US Open, uomini: Wawrinka sale di livello, del Potro battuto in quattro set

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US Open, uomini: Wawrinka sale di livello, del Potro battuto in quattro set

La solidità e la potenza di Stan Wawrinka hanno avuto la meglio su un generoso Juan Martin del Potro. Dopo due set non eccezionali, vinti uno a testa, lo svizzero è salito in cattedra e ha chiuso al quarto

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[3] S. Wawrinka b. [WC] J.M. del Potro 7-6(5) 4-6 6-3 6-2 (da New York, Ferruccio Roberti)

stats wawrinka del potro

Pochissime volte accade, come nel caso della sfida tra del Potro e Wawrinka, che i siti di scommesse sportive diano favorito con discreto margine il  numero 142 del mondo contro il numero 3 ATP.

In effetti, l’ultimo quarto di finale che doveva designare l’avversario di Nishikori non era assolutamente chiuso come la classifica mondiale potesse far pensare: il ranking mentiva perché l’ex numero 4 argentino è tornato a giocare dopo due anni (se si eccettuano i due sfortunati tentativi nel 2015) nello scorso febbraio, disputando solo 9 tornei nel 2016. Dopo il terzo turno di Wimbledon, era arrivato in finale al torneo olimpico di Rio, battendo Djokovic e Nadal prima di arrendersi in quattro combattutissimi set a Murray, mostrando la sua crescita di condizione esponenziale. Di sicuro avrebbe firmato al momento del suo rientro a febbraio per riuscire a tornare nei quarti di uno Slam, tre anni dopo quelli di Wimbledon. Il suo cammino negli US Open era stato comunque impressionante: l’argentino non aveva concesso nemmeno un set a Schwartzman, Johnson, Ferrer e Thiem (che si era ritirato nel corso del secondo set). Molto più travagliato il percorso a New York dello svizzero, che, dopo aver dato tre set a zero a Verdasco e Giannessi nei primi due turni, aveva dovuto annullare un matchpoint a Daniel Evans nel terzo e aveva perso un altro set contro Ilya Marchenko negli ottavi. La stessa stagione di Wawrinka, nonostante l’ottima classifica di numero 3, a parte i tre titoli agli ATP 250 di Ginevra, Chennai ed al 500 di Dubai era stata sin qui piuttosto deludente: nei grandi tornei del 2016 Stan non era andato oltre le semifinali al Roland Garros ed a Toronto. Anche gli scontri diretti, sebbene nessuno si fosse disputato sul cemento all’aperto, non erano dalla parte dello svizzero, che aveva perso quattro delle sei sfide giocate contro l’argentino, l’ultima proprio quest’anno a Wimbledon.

La partita inizia alle 22.05 ora locale, in un Arthur Ashe nobilitato da campionissimi del passato presenti sugli spalti come Laver, Vilas e Santana e ancora entusiasta per la vittoria appena arrivata qualche minuto prima da parte Serena: dal boato molto maggiore per del Potro, nell’accoglienza in campo dei giocatori, si capisce subito per chi farà il tifo il pubblico newyorkese. Parte subito con adrenalina la partita: l’ex numero 4 del mondo annulla una palla break nel game d’apertura, per poi andare a strappare il servizio già nel secondo game: Wawrinka mette lungo un rovescio dopo uno scambio prolungato. Non succede nulla di rilevante sino al settimo gioco, quando il numero 3 del mondo si rimette in carreggiata andando sul 15-40 con una gran palla corta: la seconda delle due palle break, causa l’errore di rovescio ad una mano dell’argentino è quella buona per lo svizzero per agguantare l’avversario. Del Potro ha una palla per allungare sul 5-3 nel game successivo, ma la sbaglia di dritto. Non accade più nulla sino al tie-break, giocato male dal finalista di Rio che commette una serie di errori di dritto che dopo 57 minuti danno il primo set al numero 3 del mondo, parziale nel quale l’argentino non metterà a referto nemmeno un ace.

Nel secondo set chi va alla battuta la tiene sempre facilmente, sino al settimo game che vede Wawrinka al servizio: Stan affossa in rete il rovescio e regala due palle break: la prima è annullata dall’occhio di falco (del Potro si ferma durante lo scambio, ma ha torto), nella seconda un errore di dritto del 2 volte campione di Slam, fa esplodere il pubblico in cori da stadio al ritmo di “Ole ole, Del Po, Del Po”. Un errore di rovescio dello svizzero nel decimo game sancisce la parità di set dopo 1 ora e 52 minuti, quando a NY è già mezzanotte e l’umidità diventa fastidiosa. Lo stadio si svuota a questo punto per larga parte ed i tennisti ripartono, come nel secondo, senza avere minimi problemi a difendere il servizio, durante giochi nei quali non si va mai ai vantaggi. Questa volta il game che fa girare il set è l’ottavo: del Potro annulla tre palle break, ma poi l’argentino incappa nel secondo doppio fallo del game e la quarta occasione è quella buona per lo svizzero per allungare e Wawrinka lo fa col suo colpo preferito, uno splendido rovescio lungolinea. Una volta sul 5-3, si arriva sul 30 pari, ma prima un nuovo errore nel rovescio in back dell’ argentino, poi un servizio vincente, mandano Stan sul 2-1.

Il quarto set è una formalità: del Potro non ne ha più e subito perde la battuta in avvio; a questo punto ha un ultimo colpo d’ali che lo manda nel gioco successivo, quando si è sul 30-30, a scagliare un super dritto che gli regala palla break. L’argentino, sbagliando l’ennesimo rovescio perde quest’ultima occasione e con essa la partita: quando Wawrinka nel terzo gioco lo brekka nuovamente con un nuovo splendido rovescio lungolinea sulla palla break, arriva il ko definitivo: il resto della partita è in discesa per il numero 3 del mondo, che chiude dopo 3 ore e 13 minuti e accede alle semifinali di NY per la terza volta in carriera. Qui affronterà Nishikori, col quale è in vantaggio 3 a 2 nei precedenti (ma l’unico agli US Open 2014 è stato perso dallo svizzero in 5 set).

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