RIO DE JANEIRO – La coppia n.2 del mondo, Garcia-Mladenovic, ha perso in circostanze del tutto particolari dal duo giapponese Hozumi-Doi. Soltanto al momento di scendere in campo, il n.8, le due francesi, disinformate sul regolamento, sono state avvertite che non avrebbero potuto giocare con la Garcia vestita di blu e la Mladenovic di bianco. Le due ragazze che un anno e mezzo fa avevano quasi messo fine alla carriera di Errani e Vinci, dominandole in Fed Cup, hanno diversi sponsor, ma nei tornei WTA la regola olimpica non è applicata con altrettanto rigore.
Panico fra le due a rischio di eliminazione. Superstress, finchè la Mladenovic ricordava di avere nella borsa un “costumino” bianco di riserva. Solo che alla Garcia, non stava come a lei. Prova e riprova – e sì che ci sono coppie molto più “diverse” come altezza, stazza e corporatura fisica…pensate a Venus costretta a vestirsi come Serena o viceversa – l’unica soluzione possibile per evitare l’eliminazione al primo turno è stato far mettere alla Garcia l’abito della Mladenovic…ma al contrario, il dietro davanti.
Chiaramente un problema, muoversi in un abito messo a quel modo. Infatti Garcia e Mladenovic hanno perso 6-0 il primo set in un battibaleno.
Si sono riprese nel secondo, vinto 6-4, ma nel terzo hanno patito l’identico punteggio e, imbelvite con la propria federazione rea di non averle avvertite, hanno scritto di tutto sui loro social network.
Lo stress prima del match ci è costato caro, abbiamo perso per una vera idiozia. “La FFT (federazione francese) avrebbe dovuto saperlo e metterci in guardia”. “Merci a notre federation!” si legge su un tweet di Kristina. E su un altro: “Grazie all’incompetenza della FFT è stato rovinato questo momento di sport così importante per le nostre carriere. Quanto accaduto fuori dal campo ci ha tolto molte energie nervose, il nostro tennis non è stato all’altezza e non siamo riuscite a rovesciare l’andamento del match”. Non si è fermata lì, come un fiume in piena: “Carole ha dovuto giocare tutto il match con un abito messo all’incontrario. E se non avessi avuto nella mia borsa quel vestito in più saremmo state squalificate senza neppure poter scendere in campo!”
Il regolamento del “Codice di Condotta” per i Giochi di Rio prevede che i partner di un doppio debbano essere vestiti “sensibilmente” – ma non strettamente – con colori simili. Insomma c’è una certa discrezionalità da parte degli ufficiali di gara. Che non si sono dimostrati comprensivi verso la “leggerezza” della coppia n.2 del mondo. O verso la Francia?