ATP Montecarlo: Fognini domina il primo set su Lorenzi, poi sparisce. Esce tra i fischi

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ATP Montecarlo: Fognini domina il primo set su Lorenzi, poi sparisce. Esce tra i fischi

Fabio Fognini gioca un ottimo primo set. Subisce un break in avvio del secondo, poi scompare dal campo. Via libera a un sontuoso Paolo Lorenzi. Al secondo turno avrà Monfils

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P. Lorenzi b. F. Fognini 2-6 6-0 6-1 (da Montecarlo, Ruggero Canevazzi)

Il solito Fabio Fognini, grande giocatore nel primo set, dominato in lungo e in largo (ogni volta che ha preso in mano le redini dello scambio – quasi sempre – Lorenzi poteva solo stare a guardare, racimolando in risposta solo 4 punti), ma nel secondo set è bastato un passaggio a vuoto e un servizio ceduto per trasformare un piccolo incidente di percorso in una catastrofe. Quando Lorenzi ha confermato il break issandosi sul 3-0 al ligure si è completamente spenta la luce: un Lorenzi solidissimo e capace di ottime accelerazioni sulla diagonale del rovescio ha portato a casa ben 11 game consecutivi e ha vinto con il pubblico che fischiava il tennista di Arma di Taggia dopo averlo sostenuto per quasi tutto il match, deluso soprattutto dall’atteggiamento di Fabio.

Dopo la generosa ma sfortunata prova offerta insieme nel doppio, Fabio Fognini e Paolo Lorenzi si affrontano sul Court des Princes quando sono ormai le 16:30 del pomeriggio. Fabio ritorna dopo l’infortunio che l’ha costretto a ritirarsi a Rio e a rinunciare a San Paolo, Indian Wells e Miami e vuole confermare l’ottimo stato di forma messo in mostra ieri nel doppio. I testa a testa dicono 2-0 per Fognini (entrambi nel 2013 sulla terra portoghese di Oeiras e sul duro di Shangai), punteggio che sarebbe ancora più largo a favore del ligure se si contassero i Challenger sul rosso di Furth 2007 e Genova 2008. Le due sfide più recenti, però, hanno visto entrambe l’affermazione di Fabio solo al terzo set, dopo due battaglie molto dure e tirate.

Nel clan Fognini, vicino a papà Fulvio, si siedono Max Tosello, fisioterapista di Flavia Pennetta, e la stessa campionessa dello US Open, accompagnata dagli applausi e dalle grida del pubblico. La brindisina si limita a rispondere con un sorriso sotto gli occhiali scuri, ben consapevole di non essere la protagonista di oggi.

Dall’altra parte della rete, Paolo Lorenzi a 34 primavere è al debutto nel tabellone principale di Montecarlo ed è deciso a dare seguito alla buona classifica attuale. Il n.53 del mondo e il semifinalista del 2013 cominciano il match con uno scambio lunghissimo e molto duro, tanto da far dire a Nicola Pietrangeli, seduto dietro di noi, che “se tanto mi dà tanto, qui fanno a botte!”. Non sarà così, perché Fognini dimostra subito di avere i colpi dei giorni migliori, costringendo Lorenzi a salvare ben 4 palle break prima di strappargli il servizio dopo uno smash lontano dalla rete sbagliato da Paolo. Sul 2-0 per il ligure, Lorenzi commette un doppio fallo e poi si ritrova a giocare in arretramento una palla steccata dal n.31 ATP ma rimasta in campo; Fognini si scusa ma arrivano così 3 palle break, sulla prima delle quali il senese spara in rete il dritto in uscita dal servizio: 3-0 pesante dopo appena 13 minuti. Il futuro sposo di Flavia Pennetta è in gran spolvero, gioca servizi centrati, ottime soluzioni a rete e soprattutto pregevoli accelerazioni vincenti lungo linea con entrambi i fondamentali. Dal 4-0 il set segue i servizi e alla prima palla set Fabio chiude, in pieno controllo.

Nel secondo parziale, Lorenzi tiene il servizio d’apertura, poi Fognini commette qualche errore di troppo e sul 15-40 manda in rete un dritto interlocutorio: break Lorenzi, che nel gioco successivo sale 3-0 con un’accelerazione di rovescio fulminante. Pietrangeli osserva: “Sembrava un po’ troppo facile”. Il due volte campione del Roland Garros legge bene l’instabilità mentale del n.31 ATP ed è buon profeta, purtroppo per il ligure, del prosieguo del match. Nel quarto game Fabio arriva al 30-0, poi sparisce: Lorenzi continua a martellare dal fondo, sulla diagonale di rovescio ma non solo e porta a casa 10 punti consecutivi, prima di consegnare all’avversario un bagel tanto meritato in termini tecnici quanto incredibile per come Fognini sia “riuscito” ad arrivare a questa situazione. Dopo 52 minuti di gioco, siamo un set pari, 6-2 per il ligure il primo, 6-0 per il senese il secondo.

Lo psicodramma taggiasco non è affatto terminato. Nel terzo set, sotto 1-0, Fognini commette un doppio fallo che dà l’ennesima palla break all’avversario: il pubblico lo esorta a non mollare, “Fabio, Fabio” è un mantra che continua a far vibrare il Court des Princes, ma il giocatore ligure spara lungo un rovescio e Lorenzi sale 2-0 e servizio. Fabio ora forza i colpi, ma è chiaramente deconcentrato e sul 3-0 Lorenzi salva 3 palle break più grazie a qualche incertezza di Paolo che per suo merito, infatti dopo un rovescio vincente lungo linea del n.53 del ranking la quarta palla break è regalata con un drop-shot senza convinzione che si spegne in rete. Il pubblico capisce chiaramente la totale resa di Fognini e quelli che fino a poco prima erano applausi diventano fischi pesanti. Lorenzi tiene ancora una volta il servizio senza difficoltà, facendo salire a 9 i giochi consecutivi portati a casa dalla fine del primo set. Due giochi più tardi, Lorenzi chiude la contesa, al termine di un match in cui gli evidenti limiti di Fognini, ben lungi dall’essere superati, non devono togliere nulla alla concretezza del gioco di Paolino, che alla soglia dei 35 anni debutta vittoriosamente nel Principato.

Al secondo turno lo aspetta Gael Monfils, unico precedente a Vienna lo scorso Ottobre, quando il transalpino vinse 6-4 6-4.

In conferenza stampa, Lorenzi è molto soddisfatto: “Trovo la forza e la voglia di sobbarcarmi trasferte in ogni parte del mondo perché giocare a tennis, semplicemente, mi piace. È anche vero che quando gioco sulla terra più veloce, come in altura, mi esprimo al meglio, per questo vado spesso in Sud America. Il fattore più motivante quando ti alleni è comunque avere un obiettivo: io cerco di migliorarmi sempre, può sembrare strano a 35 anni ma è così e devo ringraziare i miei coach Claudio Galoppini e Stefano Giovannini. Senza di loro non sarei qui oggi a festeggiare il secondo turno a Montecarlo”.

 

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