ATP Istanbul: le semi saranno Dimitrov-Karlovic e Schwartzman-Delbonis

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ATP Istanbul: le semi saranno Dimitrov-Karlovic e Schwartzman-Delbonis

Giornata di quarti di finale all’ATP 250 TEB BNP Paribas Istanbul Open. Jiri Vesely dura un set contro Grigor Dimitrov, mentre Ivo Karlovic supera Marcel Granollers in un match tesissimo. Vincono anche gli argentini Federico Delbonis e Diego Schwartzman, rispettivamente su Albert Ramos-Vinolas e su Damir Dzumhur

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Due ore, cinquanta minuti e un match point annullato: è così che Diego Schwartzman ha superato Damir Dzumhur, qualificandosi come primo semifinalista dell’ATP 250 turco su terra rossa. Il match ha mostrato il tipo di tennis che ci si aspettava dai due atleti in campo, tenaci e brevilinei (entrambi sotto il metro e settantacinque) ma dotati, oltre che di gran fiato, anche di una discreta capacità di aprirsi gli spazi e sfruttarli. A testimoniare la predominanza dello scambio da fondo sul servizio ci sono stati i cinque break del primo set, vinto 7-5 da Dzumhur, nel quale il bosniaco ha commesso meno errori negli approcci a rete: dato il rimbalzo alto della pallina, infatti, raramente i punti giocati “di fino” si sono esauriti con la sola palla corta, finendo invece per durare anche tre o quattro colpi. Dopo due break per parte anche nel secondo set, Schwartzman ha annullato match point con il servizio, portando il set al tie-break e il match al set decisivo. Lì, trovatosi subito sotto 0-2, il suo incontro è sembrato concluso. Dzumhur tuttavia, che pure lo precede nel ranking di una decina di posizioni, non è riuscito più a trovare i colpi del KO e ha finito per essere trascinato da un lato all’altro dal muro di gomma dell’argentino, che gli ha strappato la battuta per tre volte consecutive conquistando il match e il posto tra gli ultimi quattro del torneo. Per Schwartzman si tratterà della replica della semifinale di Istanbul dell’anno scorso, l’unica in carriera finora, in cui tenne testa a Roger Federer fino al set decisivo.

Quest’anno, invece, Schwartzman affronterà il connazionale Federico Delbonis, che sta confermando il suo ottimo stato di forma dopo la vittoria a Marrakech e la semifinale a Bucarest. Delbonis e il suo avversario di giornata Albert Ramos-Vinolas si erano affrontati già quattro volte, sempre su terra, e i precedenti erano in equilibrio con due successi per parte, sebbene il più recente risalisse al 2012. Il quarto di finale odierno non ha fatto eccezione, con entrambi i set in equilibrio fino alla fine. Dopo un break a vicenda nei primi due giochi, infatti, i due mancini – vestiti con l’identica polo Lacoste bianca a righe verdi – hanno tenuto il proprio servizio fino al tie-break, dove Ramos ha mancato il set point che invece Delbonis ha colto. I lunghi scambi hanno permesso di notare i due differenti approcci tattici: quando lo spagnolo riesce ad avanzare nel campo, seguendo i propri colpi tesi, non fatica a chiudere il punto; se l’altro, invece, riesce, con le sue rotazioni alte sopra la rete, a tenerlo lontano dalla riga di fondo, è lui a portare a casa il quindici. Anche nel secondo set si sono seguiti i turni di battuta, per tutti i primi otto giochi. Nel nono Delbonis è riuscito a strappare quello avversario e, nel game successivo, ha confermato il break chiudendo 7-6 6-4 in due ore esatte.

Ha figurato bene anche Grigor Dimitrov, testa di serie numero 2 e favorito tra i tennisti rimasti in gara. Il bulgaro ha superato il ceco Jiri Vesely, confermando anche lui la semifinale dello scorso anno e mettendo in mostra un livello di gioco promettente, con una varietà di colpi splendidi ed efficaci, seppur intervallati dai consueti momenti di appannamento. È stato proprio uno di questi cali improvvisi a permettere a Vesely, dopo cinque game e appena due punti totali conquistati dal tennista in risposta, di ottenere il break a zero, sigillato da un dritto troppo profondo di Dimitrov. Avanti nel punteggio, il giustiziere di Novak Djokovic a Montecarlo ha iniziato a faticare di più e le sue percentuali col servizio, fino a quel momento altissime, sono calate: al servizio sul 4-2 ha avuto bisogno dei vantaggi, mentre sul 5-3 non è riuscito a trasformare un set point e ha permesso a Dimitrov di rientrare, crescere e raggiungere il tie-break. Lì Grigor si è imposto nettamente, girando l’incontro a proprio favore in via definitiva. Rovesci corposi, ottime scelte a rete e anche un pregevole lob mostravano la distanza tecnica tra i due, mentre Vesely andava via via demoralizzandosi dopo aver subito il break con un passante di rovescio lungolinea raso-rete, tirato per neutralizzare come meglio non si sarebbe potuto un suo attacco di dritto sparato all’angolino. Così giunto, il primo break del set ha portato appresso a sé il secondo e Dimitrov ha chiuso in un baleno il set finale per 6-1.

L’ultimo dei quarti di finale è andato in scena quando era già tarda sera, a Istanbul, e il pubblico aveva in gran parte abbandonato l’arena che si trova a ore di distanza dal centro della città. I nomi degli sfidanti, Ivo Karlovic e Marcel Granollers, lasciavano presagire il genere di incontro che aspettava i pochi coraggiosi rimasti sugli spalti. I due, dotati oltre che di un ottimo servizio (Granollers è stato doppista di successo) anche di buon tocco, hanno raggiunto due tie-break nei primi due set, aggiudicandosene uno a testa: nel primo, Karlovic puniva pestando col dritto da fondo un Granollers mancante del coraggio di scendere a rete, mentre nel secondo era lo spagnolo a imporsi, spedendo con un recupero decisivo la palla tra i piedi del “dottor Ivo”. Mai un game ai vantaggi, palle break neppure a sognarle, non sono bastate le belle volée in contropiede di Karlovic a impedire che il clima diventasse sempre più spettrale. Soltanto alla fine, nel nono game del set decisivo, Granollers otteneva palla break con uno smash; l’avversario, dall’alto dei suoi due metri e undici centimetri, la annullava direttamente con la seconda, gettandolo nella disperazione. Pochi istanti dopo lo spagnolo mandava in corridoio la palla e forniva a Karlovic una simile, fatale opportunità: passante di dritto, urlo nel silenzio dell’arena vuota e appuntamento al mattino seguente.

Risultati:

D. Schwartzman b. D. Dzumhur 5-7 7-6(4) 6-2
[4] F. Delbonis b. [8] A. Ramos-Vinolas 7-6(6) 6-4
[2] G. Dimitrov b. [6] J. Vesely 7-6(1) 6-1
[3] I. Karlovic b. [5] M. Granollers 7-6(2) 6-7(5) 6-4

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