Rafael Nadal e la terra battuta. Non si può pensare a uno senza l’altro e viceversa. La conquista del 49° titolo sul rosso a Barcellona, lo porta ad eguagliare numericamente quelli di Guillermo Vilas ma in realtà la differenza nel peso specifico dei titoli di uno e dell’altro è semplicemente abissale ormai da quasi un decennio. Nadal ha dominato il gioco su una singola superficie come nessuno ha mai fatto nell’Era Open. Certo rispetto ad esempio ai grandi specialisti dell’erba, Rafa è avvantaggiato da una stagione sul rosso che dura più a lungo, ma nondimeno dal 2005, il rendimento del maiorchino sul “mattone tritato” è stato da fantascienza:

• 49 dei suoi 69 titoli sono arrivati sulla terra rossa (71%)
• 9 titoli al Roland Garros + 20 dei suoi 28 Masters 1000 (9 Montecarlo, 7 Roma, 3 Madrid, 1 Amburgo)
• 34 titoli concentrati in 4 tornei (Montecarlo, Barcellona, Roma, Roland Garros)
• 358 vittorie a fronte di sole 32 sconfitte a livello di circuito maggiore (91,8%)
• Almeno un titolo ATP a stagione dal 2004 (Sopot) al 2016 (Montecarlo)

E ora scatta la rincorsa alla storica “Decima” al Roland Garros, impresa che sembrava impossibile solo 10 giorni fa, ma che adesso appare davvero una possibilità concreta. I Masters 1000 di maggio daranno già risposte interessanti in tal senso.