Murray 'risponde' a Djokovic: "Dal numero due all'uno è il salto più difficile" [AUDIO]

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Murray ‘risponde’ a Djokovic: “Dal numero due all’uno è il salto più difficile” [AUDIO]

VIENNA – Nel corso della conferenza stampa post-torneo lo scozzese ha parlato anche della rincorsa al numero uno. Con cautela: “Se a Bercy Novak vince e io perdo al primo turno, dovrò ricominciare da capo”

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dal nostro inviato a Vienna

Andy Murray è il nuovo campione dell’Erste Bank Open, per lui più che altro una tappa (di successo) verso i due grandi eventi conclusivi della stagione, il Masters 1000 di Parigi-Bercy e le ATP Finals. E ovviamente verso la posizione di numero uno, alla quale pensa – “ma soltanto adesso che mi sono davvero avvicinato” – e che pure sembra ossessionarlo meno di quanto non faccia con i giornalisti. Nella conferenza stampa post-premiazione, dopo una breve analisi della finale vinta contro Jo-Wilfried Tsonga, sono iniziate a fioccare le domande sul suo arrivo alla vetta del ranking. Non troppo scontato, secondo lui.

Pensi mai al fatto che la prossima settimana, a Bercy, se tu vincessi e Novak non dovesse arrivare in finale saresti numero uno?
No, perché è possibile che Novak vinca. Non posso controllare i suoi risultati, posso controllare soltanto i miei. Se lui vince il torneo e io perdo al primo turno devo ricominciare da capo, ed è di nuovo una montagna da scalare per me. Dire una cosa come “se io vinco la finale e lui perde nei quarti o in semifinale” significa sempre che devo vincere cinque incontri di fila a Bercy, che è un torneo che di solito non gioco molto bene. Credo di aver fatto il miglior risultato lo scorso anno. È un torneo molto duro da vincere, è pieno di top player, è sciocco dire “ah adesso mi presento lì e vinco il torneo”: devo andare, allenarmi, abituarmi alla superficie e poi posso sperare di fare bene.

Ma è una bella sensazione sapere di avere una chance?
Beh sì, più ti avvicini a migliorare il tuo ranking e meglio è. Dal numero due al numero uno sembra un piccolo salto, ma è il più difficile. Tra la posizione numero 100 e quella numero 50 ci sono moltissimi scalini in più ma è assai più facile, basta indovinare un torneo. Per diventare numero uno ci vuole il lavoro di un’intera stagione, costanza, vittorie contro i migliori giocatori… Quello che ho fatto quest’anno normalmente basterebbe e avanzerebbe per essere il primo del ranking, ma Novak ha avuto una stagione incredibile specialmente nei primi sei mesi, in cui io non ho fatto troppo bene, e quindi è ancora lassù e abbastanza lontano.

Wawrinka, che ha programmato una conferenza stampa per domattina, è probabilmente out da Bercy. In chi confidi adesso per eliminare Djokovic?
Ah no, non lo so, onestamente, non ho idea di come sia il suo tabellone. Ma mi aspetto di vederlo raggiungere la finale, non mi aspetto di vederlo perdere prima. Se continuo a giocare così ho anche io una buona occasione di arrivare in finale a Bercy, questo è qualcosa che posso controllare.

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