ATP San Pietroburgo: Zverev impeccabile, sarà finale contro Wawrinka

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ATP San Pietroburgo: Zverev impeccabile, sarà finale contro Wawrinka

Colpaccio del diciannovenne tedesco, che sconfigge Tomas Berdych per la prima volta in carriera e vola alla terza finale stagionale senza aver perso un set. Stesso ruolino di marcia per Stan Wawrinka, che con più tempo perso che spavento supera Roberto Bautista-Agut

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Tempo di semifinali a San Pietroburgo. Ad affrontarsi nella prima, vestiti con lo stesso completino bianco e rosa Adidas, sono Tomas Berdych e Alexander Zverev. I due tennisti portano sul campo un gioco simile, per quanto uno ami di più il dritto e l’altro si senta più sicuro dietro al rovescio, e un terzetto di precedenti stagionali tutti a favore del primo ma sempre combattuti. Pronti, via e da subito si capisce che la fantasia non la farà da padrona: l’unica nota che varia, nel rimbombo ritmico dei dritti e dei rovesci da fondo, è quella dell’occasionale polemica di Zverev per una qualche chiamata del giudice di linea (il ragazzo deve imparare a gestirle meglio: sulla prima di servizio che apre l’incontro brucia subito un challenge con immotivata presunzione).

Si prosegue dritti per la prima metà di set. Poi, senza alcun preavviso, il match esce dal binario: nel quinto game Zverev varia e, abbandonando finalmente la diagonale, gioca subito il dritto lungolinea. Sale 30-0 in risposta e Berdych, commettendo due doppi falli tra i quali zoppica vistosamente, perde il servizio. Un minimo di variazione in più ha permesso al tedesco di mettere in difficoltà, con successo, un avversario meno agile di lui negli spostamenti. Piazzato il parziale di 12 punti però, i game tornano ad essere un dominio del giocatore al servizio: la lunghezza media degli scambi è sotto i cinque colpi per l’intero primo set, che Zverev chiude 6-4 senza concedere palle break. Il secondo è quasi la fotocopia: “Sascha” ha capito che in alcune situazioni deve essere più intraprendente, gioca al corpo sia le seconde sia le risposte e così Berdych, che in tal modo non può sfruttare l’apertura alare per indirizzare i colpi e dar loro forza, viene breakkato già dalle fasi iniziali.

Il ceco riesce a rendersi pericoloso in risposta soltanto nel finale, quando Zverev sente la pressione di dover chiudere. Lì si vede “Sascha” tornare troppo spesso alla diagonale del rovescio, quella che lo fa sentire più tranquillo. In ogni caso il capovolgimento non avviene, e l’incontro si chiude con un altro 6-4. Alla sesta semifinale dell’anno il tedeschino centra la terza finale – perse la prima a Nizza, contro l’amico Thiem e la sua migliore attitudine alla terra rossa, e la seconda sull’erba di Halle contro “Cavallo pazzo” Florian Mayer – e domani, su una superficie a metà tra le due e forse migliore per lui, dovrà provare a fare per la prima volta di meglio. Sono gli ultimi mesi di spensieratezza per lui, prima che la stagione in corso si chiuda e se ne apra un’altra, stavolta piena di punti ATP da difendere per rimanere tra i grandi.

Dall’altro lato della rete troverà un altro top 10, ma di altro calibro: Stan Wawrinka, uno dei pochissimi tennisti in grado di alzare il livello di gioco nei match conclusivi di un torneo. Anche lo svizzero si presenta all’atto conclusivo del 250 russo senza aver ceduto neppure un set, ma soprattutto forte di undici finali consecutive vinte, ultima delle quali quella di Flushing Meadows. Seguito dalla giovane collega-fidanzata Donna Vekic, che la sua finale all’ITF di San Pietroburgo l’ha già invece disputata e persa (nettamente, 1-6 2-6 da Natalia Vikhlyantseva), Wawrinka ha sconfitto in poco meno di due ore Roberto Bautista-Agut, portando in doppia cifra il numero di match consecutivi vinti (non gli capitava dal gennaio 2015). Dopo un primo set tiratissimo, nel quale nonostante il comando del gioco è riuscito a prevalere soltanto dopo due racchettate in terra e un lungo tie-break, ha prevedibilmente dominato il secondo: Bautista, presenza fissa negli ATP 250, è tennista incapace di fare la voce grossa e l’impressione, anche in situazioni di massimo equilibrio, era che al massimo potesse essere Stan a complicarsi la vita da solo.

Zverev e Wawrinka si affronteranno per il titolo alle 11 italiane. In stagione Zverev ha già battuto un certo altro svizzero ma dubbio è che, nonostante le carriere di Federer e Stan The Man non siano paragonabili, questo confronto potrebbe essere infinitamente più duro per lui.

Risultati:

[5] A. Zverev b. [3] T. Berdych 6-4 6-4
[1] S. Wawrinka b. [4] R. Bautista-Agut 7-6(8) 6-2

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