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Doppio controllo antidoping per l’Argentina campione
Dopo la notte di festeggiamenti, i nuovi eroi nazionali argentini sono stati svegliati all’alba di lunedì dai commissari antidoping. Non sono mancati i malumori: erano stati controllati meno di 48 ore prima
La seleccion albiceleste, freschissima trionfatrice in Coppa Davis, sperava di poter proseguire il sogno vissuto a Zagabria in una dolce mattinata di sonno, dopo la lunga notte di festeggiamenti consumata presso il Double Tree hotel della capitale croata. I giocatori sono invece stati bruscamente svegliati lunedì mattina dai commissari dell’antidoping, i quali hanno inteso effettuare un controllo a sorpresa ben prima che l’alba facesse capolino. Juan Martin del Potro, Federico Delbonis, Leonardo Mayer e Guido Pella, presumibilmente ancora scossi dai postumi del trionfo, si sono sottoposti al doppio prelievo di sangue e urine, prima di tornare a dormire il sonno dei giusti. Non è mancato qualche attimo di malumore, in gran parte giustificato dal fatto che i medesimi atleti erano stati sottoposti allo stesso protocollo meno di 48 ore prima.
Spesso oggetto di critiche da parte degli stessi giocatori e accusato di operare in maniera troppo morbida, il sistema antidoping sembra aver messo il tennis al centro delle proprie indagini. Nel corso degli ultimi mesi sono fioccate le istantanee di svariati paladini della racchetta – Wawrinka, Sock, Petkovic e Pennetta tra gli altri – con la faccia assonnata di chi è stato svegliato all’alba per un controllo imprevisto. È altamente probabile che il successo nella guerra al doping sia ancora molto lontano, ma l’insistente interesse di chi ha l’onere di combatterla rappresenta di per sé un risultato incoraggiante.