Coppa Davis: gladiatore Lorenzi, annulla tre matchpoint e vince dopo quasi cinque ore!

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Coppa Davis: gladiatore Lorenzi, annulla tre matchpoint e vince dopo quasi cinque ore!

All’ Adriatic Arena di Pesaro, Paolo Lorenzi esce vincitore da una battaglia di quasi cinque ore contro Marco Chiudinelli, annullando tre matchpoint consecutivi nel quinto set. L’azzurro era andato in vantaggio 2-0, prima di accusare crampi e farsi raggiungere fino al parziale decisivo. Chiudinelli, autore di una prestazione straordinaria, recrimina per un vantaggio di 5-2 nel quinto set, prima della serie di cinque game consecutivi che danno il primo fondamentale punto all’Italia. Ora Seppi-Laaksonen

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Coppa Davis: Bolelli e Seppi, compitino facile contro le riserve svizzere?

ITALIA – SVIZZERA

P. Lorenzi b. M. Chiudinelli 7-6(14) 6-3 4-6 5-7 7-5 (dal nostro inviato a Pesaro, Alessandro Stella)

Coppa Davis 2016 - Statistiche

Sul lungomare di Pesaro il sole mitiga splendidamente il freddo invernale, ma l’accoglienza dell’Adriatic Arena è persino migliore: il pre-partita è allietato dalle note di una piccola orchestra, le cui armonie si sostituiscono alle decise pallate dei singolaristi intenti ad affinare le ultime tattiche prima di ritirarsi negli spogliatoi (non però Lorenzi e Chiudinelli, che saranno i primi a scendere in campo). Il sottofondo musicale accompagna l’ingresso nel palazzetto degli spettatori, prima soltanto a tinte azzurre, poi anche – vivacemente – rossocrociati; sono proprio i supporter della selezione elvetica a “sporcare” le armonie classiche con il tintinnìo dei loro tipici campanacci, segnalandoci il loro arrivo. All’inizio silenziosi i tifosi di casa attendono il placarsi dell’orchestra per far sentire la loro voce: l’atmosfera è ora abbastanza calda per la cerimonia d’apertura, nonostante persista sugli spalti qualche spazio vuoto. Presentazione dei protagonisti, inni nazionali e subito i primi a scendere in campo prendono possesso delle rispettive metà di campo: Paolo Lorenzi risponderà alla sinistra del giudice di sedia Pascal Maria, dall’altra parte Marco Chiudinelli inizierà a servire.

Il primo quattro 15 sono svizzeri e le campane d’oltralpe non mancano di sottolinearlo: Chiudinelli sembra ben intenzionato a fare partita pari. La risposta di Paolo è decisa: i primi due ace dell’incontro lo portano sull’1-1. Il canovaccio tattico fatica a delinearsi perché comandano i servizi, e la superiorità dell’italiano ancora non emerge: sul 3-2 arrivano addirittura le prime due palle break per il tennista elvetico, che chiude un ottimo scambio con uno smash. Il senese si salva d’esperienza e con tre punti consecutivi impatta sul 3-3. Il settimo game si apre con un ace di Chiudinelli sportivamente concesso da Lorenzi (palla inizialmente chiamata fuori) e si chiude con un passante svizzero vincente: 4-3 e match ampiamente in equilibrio. Anche nel gioco successivo il tennista azzurro va in difficoltà, e sotto 0-30 deve alzare il livello del suo tennis per evitare di concedere altre occasioni di break al suo avversario che continua a spingere bene da fondocampo. Chiudinelli dal canto suo non trema e tiene a 15 la battuta, mettendo alle strette Paolo che era deve servire per rimanere nel set. Lorenzi finalmente tiene il suo turno di battuta con autorità ma lo stesso fa l’elvetico per issarsi sul vantaggio di 6-5: la superficie è sicuramente più regolare rispetto ai primi scambi di questa settimana ma sembra anche abbastanza veloce, e questo favorisce il dominio dei servizi come nei primi game del set. Uno smash azzurro vincente inaugura un game in cui si rivede un buon Lorenzi: il secondo punto lo vince dopo aver neutralizzato un tentativo di lob elvetico e il terzo si conclude con un’ottima volèe di diritto che porta il set al suo epilogo più giusto.

Il tie-break rispecchia la parità emersa dai primi 12 giochi: entrambi i tennisti appaiono estremamente concentrati e prima Lorenzi risolve uno scambio iniziato con una seconda pericolante , poi Chiudinelli disinnesca un ottimo passante con una demi-volèe vincente. Lorenzi ritrova la prima di servizio al momento giusto e fa 5-5, ma il punto successivo è svizzero e vale il primo set-point dopo 50 minuti di gioco. Lorenzi annulla, Chiudinelli però ritrova la calma per salire 7-6 e ne guadagna un secondo. Fino all’11-11 il parziale segue la regola dei servizi, con Lorenzi che si gioca il primo c’mon dell’incontro dopo aver conquistato il punto del 10-9.L’atmosfera sugli spalti è insolita, perché il pubblico azzurro forse stupito dall’andamento dell’incontro si è fatto silenzioso mentre i campanacci svizzeri continuano a sottolineare ogni punto messo a segno da Chiudinelli. Sul 12-12 Lorenzi sbaglia una risposta semplice, è un piccolo segnale che precede il mini-break svizzero (solo il terzo dell’intero tie-break): la beffa è evitata da un gratuito di rovescio commesso dallo svizzero, che tradisce forse per la prima volta un po’ di tensione. Lorenzi annusa l’occasione e con uno splendido diritto vincente prima e un ace poi ribalta la situazione: l’Italia porta a casa il primo, sudatissimo, set. Nel tie-break sono serviti 16 punti a Lorenzi, ben sei giocati con la pressione del set-point avversario.

Il secondo parziale si apre subito con una sorpresa. Chiudinelli strappa il servizio a Lorenzi e manda un segnale alla panchina azzurra (in cui spicca Fognini, di nero vestito) che sembrava essersi rilassata: la partita non è ancora finita. Lo svizzero va al servizio ma non riesce a concretizzare il vantaggio, e alla prima occasione di contro-break Paolo rimette le cose a posto con un lob chirurgico. L’inerzia dell’incontro sembra ora essersi spostata dalla parte del tennista toscano: il ritmo dello svizzero è calato e il nostro riesce ad aggirare meglio la palla per liberare il diritto, con il quale può sempre comandare lo scambio. Arriva infatti un altro break, ancora a favore di Lorenzi, a cui l’italiano riesce però a dare seguito: il 4-1 vale la prima vera fuga dell’incontro. La sensazione è che Chiudinelli giochi con più agio le traiettorie in corsa, e tenda invece a sbagliare le esecuzioni da metà campo, quando ha meno angolo per colpire. Il gioco è adesso meno spettacolare e questo sembra andare a beneficio di chi conduce le danze. Sul 4-2 Chiudinelli prova a scuotarsi e tira due risposte di fila a tutto braccio: la prima fulmina Lorenzi, la seconda finisce fuori di poco. Lo svizzero però vuole rientrare in partita e la sua audacia viene premiata da un nastro fortunato che rende vincente un già ottimo passante: Paolo annulla la palla-break, il suo coetaneo si porta di nuovo avanti, Paolo annulla ancora e frustra le residue speranze svizzere con due pregevoli esecuzioni nei pressi della rete. Il game del 5-2 è il più entusiasmante del set e vale per l’Italia un allungo che sembra decisivo. L’azzurro rifiata, concede il 5-3 al suo avversario e poi chiude senza patemi il parziale: dopo 1h e 47 minuti di gioco un ace regala all’Italia il vantaggio di 2-0.

Ci si aspetterebbe ora la resa di Chiudinelli ma lo svizzero conscio di essere vicino alla sconfitta ricomincia a giocare a braccio sciolto, e quasi sorprende Lorenzi sul 2-1: la prima palla-break del set non viene però sfruttata dallo svizzero. L’unico sussulto prima del 3-3 è un gran punto ottenuto da Paolo con una traiettoria a sventaglio. Il game successivo dimostra che il n.1 elvetico di questa sfida (in assenza di Roger e Stan) non ha ancora voglia di mollare: il dettaglio stona con l’espressione di Luthi, che in panchina sembra crederci troppo poco. Non basta il serve&volley vincente dell’elvetico (che vale il punto del 4-3) a risvegliare il tecnico così come il pubblico rossocrociato, che ora perde nettamente la sfida del tifo con i supporter italiani. Nel mentre Lorenzi ha leggemente calato il ritmo e permette al suo avversario di raggiungerlo sul 40-40 nell’ottavo game: schiaffo al volo, diritto incrociato e il problema è risolto, 4-4. Si entra nella fase che può decidere l’incontro e infatti lo svizzero tentenna, finendo per concedere a Paolo la prima palla-break del set (la seconda in totale): nuova reazione, tre punti consecutivi per il tennista d’oltralpe e 5-4. Quando però Chiudinelli fa 15-15 arriva l’incoraggiamento di Luthi, che sortisce gli effetti sperati: arrivano prima due palle break, Lorenzi annulla, poi un rovescio lungolinea regala alla Svizzera una nuova chance e questa volta l’italiano commette un errore sanguinoso. In 49 minuti Chiudinelli conquista la terza frazione e rimette in gioco la prima sfida di questo week-end.

Lorenzi deve ora rimediare a questo calo di tensione, mentre Chiudinelli può sfruttare un rinnovato entusiasmo. Fognini cambia posto in panchina per la terza volta, pochi metri più dietro la sua futura moglie dimostra d’essere meno tesa. Adesso in campo si scambia poco, fino al 3-3 ci sono errori e un paio di dropshot apprezzabili che risaltano poco meno del diverbio tra Lorenzi e Maria Pascal per una palla dubbia. La prima situazione spinosa del set viene risolta dal conterraneo di Federer con un altro serve&volley apprezzabile, ora siamo 4-3. Si avvicinano le fasi decisive del set – e forse dell’incontro – e il livello di gioco torna a salire, aumenta anche l’intensità dei colpi di Chiudinelli, ora ritornato a esprimersi sui livelli di inizio partita. Non ci sono palle break fino al 5-5, quando l’occasione capita sulla racchetta di Paolo: lo svizzero mette in campo tutto il sangue freddo dei suoi 34 anni e si salva. E poi gela l’Adriatic Arena: con il terzo vincente del suo set (un rovescio incrociato) ottiene un break chirurgico e trascina la contesa al quinto e decisivo parziale .

La statistica delle zero vittorie di Lorenzi nei tre confronti (sebbene datati) con il suo avversario odierno inizia ora ad assumere un senso, e anche la panchina azzurra sembra avere di che pensare a riguardo: quando abbiamo ormai superato le 3 ore e mezzo di gioco l’incontro è quantomai lontano dall’avere un vincitore. Dopo un primo game fiume (in cui lo svizzero annulla due palle-break) a complicare la situazione in casa Italia arriva però l’MTO chiamato da Paolo Lorenzi, sotto 1-2 15/30: la causa è un problema muscolare, probabilmente alla coscia destra. L’italiano adesso fatica a tenere una buona profondità di palla, mentre Chiudinelli accelera con entrambi i colpi palesando un’insolita freschezza atletica: la trasferta sudamericana sta probabilmente incidendo sul rendimento del tennista toscano. Il pubblico adesso percepisce il pericolo e diventa molto indisciplinato, costringendo l’arbitro a ripetuti richiami. Il break svizzero però è nell’aria, e si materializza sul punteggio di 3-2: Chiudinelli ci mette del suo andando a segno con un notevole passante di diritto. Senza altre occasioni di break si arriva al 5-3, con il tennista ospite che può servire per il match. E siccome le emozioni non possono finire dopo “sole” 4h e 20m di gioco, un nuovo ribaltamento di fronte esalta la frangia azzurra dell’Arena pesarese: Lorenzi firma il break a zero e torna in partita. Nuovo game, nuove emozioni. Questa volta il tracollo sembra a un passo quando Lorenzi deve fronteggiare tre match-point, sotto 0-40: gli astri però si allineano ancora per i colori azzurri, e il senese annulla. Adesso la partita è estenuante, la paura prevale e entrambi i tennisti pensano più a non sbagliare: qualcuno in tribuna stampa – un nostalgico, sembrerebbe – azzarda un “Pallettari!”, ma finisce per portare fortuna a Lorenzi che finalmente riesce a portarsi avanti di un break e andare a servire per l’incontro (4h e 40, sarebbe anche ora!). 30/15, 40/15, due gratuiti di rovescio e siamo 40/40. Poi finalmente due punti consecutivi Lorenzi e la portiamo a casa: l’azzurro batte per la prima volta in carriera Chiudinelli, sventa una rimonta che sembrava ormai cosa fatta e regala all’Italia il primo punto al termine di un incontro – inaspettatamente – ricco di emozioni.

Le parole di Lorenzi a caldo: “Mi sono complicato la vita, ma sono soddisfatto. Lui non ha regalato nulla, è stata una battaglia”. “Il tiebreak del primo set è stato fondamentale, fisicamente stavo bene e annullare sei setpoint mi ha aiutato anche psicologicamente. Non sono stato aggressivo sulle palle break dal terzo set in avanti, ma lui poi è crollato”. “Sui matchpoint ho cercato di fare gioco e non sbagliare scelte”. “Emozione unica, è il sogno di bambino per me, vincere in Davis dopo cinque ore davanti al pubblico italiano”. “Andreas sta bene, la nostra squadra è forte e so che faremo bene”.

Prime osservazioni di Ubaldo Scanagatta: Che battaglia quella fra Paolo Lorenzi e Marco Chiudinelli! Credevo che Lorenzi, vinto in maniera rocambolesca il primo set al tiebreak al suo quarto setpoint annullando 6 setpoint , di cui due sul servizio di Chiudinelli al tiebreak, avrebbe finito per portare a casa abbastanza rapidamente il match. Il secondo set vinto per 6-3 sembrava confermare questa mia fallace sensazione. Poi però Lorenzi ha avuto pallebreak sul 3 pari del terzo, sul 4 pari del quarto, all’inizio del quinto set senza riuscire a trasformarle. Giocando da 3 ore e 40 e un vero favorito non c’è più. Chi starà meglio fisicamente? Certo questo Chiudinelli a questo livello non ce lo aspettavamo. Da 54 Atp  a 146 non ci sono davvero quasi 100 posti di differenza.

Italia-Svizzera 3-3

11-14 giungo 1932, Europe Quarterfinal, Montreux
Svizzera-Italia 2-3

Fisher-Palmieri 68 64 16 61 63
De Stefani-Aeschliman 64 75 86
Palmieri/Sertorio- Aeschliman/Fischer 36 64 64 64
Palmieri-Aeschliman 63 61 75
Fisher-De Stefani 36 06 97 86 86

8-10 giugno 1934, Europe Quarterfinal, Roma, Terra rossa
Italia-Svizzera 5-0

De Stefani-Ellmer 63 63 63
Rado-Fisher 61 60 119
Quintavalle/Taroni- Aischliman/Steiner 06 06 63 63 64
De Stefani-Fisher 63 62 63
Rado-Ellmer 64 62 64

13-15 giugno 1980, Europe Semifinal, Torino, Terra rossa
Italia-Svizzera 5-0

Barazzutti-H. Gunthardt 64 61 64
Panatta-Stadler 64 108 61
Bertolucci/Panatta- Gunthardt H./Gunthardt M. 79 108 16 64 62
Barazzutti-Stadler 63 64
Ocleppo-Du Pasquier 60 63

2-4 aprile 1999, 1R World Group, Neuchatel, Carpet, indoor
Svizzera-Italia 3-2

Rosset-Pozzi 76(2) 64 76(0)
Federer-Sanguinetti 64 67(3) 63 64
Manta/Rosset- Pescosolido/Tieleman 76(4) 46 75 63
Sanguinetti-Heuberger 63 36 76(8)
Pozzi-Federer 64 76(4)

18-20 settembre 2009, Play-off World Group, Genova, Terra rossa
Italia-Svizzera 2-3

Wawrinka-Seppi 64 61 62
Federer-Bolelli 63 64 61
Bolelli/Starace- Chiudinelli/Wawrinka 64 62 76(3)
Federer-Starace 63 60 64
Fognini-Lammer 75 76(4)

12-14 settembre 2014, Semifinale, Ginevra, hard
Svizzera-Italia 3-2

Federer-Bolelli 7-6(5) 6-4 6-4
Wawrinka-Fognini 6-2 6-3 6-2
Bolelli/Fognini-Chiudinelli/Wawrinka 7-5 3-6 5-7 6-3 6-2
Federer-Fognini 6-2 6-3 7-6(4)
Seppi-Lammer 6-4 1-6 6-4

 

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