Rio 2016, italiani: Fognini rimonta ma si comporta male. Lorenzi vince Fabbiano no - Pagina 3 di 4

Olimpiadi

Rio 2016, italiani: Fognini rimonta ma si comporta male. Lorenzi vince Fabbiano no

Nella seconda giornata delle Olimpiadi a Rio inizia male il gruppo azzurro con Thomas Fabbiano, ma Fognini e Lorenzi vincono in rimonta, il ligure con un bagel. Audio Lorenzi, Fabbiano, Estrella Burgos, Errani e Vinci (audio azzurri esclusive di Ubitennis)

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Dopo quella mezzora abbondante – che non si concedono né Murray, né Nadal né nessuno – Fognini si è affacciato all’angolo della zona mista ma anziché fare tutto il… giro dell’oca come fanno tutti, prima si è cambiato la maglietta, poi ha parlottato con un paio di persone, quindi dopo aver occhieggiato al box dove avrebbe dovuto fermarsi ed io ero il solo ad attenderlo (lì accanto come vi dicevo in 50 erano per Murray) ha fatto sapere che sarebbe venuto soltanto dopo il doppio. Insomma, avrebbe perso – dopo quei 35 minuti passati chissà come – sì e no due minuti di intervista. A fare quello che io chiamo “il giro dell’oca”, i giocatori sono obbligati da regolamenti precisi. Poi sono invece liberi di rispondere alle domande di questo o quello. Per una questione di rispetto, non tanto del mio lavoro (del quale può pure infischiarsene) quanto dei tanti lettori di Ubitennis e anche degli altri media che sanno di poter leggere in questi giorni (e spesso…) quasi solo su Ubitennis (che ha due inviati per il tennis qui in Brasile) quel che dicono e fanno i tennisti italiani, Fabio avrebbe dovuto passare come fanno tutti e dire anche poco, ma qualcosa. Ha sbagliato a non farlo. Oltretutto aveva pure vinto, quindi non c’erano motivi di malumore da capire. Io credevo, forse sbagliandomi, che le antiche ruggini fra Fognini e il sottoscritto – in gran parte dovuta alle mie cronache puntuali e forse a qualche domanda poco gradita – fossero svanite.
Può essere che dopo quanto sto scrivendo si riaprano antichi dissapori, ma il mio dovere di cronista mi impone di raccontare le cose come sono avvenute e di esprimere le mie opinioni. Se la cronaca di quanto è avvenuto nel suo match, e altre cose, sono arrivate in ritardo – si sono poi accavallati vari eventi, inclusa la conferenza stampa di Nadal – la colpa non è stata proprio mia.

P. Lorenzi b. Y.H. Lu 3-6 6-3 6-4 (da Rio de Janeiro, Vanni Gibertini)

Lorenzi-Lu

Comincia nel migliore dei modi la campagna di Paolo Lorenzi come n.1 d’Italia (anche se perderà la posizione la settimana prossima, quando verrà scavalcato di nuovo da Fognini di una posizione a causa dell’uscita dei punti del Challenger di Cortina 2015) il quale nonostante un problema fisico che gli ha impedito di allenarsi a dovere durante la sua permanenza a Rio è riuscito a battere il cinese di Taipei Yen-Hsun Lu, l’unico giocatore in attività ad aver vinto più Challenger di lui (18 successi per Lorenzi e 24 per Lu).

La partenza è stata piuttosto in sordina, con un Lorenzi molto difensivo che lasciava a Lu tutta l’iniziativa: l’asiatico era quasi sempre con i piedi dentro il campo, il senese invece correva sui “cinque cerchi” di Rio 2016 su un campo 7 che è forse il più sporco tra quelli di tutto l’impianto. Nei giorni scorsi si è palesato infatti il problema degli escrementi di uccelli che tendono a “ricoprire” in maniera preoccupante le superfici di gioco. Si cerca di ovviare al problema con lavaggi frequenti, ma il campo su cui Lorenzi e Lu hanno giocato, uno dei più periferici ed il più vicino al condizionatore sempre ronzante dell’IBC, sembrava quello meno “curato” da questo punto di vista.

Un solo break, al sesto gioco, decide il primo set, che si conclude 6-3 in favore di Lu in 32 minuti. Il cielo che è sempre stato completamente grigio durante tutta la partita (dopo la tempesta di vento della mattinata che aveva ritardato l’inizio delle partite) all’inizio del secondo set inizia a far scendere qualche goccia di pioggia. Sull’1-1 40-30 si sospende il gioco per 5 minuti, ma fortunatamente si riesce a riprendere senza che i giocatori debbano uscire. Il CT Barazzutti, che nel frattempo si era trasferito dall’attiguo campo 8 sul quale stava giocando Fognini, incoraggia a gran voce Lorenzi invitandolo ad essere più aggressivo e a non rimanere sulle traiettorie.
Lorenzi reagisce bene cercando di accorciare gli scambi appena può, senza accettare il ritmo da fondocampo di Lu. Sul 2-1 il toscano manca due palle break con due errori, ma l’occasione si ripresenta quattro game più tardi, ed in quel caso è molto abile Lorenzi a prendere il tempo all’avversario in risposta, chiudendo bene a rete. Un diritto anomalo in corridoio di Lu dà il break che decide il set.

Nel terzo set le tribune si popolano, anche grazie al fatto che nel campo a fianco Fognini aveva concluso ed al suo posto era iniziato un doppio femminile con la Bouchard in campo. A sostenere Lorenzi arrivano anche i due registi della Nazionale italiana di pallavolo (vittoriosa in mattinata contro la Francia), Simone Giannelli e Daniele Sottile, che si vanno a sedere proprio di fianco a Barazzutti.
Più la partita va avanti, più Lu diventa vulnerabile negli scambi lunghi da fondo: ogni volta che si inizia a palleggiare, è quasi sempre inevitabilmente il cinese di Taipei a sbagliare per primo. Il break arriva al terzo game, con tre errori gratuiti di diritto che mandano in testa Lorenzi. Da quel momento in poi non ci saranno più break o palle break, Lu proverà a far sospendere la partita in più occasioni sostenendo che il campo è troppo scivoloso (ci si fermerà per altri 5 minuti sul 4-2 40-40 per asciugare la superficie di gioco), ma alla fine Lorenzi difende bene il vantaggio e porta a casa la partita che vale il secondo turno.

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