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ATP

ATP Stoccolma: un campione non finisce, del Potro torna al successo dopo tre anni

Palito commuove tutti: stracciato Jack Sock nella finale del 250 svedese. Un altro mattone nel ritorno della Torre di Tandil

Last updated: 24/10/2016 16:03
By Paolo Di Lorito Published 24/10/2016
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5 Min Read

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[WC] J. del Potro b. [6] J. Sock 7-5 6-1

Stoccolma 2016 finale stats

Lo Stockholm Open torna ad avere dopo otto anni un vincitore di nazionalità argentina e si tratta di Juan Martin del Potro – l’ultimo era stato Nalbandian nel 2008. Il nativo di Tandil ha battuto nella finale odierna Jack Sock il quale continua ad avere qualche difficoltà quando si arriva alla giornata conclusiva di un torneo. Nel 2015 qui in Svezia perse con un risultato simile da Berdych, mentre quest’anno è uscito sconfitto da altre due finali (ad Auckland e Houston), del Potro invece interrompe un digiuno durato 1016 giorni. L’unico precedente, per altro poco attendibile vista la superficie e le condizioni fisiche in cui si trovava Juan Martin, è stato giocato a maggio sulla terra di Madrid e fu vinto dal più giovane dei due.

Com’era normale aspettarsi, considerate le caratteristiche dei due, oggi gli scambi ruotano tutti attorno al servizio e al dritto, le due armi principali di cui dispongono i tennisti in campo. Sock esaspera così tanto la ricerca del dritto che spesso si ritrova nell’angolo sinistro del campo a giocare con lo sventaglio sul rovescio dell’avversario. La sua rapidità con i piedi è tale da permettergli un gioco del genere ed essendo un esperto di doppio (vanta due medaglie olimpiche e due titoli Slam), mostra tutta la sua abilità recandosi spesso a rete per concludere. Il primo sussulto lo passa proprio lui quando, dopo una violenta risposta di delPo e un paio di gratuiti, concede la prima palla break del match; il numero 23 del mondo in men che non si dica torna a sfoderare il dritto che lo contraddistingue e si procede come se nulla fosse. Da questo momento in poi la supremazia di del Potro alla battuta è totale e sul 4-3, con palle nuove, si permette persino il lusso di vincere un game con 4 prime. Il nativo del Nevada ha un crollo inspiegabile nell’undicesimo game dove regala letteralmente il break con 4 errori non forzati, e l’argentino impiega poco per capitalizzare e chiudere 7-5.

Durante la pausa tra i due set lo statunitense si fa massaggiare la spalla destra, come anche aveva fatto ieri in semifinale, ma non sappiamo quanto questo problema fisico possa aver influito sul suo tennis. L’unica certezza è che quando il gioco riprende, appare più affannoso e scarico e il nativo di Tandil ne approfitta per brekkarlo in apertura. Anche lui però, poco più tardi deve fare i conti con un problema fisico di tutt’altra natura, che lo costringe a chiamare un medical time-out: perde sangue dal naso ed è costretto a ricevere delle cure che interrompono l’incontro per diversi minuti. La partita riprende e il numero 63 del mondo ha un cotton fioc nella narice sinistra, ma la cosa non sembra distrarlo più di tanto: va a servire, piazza tre ace. Il suo avversario invece sembra quello più distratto e con lo stesso schema messo in atto in precedenza (tre gratuiti), subisce un altro break. Sock ormai non c’è più e del Potro lo brekka per la terza volta nel set e chiude con un punteggio davvero severo in un’ora e 17 minuti. L’argentino durante la premiazione scherza anche con gli organizzatori, dicendo come abbiano fatto la scelta giusta nel dargli una wild card.

Si conclude dunque la quarantottesima edizione di questo ATP 250, sponsorizzato dalla compagnia di assicurazioni If, che in passato ha avuto vincitori gloriosi come Ashe, McEnroe, Lendl, senza dimenticare la lunga lista di svedesi che alzarono la coppa qui (5 in totale); gli organizzatori anche quest’anno si possono ritenere soddisfatti. Salvo qualche grattacapo causato dalla mancanza dell’occhio di falco, tutto è filato liscio e durante la settimana abbiamo assistito a match divertenti e combattuti. Nonostante non appartenga ad una categoria elevata, il torneo scandinavo continua a mantenere il suo fascino e a ricoprire un ruolo importante all’interno del calendario indoor.


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TAGGED:ATP Stoccolma 2016Jack SockJuan Martin Del Potro
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