Cosa piace e cosa non piace agli Internazionali (parte 2) - Pagina 2 di 3

Editoriali del Direttore

Cosa piace e cosa non piace agli Internazionali (parte 2)

ROMA ATP MASTERS 1000 – Prosegue la nostra mini-inchiesta di spirito costruttivo. La prima puntata ha già procurato qualche piccolo progresso. Dai campi con troppe buche sgradito a Andy Murray e Roger Federer al problema parcheggio, agli info-point, alle critiche per il cibo non all’altezza della tradizione italiana

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parcheggio per chi non può che arrivare in macchina, anziché migliorare è sensibilmente peggiorata. Sull’ampio piazzale antistante l’entrata lo spazio è stato dimezzato. L’area sembra più elegante, ma il disagio più manifesto. Se a questo si aggiunge che la sera è un’impresa mostruosa trovare un taxi – ho visto la gente azzuffarsi per prendere il primo che passa sebbene tutti cerchino di chiamare i taxi con i cellulari – e che il sistema trasporti è carente, la situazione è pessima e ha ragione Binaghi a lamentarsi della scarsa assistenza fornita in tal senso dal comune di Roma.

POSITIVO – La FIT ha fatto bene una massiccia operazione di coinvolgimento delle scuole, pubbliche e SAT. Una buona promozione per avvicinare i giovanissimi al tennis. Lo fa anche con Supertennis (sia pure a costi esorbitanti), ma mi piacerebbe sapere se a guardare la tv federale sono più i ragazzini (dubito… ormai la tv non la guardano più, sono sempre intenti a spippolare cellulari e tablet, non leggono un giornale nemmeno morti…) oppure come credo io, gli adulti. Non vorrei con questo suggerire un’altro studio affidato – a caro prezzo – a qualche istituto universitario privato (e magari sempre allo stesso professore).

NEGATIVO – Il percorso dal campo centrale ai campi più vicini allo stadio Olimpico è lunghissimo. L’organizzazione si è preoccupata di fornire passaggi con le golf-kart (si chiamano così?) agli ospiti degli sponsor (BNL in particolare), ma gli autisti hanno disposizioni tassative di non dare passaggi ad altri. Anche se stanno fermi per ore. Quando vedo i poveri fotografi con la schiena a pezzi, carichi di obiettivi che pesano fra i 7 e i 10 chili, e che devono fare km avanti e indietro, mi chiedo se con un po’ di umanità non si potrebbe chiedere una maggior sensibilità flessibilità nei loro confronti. Il torneo, oltretutto, dovrebbe avere tutto l’interesse a che fosse fatto e pubblicato il maggior numero di fotografie. I fotografi hanno il pass, sono carichi di macchine fotografiche come muli, non sono nemmeno tantissimi. Che ci vuole?

POSITIVO – Sono stati spostati su piattaforme aeree quei bruttissimi rocchetti utili a sorreggere la Spyder-Cam che, assolutamente antiestetici, disturbavano la vista del campo centrale per chiunque provenisse dal Pietrangeli. Anche quel braccio delle telecamere di Supertennis che si trovava nell’area dei giocatori, è stato opportunamente rimosso.

NEGATIVO – Non ho trovato particolarmente riuscita la cerimonia celebrativa delle ragazze quattro volte vittoriose in Fed Cup. A parte il fatto che mancavano due protagoniste su cinque (Errani e Schiavone, mentre c’era Mara Santangelo) e che l’assenza di Francesca Schaivone è parsa strana visto che è qua a Roma, la coreografia è stata tristanzuola e l’organizzazione modesta non ha eccitato gli animi. Gli applausi ci sono stati ma tiepidi. Un’occasione mancata. Quella di Flavia Pennetta l’altra sera, preparata dalla WTA, è stata una celebrazione migliore, certo più commovente.

POSITIVO – C’è stata occasione anche per presentare un libro “SMASH – 15 RACCONTI DI TENNIS” scritto da 15 dei migliori autori contemporanei, tutti grandi appassionati di tennis. Recensiremo presto questo libro, ma oggi, per gentile concessione dell’autore Sandro Veronesi, cominceremo a pubblicarne uno di questi racconti. Leggere buone cose aiuta a scrivere meglio. Siamo tutti consapevoli di averne bisogno. E chissà che non aiuti, oltre a noi della redazione, anche alcuni di coloro che ci mandano i loro commenti.

NEGATIVO – C’è poco da fare riguardo ai campi di allenamento. Lo spazio del Foro Italico, magnifico per certi versi, è ristretto. Sono pochi. E ai giocatori abituati ad altre facilities – non compariamo queste con quelle di Indian Wells per favore – dà tremendo fastidio dover andare a cercare campi per allenarsi in giro per la città nei circoli più ospitali. C’è anche il problema del traffico. Un’autista di una delle 100 Peugeot al servizio del torneo ha avuto anche un incidente mentre trasportava un giocatore che, per raggiungere il Foro, ha dovuto aspettare in mezzo alla strada un’altra macchina. Diversi sono i giocatori che si sono lamentati di questa situazione, ma c’è ben poco da fare, salvo stipulare magari convenzioni con circoli più vicini di quelli in uso.

POSITIVO – Collegato, ma in senso positivo, a quanto scritto nel “negativo” c’è che adesso non solo in sala stampa manche sui campetti recintati con il vetro dove si gioca il paddle, adesso si può trovare l’elenco degli allenamenti dei vari giocatori, orari campi.

Ci sono poi due info-point ai due estremi del viale delle Olimpiadi al servizio del pubblico, tanto più che la segnaletica invece non è ideale. Iniziativa apparentemente banale, ma giusta.

Considero una vittoria quasi personale, dopo anni di critiche per le trascrizioni approssimative e spesso assolutamente inattendibili – a volte strappavano le risate dei presenti – che anche a Roma quest’anno il servizio delle trascrizioni delle interviste sia stato affidato finalmente all’ASAP, società americana fra le più professionali del mondo ed impegnata in vari sport, non solo tennis. Non so più quante lettere ho scritto – per anni invano – alla FIT perché si investisse quanto serviva per avere un servizio come si deve. Importantissimo. Ora non solo i “transcripts” sono perfetti, ma arrivano a tempo record. Trascrizione praticamente simultanea. Negli anni passati a volte arrivavano 4 ore dopo.

Per quanto riguarda il centro stampa, dove tutto il personale è estremamente gentile e collaborativo e organizza anche il servizio di accompagnamento dei giornalisti che risiedono negli hotel ufficiali, va detto che sebbene assai congestionato per mancanza di spazio, si è cercato di migliorarlo. Tendine sui vetri, che altrimenti nonostante l’aria condizionata si rischia di bollire quando picchia il sole, tappeto-pavimentato nuovo per terra, qualche gabinetto nuovo in più e pulizie abbastanza frequenti.

NEGATIVO – Ha fatto scoppiare…

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