Coppa Davis interviste, Barazzutti: "In casa, sulla terra, siamo una squadra difficile per tutti"

Interviste

Coppa Davis interviste, Barazzutti: “In casa, sulla terra, siamo una squadra difficile per tutti”

I nostri inviati a Pesaro hanno seguito la conferenza stampa di Simone Bolelli, Andreas Seppi e Corrado Barazzutti dopo la vittoria del doppio italiano contro quello svizzero. Alla domanda su quale coppia di doppio sceglierebbe oggi, Barazzutti dichiara: “Meglio abbondare, per poi poter scegliere a seconda delle situazioni”

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(dai nostri inviati a Pesaro Francesca Marino, Alessandro Stella e Aris Alpi)

All’inizio avete tirato molto al corpo, è stata una tattica pensata già prima della partita?
Bolelli: si, abbiamo pensato di farli giocare molto a volo, soprattutto Laaksonen, perchè non lo conoscevamo, non sapevamo le sue qualità nel doppio, mentre con Chiudinelli avevamo già giocato due anni fa. E’ stata una scelta per provare, per capire qual era il loro gioco. Secondo me abbiamo giocato un grande doppio, solido, non gli abbiamo mai dato l’occasione di recuperare. Andreas ha giocato un ottimo match, ha sempre risposto.

Quanto ha influito l’intesa di Dubai e l’aver giocato con molta meno pressione?
Bolelli: giocare sul 2 a 0 è sicuramente meglio che stare sull’uno pari. L’aver vinto a Dubai ci ha dato fiducia, poi siamo stati bravi a chiudere il match in tre set e a regalarci questi quarti.
Seppi: come ha detto Simone, giocare insieme fino alla settimana scorsa ci ha aiutato moltissimo. Da parte nostra è stata una partita molto solida, abbiamo servito bene, è stato un gran doppio.

Quale sarebbe un risultato adeguato a questa squadra? Oltre a quello di rimanere nel World Group…
Barazzutti: io spero che questa squadra possa ottenere un risultato migliore di quello della semifinale, ci sono le possibilità. Noi in casa, sulla terra, siamo una squadra difficile per tutti e se ci sono le condizioni si potrebbe raggiungere un buon risultato.

Pesaro magari porta fortuna, Binaghi dice che si potrebbe rigiocare qui a Luglio..
Seppi: Ancora qua? (ride)
Barazzutti: Ovviamente bisogna ragionare un passo alla volta, non si può guardare il tabellone e pensare di essere già in finale. Però preparandosi bene, con determinate condizioni, la squadra è in grado di battere grandi squadre, con i tabelloni che devono formarsi strada facendo.

Domani chi scende in campo?
Barazzutti: Beh per questo dovete aspettare, domani vediamo. Magari ci potrebbe essere l’esordio di Cecchinato.

Corrado, tu hai parlato di condizioni e di situazioni che possono crearsi per arrivare in fondo alla Davis. Se l’Argentina non avesse Del Potro la terra rimarrebbe comunque la superficie migliore?
Per me la terra resta la superficie migliore. Noi abbiamo battuto l’Argentina sulla terra, in casa loro, oltretutto una squadra che probabilmente era più forte di quella che ora sta giocando in Polonia. Abbiamo Fognini che sulla terra è un giocatore convincente, Seppi gioca bene su tutte le superfici ma ha fatto degli ottimi risultati anche sulla terra (chiede conferma allo stesso Seppi, che annuisce), dove ha battuto anche un giocatore come Wawrinka. Simone si adatta anche lui bene su tutte le superfici e abbiamo un doppio, forse addirittura due a questo punto, che secondo il mio punto di vista è tra i migliori del mondo su tutte le superfici. Non dimentichiamoci che sulla terra abbiamo battuto squadre forti come Inghilterra e Argentina. Le cose poi possono cambiare, ma ad oggi parleremmo di considerazioni troppo ipotetiche.

Corrado tu hai sempre voluto che gli italiani giocassero i tornei insieme, sia per fare gruppo che in ottica Davis: quindi nella scelta che Andreas e Simone hanno fatto di giocare insieme a Dubai c’è anche del tuo?
Barazzutti: Io ho sempre pensato a costruire un doppio e a vedere quali giocatori potessero giocare il doppio, per poi metterli insieme. All’inizio puntai anche su Andy ma era svogliato, adesso magari ci ha preso gusto; all’inizio infatti ha giocato diversi doppi in Coppa Davis, e secondo me poteva giocarlo bene, ma lui era molto più concentrato sul singolare. Poi sono arrivati Fognini e Bolelli, e lo stesso Lorenzi ha fatto buoni risultati: sicuramente l’idea di farli giocare insieme il più possibile è quella giusta. Questo doppio che Seppi e Bolelli hanno giocato insieme non è frutto di una mia intenzione, ma di un progetto comune fatto dai coach. Poi i due si sono trovati insieme a Dubai, giocano bene il doppio tutti e due (forse Bolelli ne è più consapevole); lo stesso Seppi ha giocato il doppio agli Australian Open assieme a Cecchinato. Avremo quindi Fabio e Bolelli, se servirà Fabio e Seppi, e Seppi e Bolelli: meglio abbondare, per poi poter scegliere a seconda delle situazioni.

Corrado, dai un voto alla squadra..
Barazzutti: Quando si vince il voto è sempre uno solo: 10.

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