle quali di Sidney da tale Sarkissian: fenomeno!

Applaudito Tomas Fabbiano (7,5) per le due prime vittorie nel circuito maggiore e salvato Luca Vanni (6,5) che almeno il suo l’ha fatto, da consueti anti-italiani ricordiamo che tra Seppi, Bolelli, Lorenzi, Cecchinato, Errani, Giorgi e Schiavone abbiamo portato a casa una sola vittoria con quest’ultima, quindi un 4 generalizzato. Ma Fognini aveva la febbre e ci rifaremo la prossima settimana.

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