A qualche migliaio di chilometri di distanza dagli eventi olimpici di Rio il circuito ATP prosegue, quasi clandestinamente, con il torneo di Los Cabos. A giocarsi i 250 punti in palio in Messico saranno Feliciano Lopez e Ivo Karlovic, teste di serie numero uno e tre del tabellone, che nella notte italiana hanno superato Dusan Lajovic e Pablo Carreno Busta.

La prima delle semifinali è quella balcanica, sul campo centrale colorato (peculiare la scelta di unire fucsia e arancione) ma quasi completamente vuoto. Forte di uno head to head che lo premia per 5-0 Karlovic scende in campo spavaldo, cercando di mettere da subito paura all’avversario che serve per primo. Aggredendo la rete fin dal primo game di risposta trova prima due palle break, poi il break del 2-1, e mentre concede le consuete briciole in battuta Lajovic è già costretto a chiedere il medical time out per un problema al gomito destro. Alla ripresa dei giochi il serbo viene breakkato una seconda volta, commettendo due doppi falli consecutivi dopo un grandioso vincente di dritto inside in del “Dottor Ivo” in risposta alla seconda. Tempo un altro gioco e un set è già concluso.

La sfiducia – sempre dietro l’angolo quando c’è da affrontare Karlovic – si somma ai problemi fisici che attanagliano Lajovic, il quale nella pausa tra i set chiama il medico una seconda volta. Sull’1-1, nonostante qualche segnale di ripresa dal punto di vista tennistico, davanti ad altre due palle break il ragazzo che aveva eliminato sia Tomic sia Almagro getta la spugna. Karlovic va così anzitempo a riposarsi, in attesa del vincitore del derby spagnolo tra Feliciano Lopez e Pablo Carreno Busta: il più giovane dei due ha raggiunto la semifinale superando Sam Querrey e avendo la meglio di Santiago Giraldo in un match da più di tre ore; percorso più netto invece per Feliciano, di dieci anni più maturo, che non ha ancora mai perso il servizio nell’arco del torneo.

Tra gli iberici c’è immediata battaglia, Carreno Busta sembra quello con le idee più chiare e mette sempre la testa avanti nel punteggio. Dopo essersi affacciato al break nel game d’apertura lo ottiene in nel terzo, grazie anche all’aiuto di Lopez che commette più doppi falli del dovuto (4 nei primi due turni di servizio), prevalentemente da destra, e che proprio con un doppio fallo gli concede anche il secondo break. Il match sembra instradato. Feliciano invece fa ricorso alla propria esperienza, e di chip and charge toglie le prime certezze e la prima battuta al connazionale. Il vantaggio di 3-0 ottenuto gli è sufficiente a navigare verso la conclusione del set, che pur immerso in un tennis godibile non regala altre emozioni.

Lopez ripete lo schema anche nel set decisivo, attaccando e strappando immediatamente la battuta: Carreno non riesce a cavarsi d’impaccio e gioca passanti senza speranza, ormai è lui a concedere più punti. La lunga protesta su un servizio avversario giudicato buono non gli giova e due discese a rete spettacolari di “Deliciano” lo sfiduciano completamente. Il match si chiude vedendolo nuovamente breakkato, al termine di un lungo turno di servizio sul quale la parola fine è messa da un’altra elegante volée di Lopez. Nel post partita le parole emozionate del secondo finalista sono, un po’ a sorpresa, tutte per l’oro conquistato da Rafael Nadal e Marc Lopez nel doppio maschile. Persino dai bastian contrari di Los Cabos arriva l’ammissione che le Olimpiadi contano qualcosa…

Risultati:

[3] I. Karlovic b. D. Lajovic 6-2 1-1 rit.
[1] F. Lopez b. [WC] P. Carreno Busta 2-6 6-3 6-3