Serena Williams una delle 4 più forti di sempre, trionfa in una delle mie migliori 5 finali (video) - Pagina 2 di 3

Editoriali del Direttore

Serena Williams una delle 4 più forti di sempre, trionfa in una delle mie migliori 5 finali (video)

Grande Angelique Kerber ma Serena Williams potrebbe essere la GOAT del tennis se… La concorrenza di Martina Navratilova e Steffi Graf. La differenza con i 7 titoli di Roger Federer e Pete Sampras. Gli amarcord di Ubaldo

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…perse entrambe le opportunità. E “Fraulein Forehand” vinse 8-6 al terzo. Carlos Kyrmair, allenatore brasiliano di Gabriela, l’aveva convinta però a giocare sempre d’attacco sul rovescio di Steffi, quella tattica non funzionò lì, ma aveva funzionato nella finale dell’US Open ’90 che Gabriela portò a casa. Le due avevano cominciato a giocare il doppio insieme, ma quando Steffi perse 3 partite da Gabriela… capì che darle troppa confidenza non le faceva gioco, e preferì divorziare.

Prima del ’91 c’è tutta una serie di duelli fra Navratilova e Graf, fra Navratilova ed Evert, con Martina che ormai sull’erba non perdeva più con Chris battuta anche in una storica finale dall’aborigena australiana Evonne Golagong la quale, già mamma, si ingegnò a giocarle lo slice sul rovescio bimane fino a metterla k.o. nel 1980 6-1 7-6.
Però quella fu solo la rivincita della partita, più bella e combattuta, che Chris aveva vinto nel ’76 su Evonne per 8-6 al terzo. Quello fu anche l’anno del primo dei cinque successi consecutivi di Bjorn Borg, che calamitò tutta l’attenzione dei media. Chris non stava già più con Jimmy Connors, con il quale aveva invece danzato nel “ballo de campioni” a Grosvenor House (o Palace?) nel 1974, quando i due fidanzati più celebri dell’epoca avevano colto il loro primo trionfo a Wimbledon.

Non chiedetemi di tornare più indietro del 1970, quando vidi in tv una sfida fantastica fra due donne che giocavano serve&volley Margaret Court e Billie Jean King. Vinse l’australiana 14-12, 11-9. La vidi in tv, in campagna, bianco e nero, commento di Giorgio Bellani, un mio idolo. Passavo le giornate giocando a tennis contro il muro, dove avevo tracciato un filo nero all’altezza della rete. E, dopo essermi fatto il sorteggio di un finto tabellone di Wimbledon, giocavo tutto il torneo, tirando un colpo con il nome di un giocatore (i campioni dell’epoca), e quello successivo con quello dell’avversario. Mentre giocavo ore e ore ogni giorno (percéè i match erano rigorosamente tre set su cinque) facevo anche la radiocronaca, tanto per dirvi fino a che punto fossi… malato! Naturalmente se un giocatore che “interpretavo” era un attaccante quando il colpo toccava a lui mi spingevo a rete e contro il muro giocavo la volée. In fondo al torneo, che durava quasi tutto il mese di luglio, arrivavano quasi sempre i migliori, facevo vincere loro, ma ogni tanto si registravano anche clamorose sorprese. Non avrei certo mai immaginato allora che avrei avuto un futuro da telecronista…

Beh cosa c’entri tutto questo con il settimo trionfo di Serena Williams, il 22mo Slam, proprio non so. Mi si è imbizzarrito il polpastrello. Colpa di…

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