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ATP Houston: Chung supera Estrella, vittorie opache per Monaco e Kudla
Una giornata leggera apre l’ATP 250 texano, con in campo solamente sei tennisti per i match di primo turno. Il diciannovenne Hyeon Chung supera in tre set Victor Estrella Burgos e affronterà il vincitore della sfida tra Tommy Paul e il nostro Paolo Lorenzi. Vittorie in tre set anche per Juan Monaco e Denis Kudla su Gerald Melzer e Mischa Zverev

Lo US Men’s Clay Court Championship ha avuto i suoi natali nel 1910, dietro la spinta della volontà di espandere ad Ovest il tennis su terra. È stato disputato in quindici differenti Stati, prima di prendere casa nel 2001 a Houston, Texas. Attualmente, è l’unico torneo ATP statunitense a venir giocato su questa superficie. Il programma della prima giornata dell’edizione 2016 prevede soltanto tre incontri di singolare, uno dei quali spicca per interesse: si tratta della sfida generazionale, inedita, tra Victor Estrella Burgos e Hyeon Chung.
L’affluenza di pubblico è misera per questo confronto tra un trentacinquenne veterano della terra battuta e un sudcoreano di sedici anni più giovane, dallo sguardo celato dagli occhiali da sole a fascia, eppure il tennis che si gioca è davvero piacevole. Chung, che sa di doversi districare dal match prima che esso si prolunghi, inizia in maniera impeccabile specialmente al servizio e inizia a crearsi opportunità in risposta: nel quinto game schiaccia la frizione con un contrattacco che Estrella Burgos a rete non riesce a controllare, scala la marcia con un passante di dritto e preme sull’acceleratore del break. La sua controffensiva elastica, a tratti quasi “Djokoviciana”, mette in gran difficoltà l’avversario, il quale seguendo a rete i propri attacchi profondi e arrotati finisce non di rado per trovarsi addosso palle basse e tese, difficili da gestire in volée o demi-volée. Il nastro consegna l’ultimo punto del set al teenager, premiando la sua resistenza a una serie quasi interminabile di grugniti e dritti topspin da fondo.
Il secondo set vede i due tennisti affiancati fino al 3-3, quando Estrella Burgos si vede ritorta contro l’ennesima avanzata verso la rete e cede il proprio servizio. Chung dimostra più tocco e più varietà di colpi, è dotato di rapidità di gambe, mobilità, fluidità nei cambi di direzione e fin qui pare aver interpretato l’incontro meglio del suo avversario, sfruttando entrambe le palle break e annullando l’unica concessa. Al momento di servire per il match, tuttavia, come spesso capita ai tennisti inesperti, Hyeon si ingarbuglia: provoca una seconda e una terza palla break, le annulla, giunge a match point ma viene infine ripreso. È tardi per Estrella Burgos per accendersi, probabilmente, però adesso il doppio campione di Quito è galvanizzato e ogni punto è un’altalena, con Chung che ha due chance per tornare subito avanti ma le manca e si trova proiettato nel tie-break. L’ennesima applicazione del forcing a tutto campo prolungato porta a Estrella Burgos il mini-break decisivo, ma la benzina del tennista dominicano è agli sgoccioli e da quel punto in poi quasi non si gioca. Nel terzo set Chung lascia soli 8 punti all’avversario: la vecchia guardia è rispedita a casa, largo ai giovani!
Nel resto del poco tennis di giornata, luci e ombre nelle prove di Juan Monaco, che riesce lo stesso a superare l’austriaco Gerald Melzer, e dell’americano Denis Kudla. Monaco è da un anno in caduta libera nel ranking e al momento è precipitato fino alla posizione 148, situazione che rende indispensabili anche i punti ottenuti in primi turni come questo. Dopo un primo set vinto con agio, l’allievo di Mariano Zabaleta si trova a servire per il match ma viene breakkato senza andare mai a match point. Ne fallisce tre, invece, nel game da sedici punti che precede il tie-break e di nuovo nel terzo set getta uno dei due break di vantaggio al momento di servire per l’incontro chiuso in due ore e trentadue. Dura esattamente un minuto in più il terzo ed ultimo incontro in esame: Kudla è opposto al fratello maggiore di Alexander Zverev, Mischa, emerso dalle qualificazioni, il quale facendo leva sulla sua incostanza gli strappa il primo set. L’atteggiamento passivo del mancino tedesco, che estrae colpi di qualità soltanto di riflesso, si rivela perdente quando Kudla inizia a premere con maggiore efficacia e tra scambi di fino sotto rete e altri massacranti da più di venti colpi lo yankee rimonta impossessandosi di due tie-break gemelli (entrambi terminati 7 a 2).
Brutte notizie infine per chi ama lo spettacolo: Dustin Brown si ritira per problemi al polso. Il suo posto verrà preso dal lucky loser Reilly Opelka (n. 810 ATP), ragazzo alto quasi due metri e dieci e campione in carica del torneo giovanile di Wimbledon.
Risultati:
H. Chung b. V. Estrella Burgos 6-4 6-7(5) 6-0
D. Kudla b. [Q] M. Zverev 3-6 7-6(2) 7-6(2)
J. Monaco b. G. Melzer 6-2 6-7(3) 6-4
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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card
Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.
Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.
Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.
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ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere
La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.
Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.
Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.
Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.
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ATP Next Gen, Race to Jeddah: tanta Francia tra i possibili partecipanti al torneo arabo
Si disputerà a Gedda l’edizione 2023 delle Next Gen Finals. Ecco la situazione aggiornata

Si comincia a fare i calcoli anche in chiave ATP Next Gen Finals. Dopo 5 edizioni il torneo riservato agli 8 migliori under 21 della stagione si sposta da Milano a Gedda, in Arabia Saudita. Data per certa la partecipazione di Alcaraz alle Finals torinesi e per possibile quella di Rune, è giusto allargare a 12 l’elenco degli attuali migliori giovani dell’anno, tra i quali appare per la prima volta tra i migliori 10 il francese Arthur Cazaux.
Dietro i primi due della classifica, c’è la bella scoperta di Ben Shelton esploso agli US Open e che si è messo in evidenza anche alla “Laver Cup”. Il classe 2002 americano precede di appena cento punti il nostro Lorenzo Musetti (la cui adesione all’evento rimane tutta da verificare).
Quinto in classifica Arthur Fils, salito attualmente al n. 44 nel ranking ATP. Tanta la differenza tra il francese e il quinto in classifica, il suo connazionale Luca Van Assche, classe 2004, uno dei più giovani della Top Ten. Ma se in Coppa Davis la Francia ha appena dovuto digerire una pesante eliminazione, Oltralpe possono consolarsi con la crescita delle giovani leve.
Pochi i punti che separano il francese da Stricker, ben 21 per la precisione, settimo in classifica. A chiudere la Top Ten c’è Alex Michelsen, un altro talento americano da tener d’occhio. Al nono posto del ranking valido per la Next Gen c’è Hamad Medjedovic, classe 2003, che ha 11 punti di vantaggio sul francese Cazaux, per la prima volta in Top Ten, e 32 sull’azzurro Flavio Cobolli. Altro francese in dodicesima piazza, Terence Atmane pronto a subentrare in caso di assenza di qualche “big”.
Brandon Nakashima vinse l’edizione 2022: l’americano è stato il quinto campione delle Next Gen Finals, l’ultima manifestazione tenutasi a Milano.
Posizione | Giocatore | Nazione | Punti | Nato nel | Classifica ATP |
1 | Alcaraz | Spagna | 8175 | 2003 | 2 |
2 | Rune | Danimarca | 3055 | 2003 | 4 |
3 | Shelton | USA | 1455 | 2002 | 20 |
4 | Musetti | Italia | 1345 | 2002 | 18 |
5 | Fils | Francia | 953 | 2004 | 44 |
6 | Van Assche | Francia | 597 | 2004 | 69 |
7 | Stricker | Svizzera | 576 | 2002 | 90 |
8 | Michelsen | USA | 518 | 2004 | 110 |
9 | Medjedovic | Serbia | 485 | 2003 | 120 |
10 | Cazaux | Francia | 474 | 2002 | 125 |
11 | Cobolli | Italia | 453 | 2002 | 122 |
12 | Atmane | Francia | 376 | 2002 | 147 |