Coppa Davis, clima sempre più teso in casa Francia

Flash

Coppa Davis, clima sempre più teso in casa Francia

Yannick Noah: “Potrei non convocare Gael Monfils, qualcosa non funzionava con Arnaud Clement”. Gilles Simon: “Sono d’accordo con Monfils”. Richard Gasquet: “Di questa polemica non me ne frega niente”

Pubblicato

il

 

Non accenna spegnersi il focolaio scoppiato dentro il team francese dopo le dichiarazioni rilasciate da Gael Monfils durante gli Australian Open riguardo alla scelta della Guadalupe come sede per la sfida di Coppa Davis contro il Canada. Una scelta che era stata fortemente voluta dal capitano Yannick Noah, richiamato dopo i suoi successi nel 1991 e nel 1996.

A rilanciare è stato lo stesso Noah tramite un’intervista a “Le Journal du Dimanche”. “Quello che succede è frutto di come funziona il mondo e di come si comunica oggi: oggi è Monfils e domani sarà un altro. Una volta Tsonga mi ha detto questo, poi è stato Gasquet che non ha fatto questo e infine Simon che ha raccontato questo”, ha dichiarato l’ultimo tennista transalpino in grado di vincere il Roland Garros nel 1983, “Ciò che dobbiamo migliorare è chiaro. Il mio lavoro comincerà quando deciderò chi giocherà. Quando saremo in Guadalupe, con o senza Gael, ci daremo da fare”.

Noah è ritornato anche sulla ragione per la quale è tornato a guidare l’equipe francese. “Una sera prima di dormire ci ho pensato. Mi sono detto: ‘sono qua tranquillo con la mia ragazza e i miei figli, torno per provare a dare felicità a tutto il mondo, i media in particolare. Mi rompo le balle’. Volevo tornare perché mi mancava”, ha ammesso l’estroverso 55enne nato a Sedan che non ha risparmiato frecciate all’ex capitano Arnaud Clement, “Non ho mai pensato di tornare capitano finché qualcuno da dentro non mi ha detto ‘c’è l’opportunità!’. Il problema è che qualcosa non funzionava nella squadra. Sì è vero magari ci si è sbagliati sulla forma. Ma è la forma la cosa che conta di più?”. E sul fatto che i suoi metodi di lavoro siano validi anche oggi ha affermato: “In alcuni casi sì e si vince […]. Ci sono dei giocatori che, forse a causa dei loro entourage, sono abituati ad essere viziati.” 

Ha fatto irruzione in questa querelle sulla sede dell’incontro di Davis anche Gilles Simon, n.3 di Francia, durante un intervista a RMC al torneo di Montpelier. “Sono abbastanza d’accordo con Gael”, ha detto il 31enne tennista di Nizza, “I casi erano due: o si giocava sulla terra all’aperto e allora bisognava andare in Guadalupe oppure si giocava sulla terra al coperto in Europa. É andata così e non ci posso fare nulla”. Si è defilato dalla polemica invece Richard Gasquet dalle colonne de “L’Equipe”. “Sinceramente? Non me ne frega niente!”, ha affermato il n.10 del ranking ATP anche lui impegnato nella competizione di scena nel sud della Francia, dopo una sosta dovuta un infortunio alla schiena, “Ho avuto paura per la mia schiena. Ho fatto di tutto per tornare il prima possibile. Perciò di queste polemiche non mi interessa niente. […] Abbiamo parlato abbastanza. Ora bisogna vincere questo incontro. Sono dieci anni che non solleviamo l’insalatiera. Non mi lascio turbare da queste inutili polemiche”. Insomma i nervi sono ancora tesi, anzi tesissimi, in casa Francia.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement