Hewitt: “Tomic e Kyrgios sono sulla strada giusta”

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Hewitt: “Tomic e Kyrgios sono sulla strada giusta”

Lleyton Hewitt, all’esordio da capitano del team australiano di Coppa Davis, difende dalle critiche Bernard Tomic e Nick Kyrgios, i suoi giocatori di riferimento per il match contro gli Stati Uniti

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Dopo una lunga carriera da giocatore, si avvicina la prima volta di Lleyton Hewitt come capitano di Davis. Rusty infatti nel fine settimana tra il 4 e il 6 marzo guiderà il team australiano nell’insidioso match casalingo di primo turno contro gli Stati Uniti. Per questo difficile impegno l’ex n.1 al mondo punta forte sui due “bad boys” del tennis down-under, Bernard Tomic e Nick Kyrgios, oltre a Sam Groth e all’esordiente doppista Jonathan Peers.

I media australiani hanno chiesto un’opinione a Hewitt riguardo i recenti risultati di Tomic e Kyrgios, non senza fare qualche allusione ai loro discussi atteggiamenti dentro e fuori dal campo. Ma da buon capitano, Lleyton ha fatto scudo sui suoi giovani talenti. Per esempio ad alcuni appassionati Aussie ha fatto alzare qualche sopracciglio la netta sconfitta per 6-7 1-6 di Tomic contro Rajeev Ram, n.89 del ranking ATP al primo turno del torneo di Delray Beach. In particolare l’australiano di origine croata è sembrato troppo arrendevole. Hewitt ha ammesso che Tomic può dare quest’impressione a causa “di come sta in campo” perché “non si carica come altri giocatori nel circuito” ma in realtà “dà sempre il 100 per cento nelle occasioni in cui l’ho visto giocare”.

Passando a Kyrgios, gli è stato chiesto anche cosa ne pensa della sua abitudine a sfogarsi verso il suo entourage (a Dubai durante un match ha mostrato il dito medio a suo fratello in tribuna ndr). “Dipende se lo usi in maniera positiva per scrollarti un po’ di tensione e poi riesci a concentrarti di nuovo sul tuo incontro”, ha affermato il due volte vincitore Slam, “Io l’ho fatto numerose volte in carriera e sono stato sempre capace di lasciar andare la frustrazione e poi tornare sul match. Andy Murray per esempio lo fa bene. È naturale ma deve essere un elemento positivo. Non deve influenzare il tuo gioco.”

In generale Hewitt è convinto che questi due ragazzi stiano stiano migliorando sia sotto il profilo professionale che sotto quello umano. “Si vuole che loro rimangano loro stessi e la ragione per la quale Nick ha avuto così successo è la sua autostima in campo ma c’è ancora qualcosa da mettere a posto qua e là affinché loro maturino non solo come giocatori di tennis ma anche come persone”, ha detto Lleyton, “Ma penso che entrambi siano sulla strada giusta e io sono semplicemente una risorsa che li può dare la possibilità di sfruttare al massimo il loro potenziale”.

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