Durante una conferenza stampa a Parigi, nella cornice del Roland Garros, l’istrionico Yannick Noah ha annunciato le sue prime convocazioni da quando è tornato a ricoprire il ruolo di capitano della equipe transalpina di Coppa Davis nel settembre scorso. Coloro che prenderanno parte al tie di primo turno contro il Canada di Milos Raonic sulla terra dell’isola caraibica della Guadalupe sono: Jo-Wilfried Tsonga (n.9 del ranking ATP), Richard Gasquet (n.10), Gilles Simon (n.15), Gael Monfils (n.16) e Edouard Roger-Vasselin (n.136 in singolo ma 19 in doppio).
“Si parte il mercoledì per la Guadalupe. Sono molto contento perché così avremo il tempo di prepararci e parlarci bene”, ha dichiarato un fiducioso Noah, “Sono convinto che possiamo vincere quest’anno”. C’era qualche dubbio sulla convocazione di Monfils, dopo le sue esternazioni riguardo alla mancanza di confronto tra capitano e giocatori sulla sede dell’evento. Lo stesso ex vincitore del Roland Garros sembrava aver mal digerito l’atteggiamento di LaMonf, lasciando intendere che lo avrebbe potuto lasciare a casa. Ma alla fine ha prevalso il buon senso. “L’ho visto motivato”, ha affermato Noah, “Spero che abbia capito che non ha fatto il bene della squadra. Per quanto mi riguarda non sono arrabbiato”.
L’unica scelta davvero sorprendente è quella del 32enne Edouard Roger-Vasselin. Quest’ultimo infatti non solo è scivolato ben oltre la 100esima posizione mondiale in singolare ma è anche il terzo francese nella classifica di mondiale di doppio, dietro a Nicolas Mahut (13) e Pierre-Hugues Herbert (18). Peraltro la scorsa settimana Mahut ha conquistato il titolo di doppio a Rotterdam insieme proprio al canadese Vasek Pospisil, probabile avversario dei galletti in Guadalupe, oltre ad aver sfiorato la finale in singolare facendosi rimontare in maniera incredibile dallo slovacco Martin Klizan. Anche Pierre-Hugues Herbert è in un momento positivo e il successo in singolare al Challenger di Bergamo lo dimostra. Noah ha ammesso che Mahut “non era lontano” dalla convocazione ma che la scelta è ricaduta su Roger-Vasselin perché “gioca bene sia di dritto che di rovescio” ed è più a suo agio sulla terra battuta.
