Parla Ubaldo: Djokovic fuori alla 15esima ripresa. Ma la storia si farà oggi? [AUDIO]

Editoriali del Direttore

Parla Ubaldo: Djokovic fuori alla 15esima ripresa. Ma la storia si farà oggi? [AUDIO]

Che sta succedendo a Djokovic? Vero che licenzia Boris Becker? E il guru? Berdych più Perdych di sempre, Ivanisevic ha scelto il cavallo sbagliato? Cilic al Masters ATP, Berdych no

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Quello di oggi potrebbe diventare un giorno storico per il tennis, perché Andy Murray giungerebbe al numero uno del ranking se dovesse battere Milos Raonic, scalzando Novak Djokovic. Impensabile fino a qualche mese fa, dopo che il primo semestre del 2016 era stato dominato dal serbo, con due titoli Major e una seria candidatura al Grande Slam. Va detto che quando avevo scritto che Murray era stato il numero uno in questa seconda parte di stagione, in molti mi avevano criticato e contestato. Forse tutti i torti non ce li avevo, premesso che Murray deve comunque ancora battere Raonic e nel tennis mai dare nulla per scontato.

Detto questo, anche quella di ieri non è stata una giornata da poco: Djokovic perde da Cilic dopo 14 vittorie in 14 incontri, Murray stoppa Berdych ad un passo dalla qualificazione per le Finals, a cui il ceco aveva sempre partecipato negli ultimi anni. Il britannico ha salvato 7 set point nel tiebreak del primo, non capita tutti i giorni. Isner è arrivato in semifinale per la seconda volta a Bercy e dovrà vedersela con Cilic, tutto servizio magari, ma il croato è più completo. Anche Isner non ha mai battuto Cilic, ma ogni tanto può succedere quello che Vitas Gerulaitis sottolineò con una battuta ormai storica; dopo la vittoria contro Jimmy Connors, il colorito e compianto statunitense dichiarò: “Nessuno batte Vitas Gerulaitis diciassette volte consecutive”.

Per quanto riguarda la sconfitta di Djokovic, si è visto che Cilic ieri era in forma migliore, il che pone dei prolemi sulla condizione del serbo. Nole è stato molto sportivo a dire che Cilic meritava di vincere, come suo solito anche quando perde sebbene non sempre sincero forse, ma è da capire cosa gli stia succedendo. Non si può negare sia una fase complicata, non si capisce se ci siano cambi al suo angolo (si è sentito dire di tutto sul divorzio con Boris Becker), a Parigi non c’era Vajda. Djokovic ha detto che deciderà al momento giusto. Murray è stato sincero quando ha detto che non si aspettava di vincere il set recuperando da 1-6, pur ammettendo che sul 4-6 era evidente Berdych fosse molto nervoso. Va ricordato che il britannico con Verdasco era a pochi centimetri dalla sconfitta, ad inizio torneo.

Una cosa curiosa e divertente c’è: Goran Ivanisevic ha interrotto il suo rapporto con Cilic ad inizio anno, per spostarsi all’angolo di Berdych. Finisce che Marin si qualifica per la seconda volta in carriera alle Finals, mentre Berdych manca il traguardo per la prima volta negli ultimi anni.

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