AO interviste, S. Williams: "Rivedo la partita contro Vinci tutti i giorni per essere pronta"

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AO interviste, S. Williams: “Rivedo la partita contro Vinci tutti i giorni per essere pronta”

Australian Open interviste, secondo turno. S. Williams b. S.W. Hsieh 6-1 6-2. L’intervista del dopo partita a Serena Williams

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Al primo turno ti sei data un “10” per l’impegno; come ti valuti oggi e cosa ti ha soddisfatto di più?
Oggi ero molto concentrata; il match del primo turno mi ha aiutata perché è stata una bella lotta e ho fatto un gran sforzo per vincere. Oggi volevo rimanere concentrata per tutta la partita. Sono soddisfatta perché sono stata piuttosto consistente, non credo di aver fatto molti errori. Mi sono mossa molto meglio; le mie sensazioni vanno via via migliorando.

Il ginocchio ti da ancora fastidio?
No, è da diverso tempo che non mi da più fastidio. È tutto a posto.

In campo hai detto che non ricordi di aver mai tirato un colpo a lato della rete come quello di oggi. Com’è, dopo tutto questo tempo, tirare un certo tipo di colpo per la prima volta?
È forte. È sempre divertente fare qualcosa di nuovo. Posso sbagliarmi, ma sono quasi sicura di non aver mai tirato un colpo del genere in vita mia.

C’è ancora qualche altra cosa che non hai mai fatto e che vorresti fare? Magari un “tweener”?
Il “tweener”? Proprio no, non sono brava. Sono sicura che ci sono molte cose che non ho fatto e che vorrei fare, ma al momento l’unica cosa che voglio è fare bene qui.

Non hai mai fatto il “tweener” neanche in allenamento?
L’ho provato quando ero più giovane, ed è stato terribile. So quali cose so fare e quali no, e sicuramente non sono brava a fare quel colpo.

Roberta Vinci è rimasta l’unica italiana in tabellone. Di solito ce ne sono state anche cinque negli ultimi anni ma, dopo il ritiro di Flavia Pennetta e la Schiavone che è in là con l’età, ora c’è lei che non è mai entrata in top-10. È arrivata al n. 11 ma non è mai riuscita ad andare avanti. Cosa ne pensi?
Ci riuscirà sicuramente. Sta giocando bene, ma la cosa più importante è che non sta solo giocando bene, è anche molto consistente, e questo non succeed solo durante un torneo o in una settimana, lei gioca sempre in questo modo. Sicuramente ce la farà.

È vero che non vedi l’ora di incontrarla di nuovo?
Certo, anche le altre giocatrici. Non importa con chi gioco, o quando. Sia che vinca o che perda, ci sarà sempre un’altra occasione per incontrarsi, e io non mi tiro certo indietro.

Nel primo set hai avuto qualche difficoltà al servizio. Avevi problemi con il sole o non riuscivi a trovare il timing giusto?
Sì, c’era un gran sole nelle due partite che ho giocato. Forse era il mio lancio di palla.

Pensi che ci lavorerai su per cercare di aggirare il problema?
No, è stato un problema solo per i primi 4-5 giochi, poi è andato tutto bene.

La tua prossima avversaria è la russa Daria Kasatkina, che ha battuto Venus ad Auckland. Sai qualcosa di lei? È una giovane emergente.
Sì, e non credo che sarà una partita facile. Quando qualcuna batte Venus significa che ha fatto molto più che giocare bene e basta, quindi dovrò essere pronta. Ovviamente chiederò a Venus cosa pensa di quella partita e sono sicura che Patrick saprà tutto su di lei e sul match che avrà intenzione di impostare. Lui è molto bravo a studiare le avversarie e io sarò pronta.

Ultima domanda su Roberta Vinci, promesso. Ieri Verdasco ha detto che ha riguardato tantissime volte il precedente match con Nadal che aveva giocato qui sette anni fa. Roberta ha detto che ha rivisto cinque volte la partita che ha giocato con te a New York. Tu hai mai rivisto quella partita o non vuoi rivederla?
La rivedo sempre, ogni giorno, per essere pronta.

Traduzione di Alessia Gentile

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