[10] M. Keys b. K. Kucova 6-2 6-1 (da Montreal, il nostro inviato)
Si spegne in soli 50 minuti la favola di Kristina Kucova, la prima qualificata ad arrivare alle semifinali della Rogers Cup dal 1996, quando a compiere l’impresa era stata l’americana Kimberly Po. La 26enne slovacca è stata spazzata via dal campo dalla potenza di Madison Keys, che non le ha dato la possibilità di impostare il suo gioco da “playstation” fatto di ritmo e grandi anticipi spingendola fin da subito dietro la riga di fondo con la violenza dei suoi colpi di inizio gioco.
Ben 9 ace e nessun doppio fallo in 8 turni di battuta, con alcuni servizi che hanno sfiorato i 200 chilometri orari, ma soprattutto un incessante martellamento anche con la risposta che non ha dato scampo alla Kucova.
Il nostro taccuino è rimasto pressoché vuoto per tutta la partita: le sole annotazioni sono state un ace di seconda di Madison Keys a 178 km/h, un cambio di ritmo della Kucova che ha provato un semilob arrotato che non vedevamo da diversi anni, ed un’ovazione del pubblico sul game conquistato dalla slovacca nel terzo set, che ha interrotto una serie di sette giochi consecutivi per la Keys.
Davvero poco altro da segnalare in un match che non c’è stato, per la perplessità degli spettatori che hanno pagato da un minimo di $85 ad un massimo di $400 per assistere a questa sessione. Che, d’accordo, comprende anche il doppio, ma magari a qualcuno sarà rimasto l’amaro in bocca.
La Keys conquista quindi la seconda finale stagionale in un Premier 5, dopo quella degli Internazionali BNL d’Italia a Roma, ed in caso di vittoria sulla Halep domenica migliorerà il proprio ranking di due posizioni superando Azarenka e Vinci ed insediandosi in settima posizione, il suo record personale.