AO, donne: Williams domina Kasatkina, Sharapova fa 600, Gavrilova vince 11-9 tra il tifo aussie

Australian Open

AO, donne: Williams domina Kasatkina, Sharapova fa 600, Gavrilova vince 11-9 tra il tifo aussie

Belinda Bencic si riprende dopo un pessimo inizio, e supera al terzo l’ucraina Katerina Bondarenko, che al turno precedente aveva superato la Kuznetsova. La giovane svizzera agli ottavi avrà di fronte Maria Sharapovache ha vinto la sua seicentesima partita in carriera. Serena Williams lascia poco e niente alla giovane Kasatkina. Anche Radwanska scombina facilmente il meccanismo Puig

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[10] C. Suarez Navarro b. E. Kulichkova 6-4 2-0 ritiro   (Chiara Nardi)

Chiude il programma sulla Margaret Court Arena il match inedito tra la spagnola Carla Suarez Navarro e la russa Elizaveta Kulichkova. I primi game seguono l’ordine dei servizi. Al quinto gioco la Suarez Navarro ottiene il break alla terza opportunità, dopo che la Kulichkova ne aveva sprecate due per rimanere avanti nel punteggio. Ma la russa ottiene l’immediato contro break grazie a un errore di dritto della spagnola, che tiene poi il servizio dopo aver annullato un’altra palla break. La Kulichkova regala il break decisivo con un doppio fallo sul 4-4 e al servizio la Suarez Navarro non sbaglia e si aggiudica il set per 6-4. Il secondo set si apre subito con un break per la numero 10 del seeding, ma sul 2-0 la giovane russa chiama la fisioterapista e si ritira per dolori alla schiena. La campionessa junior degli Australian Open 2014 può comunque essere soddisfatta del risultato ottenuto alla prima partecipazione tra le professioniste, che è anche il miglior risultato in uno slam in carriera. La Suarez Navarro affronterà negli ottavi la Gavrilova.

D. Gavrilova b. [28] K. Mladenovic 6-4 4-6 11- 9 (Brunetto Apicella)

Daria Gavrilova combatte per quasi tre ore e si regala il primo ottavo di finale in un torneo dello Slam. È stata una vera e propria battaglia quella andata in scena sull’Hisense Arena che ha visto la tennista nata in Russia ma da poco naturalizzata australiana battere in tre set, con il punteggio di 6-4 4-6 11- 9, la francese, testa di serie numero 28 del torneo, Kristina Mladenovic. Un match che è stata anche la rivincita della finale slam juniores del Roland Garros 2009 (vinta in due set dalla Mladenovic). Nel primo set è l’australiana a tentare il primo allungo e a strappare il primo break del match. Break che, però, sarà subito ripreso dalla francese che conduce per 3 giochi a 2. L’incontro prosegue con gli scambi che iniziano a prolungarsi: Mladenovic prova a chiudere i colpi e commette qualche errore di troppo; l’australiana corre per ogni angolo del campo e recupera ogni palla. È Gavrilova a strappare il break decisivo e a servire sul 5 a 4 chiudendo il set in 30 minuti di gioco. Nel secondo set la francese spinge di più con il dritto, si prende più rischi e grazie a qualche distrazione di troppo della Gavrilova recupera due break di svantaggio. Mladenovic riesce a chiudere il secondo parziale sul servizio dell’avversaria con il punteggio di 6-4. Il terzo set si apre subito con un break e un contro break. Il match inizia a seguire l’andamento dei servizi. Entrambe le giocatrici spingono con il dritto, gli scambi si allungano e ogni punto diventa lottato. È la Gavrilova, però, a strappare il break e servire una prima volta per chiudere il match e regalarsi gli ottavi di finale. Nel momento di chiudere, però, perde il servizio a 15. Da questo momento inizia una vera e propria battaglia di tennis e nervi. Con l’australiana che serve, ben quattro volte, per salvare il match. Sul 9 pari e servizio Mladenovic Gavrilova trova dei vincenti di dritto e spinge di più da fondo e riesce a portarsi sul 15 – 40. La francese annulla la prima palla break ma commette un doppio fallo che si rivela letale. Con la Gavrilova che chiude l’incontro sul suo servizio al secondo match point.

[1] S. Williams b. D. Kasatkina 6-1 6-1 (Chiara Gheza)

Entra sorridente ed emozionata sul cemento della Rod Laver Arena Daria Kasaktina, nata solamente18 anni fa a Togliattygrad. Nel suo brevissimo curriculum può vantare già lo scalpo di una Williams, Venus, sconfitta in tre set poche settimane fa nel torneo di Auckland. 
Serena nella serata australiana non ha però nessuna voglia di rischiare e mettendo in campo tutta la sua potenza sia al servizio che in risposta, fin dai primi scambi, sottolinea chi è la regina del circuito WTA. L’emozione non aiuta la teenager russa che con ben quattro doppi falli in tre turni di servizio cede il primo set in soli 22 minuti di gioco.
Nel secondo la musica non cambia. Daria è costretta a rischiare su ogni palla per tentare di arginare i colpi devastanti di Serena. Malgrado qualche sprazzo di grinta e classe da parte della Kasaktina, la Williams archivia la pratica terzo turno senza sprecare troppa energia. Il riassunto dell’incontro è nel numero dei vincenti: 29 Serena, 4 Daria.
Per l’americana è la 71ma vittoria agli Australian Open, record assoluto di sempre. Nel prossimo turno incontrerà un’altra russa, Margarita Gasparyan. Serena Williams arriva ad un bilancio di 71 vittorie e 9 sconfitte agli Australian Open, nessuna giocatrice ha vinto più di lei a Melbourne.

M. Gasparyan b. Y. Putintseva 6-3 6-4 (Matteo Parini)

Per diritto di classifica il programma odierno sullo Show Court 2 avrebbe dovuto essere aperto da Errani e Wozniacki, estromesse invece anzitempo dalla russa Margarita Gasparyan e dalla naturalizzata kazaka Yulia Putintseva, protagoniste a sorpresa del terzo turno che mette in palio un posto nell’ottavo di finale presidiato da Serena Williams. Un solo precedente, datato 2014, vinto dalla moscovita. Notevole il contrasto di stili in campo, con la giunonica Gasparyan – alla prima partecipazione qui a Melbourne – al cospetto dello scricciolo Putintseva che, oltre a chili e centimetri, le cede anche 18 posizioni nel ranking. É la Gasparyan ad uscire meglio dai blocchi; sfruttando la maggiore potenza nei colpi di rimbalzo e una propensione decisamente più aggressiva si porta subito avanti 4-0 nel parziale prima di chiudere 6-3 dopo un piccolo passaggio a vuoto nella fase centrale. Secondo set quasi in fotocopia. Margarita in un amen sale 4-1 con doppio break prima di subire la rimonta della tenace avversaria. Dal 4-3, però, l’incontro segue l’ordine dei servizi senza particolari sussulti fino al 6-4 finale. Due giovani interessanti ma è la Gasparyan, vero e proprio Wawrinka in gonnella, che dimostra di avere una marcia in più.

[4] A. Radwanska b. M. Puig 6-4 6-0 (Benedetto Napoli)

Nessun problema per la n. 4 del seeding Agnieszka Radwanska che in poco più di un’ora si sbarazza della portoricana Monica Puig. La polocca, vestita dall’italiana Lotto, ha sfoderato il suo solito tennis fatto di colpi profondi e palle corte, costringendo la n. 52 WTA a rincorrere la palla da una parte all’altra del campo per tutta la durata dell’incontro. Nel primo set match piuttosto equilibrato:la potenza della Puig inizialmente riesce a scalfire qualche certezza della vincitrice delle Finals WTA e gli strappa il servizio al secondo tentativo. Da qui in avanti la Maga inanella nove game consecutivi, vincendo in due set e infliggendo anche un bagel alla giovane tennista di Porto Rico. A discapito di quanto detto dalla polacca in salastampa la differenza di 48 posizioni in classifica tra le due atlete scese in campo si è vista tutta. Per la n. 4 WTA incrocio agli ottavi contro la tedesca Anna-Lena Friessdam.

[5] M. Sharapova b. L. Davis 6-1 6-7(5) 6-0    (Gabriele Ferrara)

Maria Sharapova alla caccia degli ottavi di finale a Melbourne per il sesto anno consecutivo, mentre Lauren Davis cerca di raggiungere per la prima volta il quarto turno in uno Slam.

Si inizia con la Sharapova che sfrutta al massimo i trentuno centimetri di differenza in altezza (188 per Maria, 157 per la Davis) e la maggior pesantezza di palla, chiudendo facilmente il primo parziale con il punteggio di 6-1. La numero 103 del ranking Wta, che in carriera ha sconfitto una top ten per due volte su sette incontri in totale, non sembra in grado di poter impensierire in alcun modo la siberiana, che riesce a comandare lo scambio fin dalla risposta (soprattutto con il dritto) sempre con estrema facilità, operando il break anche all’inizio del secondo parziale (terzo game).  La russa però accusa un lungo passaggio a vuoto, irrigidendosi un po’ con il servizio e il dritto, forse anche a causa delle poche partite disputate prima dello Slam australiano, mentre la Davis adesso riesce a perdere meno campo e a giocare con maggiore anticipo, specialmente dalla parte del rovescio, riuscendo così a portarsi avanti per 4-2. Sharapova, che riesce a riagganciare l’avversaria sul 4 pari, entrando bene con i piedi dentro al campo per comandare il gioco e le due arrivano al tiebreak. La Davis (nonostante sbagli clamorosamente una facile volée di dritto sul 5-4) sfrutta al massimo tutte le incertezze dell’avversaria, che le consegna il set dopo l’ennesimo errore di dritto.
L’americana però parte male nel parziale decisivo, regalando il break nel secondo game, con la siberiana che ritorna a giocare costantemente in pressione da fondo campo, chiudendo senza concedere nemmeno un game all’avversaria nel parziale decisivo.

Da rivedere la russa, che ha mostrato le solite insicurezze con il servizio e con il dritto e che ha accusato un calo evidente nel secondo set. Buona prova invece da parte della Davis, volenterosa ma che non poteva in alcun modo tenerle testa più di quanto abbia fatto. Al prossimo turno la numero 5 del mondo affronterà Belinda Bencic.

[12] B. Bencic b. K. Bondarenko 4-6 6-2 6-4 (Daniele Maialetti)

Una Belinda Bencic nervosa per metà partita, ha ragione di una Bondarenko tornata ad ottimi livelli dopo il suo ritorno sulle scene del cicuito WTA: ricordiamo che l’ucraina vanta un titolo Slam, vinto nel 2008 in doppio con la sorella Alona, proprio qui sui campi di Melbourne Park. Primo set che parte in modo scoppiettante, con pregevoli punti che portano ad un break per parte: poi la partita cala di contenuti, si arriva al 5-4 Bondarenko e servizio Bencic, dove va in scena il suicidio perfetto della svizzera, che perde la battuta a zero.
Secondo set che si apre con la Bencic che toglie il servizio all’ucraina per portarsi avanti 2-0, ma che procede ancora a strappi e si fa riagganciare sul due pari. Da questo momento in poi la Bencic decide di accendere il motore riesce a trovare un po’ di tranquillità, salva una pericolosa palla break nel sesto game e chiude con un altro break e relativo 6-2.
Nel terzo set il momento chiave arriva nel terzo gioco, quando la svizzera brekka l’avversaria con due ottimi vincenti e un paio di errori della Bondarenko: il set scivola via senza problemi per la testa di serie numero 12 che va a servire per il match sul 5-4 dove si procura 2 match point, che però si annulla da sola con altrettanti gratuiti. I problemi sono però alle spalle, e la Bencic chiude al terzo match point.

(in aggiornamento)

Risultati:

[12] B. Bencic b. K. Bondarenko 4-6 6-2 6-4
[5] M. Sharapova b. L. Davis 6-1 6-7(5) 6-0
[1] S. Williams b. D. Kasatkina 6-1 6-1
[4] A. Radwanska b. M. Puig 6-4 6-0
[10] C. Suarez Navarro b. E. Kulichkova 6-4 2-0 ritiro
A.L. Friedsam b. [13] R. Vinci 0-6 6-4 6-4
D. Gavrilova b. [28] K. Mladenovic 6-4 4-6 11-9
M. Gasparyan b. Y. Putintseva 6-3 6-4

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