“Mi alleno e lavoro molto, i risultati arriveranno” ha dichiarato la ventenne tennista croata Donna Vekic, che in questi giorni ha ingaggiato il nuovo allenatore, il 38enne connazionale Nikola Horvat. Fattasi notare appena sedicenne con la finale raggiunta Tashkent nel 2012, ma soprattutto con la clamorosa vittoria nel 2014 in Malesia, dove superò in finale Dominika Cibulkova, la giocatrice di Osijek negli ultimi due anni ha disatteso le speranze che riponevano in lei gli addetti ai lavori e gli appassionati, soprattutto in Croazia. E da quella promettente 62esima posizione mondiale raggiunta nel luglio di tre anni fa, poco dopo aver compiuto 17 anni, è pian piano scivolata indietro: attualmente è n. 118. Anche nella recente esibizione contro Flavia Pennetta ad Umago, per quanto un’esibizione sia sempre da prendere con le molle, chi aveva maggiormente impressionato in campo era stata l’italiana, nonostante avesse smesso già da diversi mesi, rispetto alla giovane avversaria che era apparsa piuttosto lenta e macchinosa nei movimenti.
Ma chi è il nuovo allenatore della Vekic? Nikola Horvat a livello juniores è stato una grande promessa del tennis croato, faceva parte della generazioni dei Ljubicic, Karlovic. Ha lasciato la carriera professionistica dopo un paio d’anni decidendo di concentrarsi sullo studio, laureandosi alla facoltà di Kinesiologia e ottenendo poi anche un Master in Business Administration. Ha iniziato in seguito la carriera di allenatore, seguendo le giocatrici croata Ivana Lisjak e Sanja Ancic, ed è stato aiuto allenatore di Fredrik Rosengren quando questi seguiva Mario Ancic, ai tempi in cui il tennista di Spalato era top ten. È stato infine anche selezionatore della nazionale croata juniores. Non appena saputa la notizia, il quotidiano croato “Vecernji list” ha voluto saperne di più di questa nuova collaborazione ed ha intervistato Horvat. Ecco la traduzione dell’intervista.
Come è nata questa collaborazione con Donna Vekic?
Ci conosciamo da molto tempo, da quando ero selezionatore della nazionale croata juniores. Da un anno collaboro con la Yonex in Europa, ci siamo incontrati a Wimbledon (la Vekic gioca con una racchetta della casa giapponese, ndr), abbiamo parlato un po’ dei piani per il futuro, ed eccoci qua.
Cosa ne pensa di Donna come giocatrice? Aveva iniziato molto bene, ma ora le sconfitte sono molto frequenti (22 su 34 incontri nel 2016, ndr).
Prima di tutto, sono convinto che Donna abbia un grosso potenziale. Possiede tutti gli elementi necessari per diventare una tennista di alto livello: la predisposizione fisica e l’altezza (1,79), tutti e tre i colpi fondamentali del tennis – dritto, rovescio e servizio, psicologicamente è molto forte e ama le sfide, e giocare nei palcoscenici più importanti è per lei una motivazione ulteriore. Donna ha raggiunto un grande successo quando era ancora molto giovane, a soli 16 anni (la finale raggiunta a Tashkent nel 2012 proveniente dalle qualificazioni, ndr), e questo spesso non è poi facile da gestire. Ci sono grandi aspettative da parte dell’opinione pubblica e di chi le sta attorno, e lei stessa ne ha molte. Donna tutto questo lo sente e naturalmente serve del tempo per imparare a gestire bene tutto ciò.
Su cosa nello specifico sarà necessario lavorare?
Questo ancora con precisione non posso dirlo, perché prima devo far un’analisi della situazione attuale del gioco di Donna. A breve riunirò tutto il team, con il preparatore fisico Dario Novak, e faremo un piano dettagliato. Parlerò il prima possibile anche con David Felgate, il precedente coach di Donna.
Che obiettivo avete per quest’anno?
Sarebbe bello che Donna finisse tra le prime 100, ma la priorità è quella di fare un buon lavoro in allenamento e giocare il maggior numero possibile di match di alto livello, come quello con Venus Willams a Wimbledon (match di primo turno che Vekic ha perso 7-6 6-4, ndr).