Mondo Challenger: Sugita trionfa a Kyoto, primo acuto per Jordan Thompson

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Mondo Challenger: Sugita trionfa a Kyoto, primo acuto per Jordan Thompson

La scorsa settimana si sono disputati due tornei del circuito ATP Challenger. Si è giocato un 50.000$ a Kyoto, in Giappone, e un 42.500$ a Cherbourg, in Francia. Ecco come è andata

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Kyoto – Un titolo, il sesto in carriera, che ha un sapore del tutto particolare quello conquistato da Yuichi Sugita al Shimadzu All Japan Indoor Tennis Championships. Accreditato della testa di serie n°1, il nipponico ha infatti rispettato il pronostico e con questo successo ha sfondato per la prima volta il muro dei Top-100 assestandosi al n°99 della classifica ATP, suo best ranking.

Sul tappeto sintetico della Hannaryz Arena di Kyoto, Sugita è stato il sesto giapponese in vent’anni di storia del torneo ad alzare il trofeo, impresa a lui già riuscita nel 2010 quando ebbe la meglio in finale sull’australiano Ebden. Il percorso del campione è stato piuttosto regolare fino all’ultimo atto, quando il sorprendente cinese Ze Zhang (che al debutto aveva eliminato la testa di serie n°2, Tatsuma Ito) gli ha strappato il primo set per 7-5. Alla lunga però Sugita ha fatto valere la maggior esperienza e solidità, incamerando il sesto challenger in carriera.

Hanno deluso invece gli altri favoriti. Detto di Ito, anche le altre teste di serie non hanno brillato tanto che solo uno (Soeda, n°3) è arrivato fino ai quarti, sconfitto dall’australiano Matthew Barton in tre partite. Male Luke Saville (4) e Moriya (5), quest’ultimo autore dell’eliminazione di Flavio Cipolla con un pesante 6-1 6-0. Meglio di Flavio ha fatto l’altro italiano in tabellone, Alessandro Bega, che ha passato un turno prima di cedere al più quotato Soeda.

Risultato finale:

Y. Sugita b. Z. Zhang 5-7 6-3 6-4

Cherbourg – Era dal lontano 2003 che al La Manche Challenger mancava in finale almeno un tennista francese. In quella occasione l’argentino Sergio Roitman ebbe la meglio su un giovanissimo Rafael Nadal. Tredici anni dopo, la situazione si è ripetuta e a giocarsi il titolo sul Green Set della città della Normandia sono stati il ceco Adam Pavlasek e l’australiano Jordan Thompson, rispettivamente n° 5 e n° 6 del seeding transalpino.

Dopo tre finali perse, Thompson ha finalmente sfatato il tabù aggiudicandosi il titolo più prestigioso della sua ancor breve carriera. Non è stato un percorso agevole quello dell’australiano, ma proprio per questo la vittoria è ancora più soddisfacente. “Ora il mio obiettivo è entrare nei primi 100” ha dichiarato Thompson dopo la finale. Notevole soprattutto il quarto di finale contro il vincitore di Bergamo, Pierre-Hugues Herbert: 7-6 6-7 7-6 con due soli break, uno per parte, nel set centrale. Herbert ha avuto due match-point nel tie-break finale (era avanti 6-4) ma a quel punto Thompson ha infilato quattro punti consecutivi e chiuso 8-6. Decisamente più agevole la vittoria in semifinale sul francese Millot (6-4 6-2) mentre nell’altra semifinale Pavlasek ha battuto in tre partite Kenny De Schepper.

In finale il ceco è partito meglio ma ha subìto la rimonta di Thompson che nel set conclusivo ha dilagato. Più in generale è stato un torneo ricco di spunti interessanti, come la prematura sconfitta di Chiudinelli ed Hernych (reduci dalla finale di Wroclaw) e la sconfitta al secondo turno di Filip Krajinovic (1) per mano del qualificato danese Nielsen. Andrea Arnaboldi, unico italiano in tabellone, è stato battuto all’esordio dalla testa di serie n°4 Daniel Brands in due set: 6-4 7-6.

Risultato finale:

J. Thompson b. A. Pavlasek 4-6 6-4 6-1

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